lunedì 28 luglio 2014

solitudine

Soffro e soffrirò ancora molto. Ne sono certa.
Il vuoto che ha lasciato è incolmabile.
Mi giro e mi rigiro nel letto, ma nulla mi calma. 
Non posso più mettere la mia guancia sul suo petto per calmare il mio animo sempre agitato.
Ora mi devo arrangiare. 
Non posso più fare affidamento su nessuno se non su me stessa.
E' ora di crescere, crescere veramente, diventare indipendente.
Perché è proprio questione di dipendenza.
Io ho sempre voluto dipendere da lui ed ora sono smarrita.
Non so che fare. 
Nonostante fossi io quella operativa, ora non riesco più a ragionare.
Vado a fare la spesa ed esco con il carrello mezzo vuoto.
Piango nei reparti. 
Compro cose che faccio scadere.
Che senso ha tutta questa confusione? 
Perché non riesco a ripartire da sola.
Cosa mi ha portato ad essere così legata a lui?
Mille domande e pochissime risposte.
La casa è vuota… La casa è vuota da mesi…

domenica 20 luglio 2014

regalo sorrisi

Dopo aver passato una bruttissima domenica mattina ed uno schifosissimo pomeriggio, ho ben pensato di uscire per rimediare con la serata.
Con gli occhi ancora gonfi ho raggiunto un mio amico al pub. Ci siamo fatti un aperitivo, poi l'idea era quella di andare al giapponese. Giunti al risto c'era una fila di almeno dieci persone che aspettava un tavolo, quindi cambio programma. Andiamo al messicano… Ma è chiuso! Quindi gira e rigira ho proposto un posticino per mangiare qualcosina ed è andata bene.
La cena gradevole, quattro chiacchiere se non il triste ricordo della Thailandia che mi mette un magone indescrivibile.
Torniamo al pub per il digestivo. Ci offrono due gin lemon. Li beviamo ed il barman, nostro amico, esce a fumarsi una sigaretta con noi.
Dice che quando sono entrata gli ho regalato un sorriso. Sostiene sia una cosa bellissima e che dovrei essere fiera. Bah… io mi sento così male in questo periodo.

mercoledì 16 luglio 2014

IN POCHE PAROLE

INZIO' E SI CONCLUDE LI'…
Quello che c'è stato di mezzo, partendo dal Greco di Tufo e finendo con le lacrime agli occhi… beh è stato meraviglioso. Si sarebbe certamente potuto fare di meglio, soprattutto verso la fine, ma … Impagabile la complicità che c'è stata. 
Il sapersi prendere gli spazi giusti. Il credere sempre e comunque l'uno nell'altra.  
Siamo stati d'esempio, ci hanno invidiati e poi… boh. Chi lo sa? 
Ci si distrae. Si perde di vista l'obiettivo: essere felici. Ci si dimentica che la persona che abbiamo di fianco ci ama in modo incondizionato e si innescano dei meccanismi perfidi. Risposte acide, menefreghismo, orgoglio, supponenza. 
E per cosa? Per farsi male. Per allontanarsi ed arrivare a detestarsi, senza però fermarsi mai. 
Sempre frenetici, sempre presi da mille cose. Cento impegni sempre di corsa. Ed il tempo passa. E si commettono errori. E non si risolvono. Si lasciano scorrere senza preoccuparsi mai. 
Poi, un bel giorno, si arriva al culmine. La tesa esplode in confusione, il cuore ormai è offuscato dal male. E si agisce. Si compiono azioni che no, non si possono rimediare. 
Quando ci si spinge oltre o si cade o si trova una sbarra, un freno. Allora ci guardiamo allo specchio e ci guardiamo nell'anima. "ma cosa sto facendo???" Purtroppo però è troppo tardi. Troppo tardi per sistemare le cose. Si soffre e non esiste nessuna medicina e nessun cerotto che possa aggiustare il cuore…se non il tempo, ma tanto tempo.

 

VELLUTATA AUTUNNALE

Cosa c'è di meglio di un'ottima e calda vellutata in una fredda sera autunnale? Quella che vi propongo oggi è molto semplice e gusto...