Ed ecco il mio pensiero. Ogni tanto fisso una fotografia, ascolto una canzone o semplicemente ricordo un episodio che mi butta a capofitto nel passato. Mi chiedo "ma come stavo?" e non è sarcasmo, ma pure verità. Io ho dimenticato le pene d'amore che ho vissuto a sedici anni. Quello potrebbe essere anche comprensibile, ma che proprio non riesca a ricordare una sensazione vissuta dieci anni fa??? Eppure mi sentivo già grande. C'era una casa, beh, non mia.. ma l'avevamo arredata insieme. Mi fermavo spesso a dormire, colazioni insieme, cucinavo per lui, facevamo i mestieri il sabato, la lista e poi la spesa… eppure: NON RICORDO UNA SENSAZIONE! Ma com'è possibile? Mi sembrava l'uomo della mia vita, l'amore indimenticabile e…non mi ha lasciato nulla se non dei ricordi supportati da diapositive. Forse è un mio problema, ma, contrariamente, di quei due anni insieme, ricordo quasi ogni partita giocata. E tutto nasce da questo… Da due anni sentimentalmente sterili che ho riposto in un cassetto. Non ho mai parlato di quella storia, però adesso vorrei farlo. Ora che mi rendo conto di quanto sia stata insulsa, vorrei dargli un po' di spazio. Vorrei renderla più importante di quella che è stata. Un po' come fanno i giornalisti quando parlano di atleti mediocri e, dandogli spazio nelle pagine dei giornali, riescono a farli apparire più bravi di quello che realmente sono. Voglio farlo anche io. Potrebbe servirmi per non ripetermi "ho buttato via due anni della mia vita" e, magari, ricorderò qualcosa di emozionante.Vi racconterò di me e…lo chiameremo "Coso". Lo farò come non l'ho fatto mai. Sarò più critica nei suoi confronti e più buona nei miei.
Avevo ancora 20 anni ed era estate. Ero in ottima forma, avevo fatto la promozione in serie B e non avevo una relazione stabile da un sacco di tempo. L'inverno precedente mi ero presa una cotta per qualcuno che nutriva interessi per me, ma anche per molte, troppe altre… l'idea di stare con uno sportivo era quindi stata accantonata faticosamente dopo qualche mese. Girovagavo tra i locali bresciani, cremonesi e milanesi conoscendo tanta gente, ma senza troppo entusiasmo. I miei amici mi presentavano persone, ma nulla. Io li trovavo tutti noiosi e poco interessanti. Un venerdì sera però la mia amica mi chiama e mi dice: "stasera vieni con noi! Non voglio sentire no! I compagni di squadra del mio ragazzo festeggiano la promozione e ci hanno invitato al loro tavolo. Saremo invidiate da tutte ah ah ah a" Accetto, tanto saremmo andate in quel locale comunque. Una noia assurda. Non voglio generalizzare, ma molti calciatori sono davvero una compagnia pessima. Tutti con i loro macchinoni parcheggiati all'ingresso, firmati da capo a piedi e noiosi. Mi stacco da loro e vado da sola nell'altra sala. Al bancone c'è un mio ex compagno di scuola e mi avvicino per salutarlo. Coso è lì, sta lavorando al suo fianco con in mano un boston. Rimango folgorata dai suoi occhi. Mi sembra un angelo. Non so che fare. Approcciare un barman è davvero squallido e non era decisamente l'idea che mi ero fatta dopo aver rinunciato ad uno sportivo tanto amato dalle tifose, ma non potevo far a meno di guardarlo. Chiedo subito al mio ex compagno e mi rifila subito un "si è appena lasciato dopo tanti anni che stava con" ed io non so che fare. Lui insiste e mi dice di segnarmi il suo numero di telefono. Non avevo nulla da perdere, me lo segno e con il mio Nokia 3310 gli mando un SMS quando ormai sono a casa. Mi risponde immediatamente chiedendomi se sono ancora in giro. Purtroppo no ed era ormai l'alba. Ci diamo un appuntamento per il lunedì sera successivo perché lui lavorava tutto il week end.
Il lunedì ero agitata. Al mattino avevo un esame, andato bene per fortuna. Cosa mi metto? Come mi comporto? Cosa dire e cosa non dire? Ricordo benissimo tutto nel dettaglio… infradito di plastica, connellina di jeans bianca, maglietta nera con un cuore i paillettes colorate, coda e niente trucco…probabilmente ora non andrei vestita così nemmeno in piscina :)
Ero agitata e spaventata. A poche ore dal suo arrivo iniziavo a realizzare che stavo per andare in macchina con un perfetto sconosciuto. Lo stavo aspettando al bar del mio paeselli con due amici curiosi. Macchina nera identica a quella del mio ex e lui bellissimo in jeans, infradito e maglietta bianca. Non sapevo niente di lui, solo il nome. Iniziò a raccontarmi.. "faccio il grafico a Milano, nel week end lavoro nei locali ed il mercoledì e la domenica ne gestisco uno in società con dei miei amici…adoro viaggiare e sono appena tornato da…" SPIAZZATA! Ciao sono Lara, ho da poco la patente, gioco a pallavolo, studio ed il viaggio più lontano credo di averlo fatto con i miei genitori o in gita, trasferte escluse…Non ero molto a mio agio. Per la prima volta mi sentivo piccina, eppure aveva solo sei anni più di me, ma una vita completamente diversa. Ma lui sapeva tutto di me. Nome, cognome, compagnia, locali che frequentavo, università, sport e pure i miei ex fidanzati. Non ero tranquilla…per nulla. Non ricordo molto di quella serata se non che andammo a Soncino a bere qualcosa e poi fino alle due di notte in macchina e lui mi piaceva tanto. Da quel momento in poi … ho davvero pochi, pochissimi ricordi emozionanti. Tutto il resto è semplice cronaca. Due anni privi di sentimenti importanti. Ma come avrò fatto???
Nessun commento:
Posta un commento