VELLUTATA AUTUNNALE

Cosa c'è di meglio di un'ottima e calda vellutata in una fredda sera autunnale?

Quella che vi propongo oggi è molto semplice e gustosa. 

Ecco gli ingredienti necessari:

- 2 patate

- una fetta di zucca

- due manciate di lenticchie 

- una cipolla

- olio EVO

- sale

- pepe

- acqua 

Io le lenticchie le ho messe in ammollo la sera prima, ma nulla vieta l'utilizzo di quelle già pronte.

Tagliate la cipolla e mettetela a soffriggere con un filo d'olio. A seguire aggiungete le due patate a pezzi e mezza fetta di zucca, anche a pezzettini. Una volta preso un bel colore, potrete salare, aggiungere l'acqua e mettere il coperchio. Quando l'acqua starà bollendo da almeno 5 minuti, potrete inserire anche le lenticchie.

Nel frattempo dovresti cucinare l'altra fetta di zucca creando dei dadini che farete arrosto insaporendo a piacimento. Verso fine cottura, potresti aggiungere anche le lenticchie.

Per capire se le verdure saranno pronte per essere frullate, dovrete assaggiarle. Una volta spento il fuoco, utilizzando mixer a immersione, creerete la vostra vellutata.

A questo punto non vi resta che versarla nelle fondine e guarnirla con la zucca e le lenticchie cucinate a parte.

FILOSOFIA DEL BLOG

 Colonna sonora: NO ONE

La storia del perché nel lontano 2003 iniziai a scrivere il mio primo BLOG, ve l'ho già raccontata e non vi farò perdere altro tempo con la solita solfa.
Oggi mi stavo immedesimando in quei lettori che, da quasi un anno, non trovano un post su questo blog e si saranno fatti, giustamente, qualche domanda.

Desumo che qualcuno si sarà pure arrabbiato ed avrà abbandonato l'abitudine di passare di qua... non so come biasimarlo. 
Per i più affezionati o, semplicemente, per i nuovi arrivati, vorrei dare una sorta di giustificazione: 

Lo scorso maggio ho aperto un altro blog ed è stato molto impegnativo per la gestione perché era mirato e non potevo mollarlo nemmeno un istante.

Il "Larasana Blog" invece ha tutto un'altra filosofia. Non ha mai avuto una vera e propria identità. Forse per pigrizia, forse più per malinconia. Non sono mai riuscita a staccarmi, a chiudere per sempre il blog o semplicemente ad abbandonarlo.

Forse è un modo per tenere sempre vivo quel periodo leggero e spensierato di quando si andava all'università, si giocava a pallavolo e si lavorava nei locali notturni per racimolare due soldi.

Ora la vita, quella degli adulti, è più impegnativa e molto più seria. 

Terrò ancora questo blog finché avrò voglia di raccontare un viaggio, una ricetta o qualche altra storiella delle mie.