venerdì 28 agosto 2015

COSA SUCCEDE IN CITTA'



Di certo non si può dire che ci si stia annoiando in questa estate dal sapore agrodolce.

Avrò avuto poco più di tre anni quando un noto artista italiano cantava “cosa succede, cosa succede in città, c’è qualche cosa … qualcosa che non va! Guarda lì, guarda là che confusione… guarda lì, guarda là che maleducazione”  e poi proseguiva in un ubriaco “egoista, certo..perchè no?!? Perché non dovrei esserlo?!? Quando ho il mal di stomaco con chi potrei condividerlo Oh!”

Eh eh … grande Vasco! Dovremmo essere un po’ più egoisti. Preoccuparci meno degli altri e più dei nostri interessi.  In un vortice di impegni, tra mille persone, amici che vanno e vengono, parole profonde e pensieri leggeri. Un mix di emozioni che inondano la testa.
Sarebbe bello poter comandare le reazioni. Poter dire “in questa occasione mi devo comportare così” e premere, per esempio, un tastino posizionato sulla nuca ;)

lunedì 24 agosto 2015

La nostra vita... uno Spettacolo

Canzone in ascolto: "Fake Plastic Trees - Radiohead"

Razionalità. Ecco quello che tutti vorremmo avere. Eppure, non sono così convinta che sia la scelta migliore. Quantomeno, non sempre.

Mi fermo, mi volto e mi riguardo.

SCELTE RAZIONALI VS SCELTE IMPULSIVE

Prendo un foglio bianco e tiro una riga in verticale. A sinistra i PRO ed a destra i CONTRO.

Forse non sono coerente? Starò barando? Come mai sembrerebbe che le scelte prese di pancia abbiamo dato miglior qualità alla mia vita?

Ma soprattutto, per quale motivo sono stata così tante volte razionale se continuo a blaterare di essere una dannata impulsiva???  Qualcosa non mi torna. Quello che però è stato motivo di riflessione è stata una frase che mi hanno detto e, ammetto, non è la prima volta. Ora la riporto, non sono certa che fossero testuali parole, ma il concetto sicuramente è corretto:

"...non tutti ci comportiamo nello stesso modo..."

Il mio enorme problema spiattellato così, senza nemmeno rifletterci troppo. Quanto è vero? Penso sempre che il mio modo di comportarmi sia quello che mi debba aspettare dagli altri.

Ed oggi ho chiamato la mia amica, le ho chiesto un consiglio prima di agire, prima di fare una telefonata, prima di rischiare di perdere il controllo. Sono stata razionale. Ma avrò fatto bene?  Guardando il "problema" alla fonte, sarebbe andato certamente meglio se avessi agito subito d'istinto.

Non lo so, ma non voglio privarmi, non voglio limitarmi e, soprattutto, non voglio fare la spettatrice.

Io non ci sto seduta in primafila, io salgo sul palcoscenico rischiando fischi, uova e pomodori, ma con la possibilità di ricevere anche fiori e applausi.

giovedì 20 agosto 2015

DOTTORE: "Dica trentatre"

musica in ascolto: " Crawling dei Linkin Park"

E così ho compiuto 33 anni... RIMORTACCI!!!

Cosa ho fatto? FESTEGGIATO ... Ho iniziato lunedì sera e non ho ancora finito.

Mi sono concessa una seratina a casa oggi dopo il beach volley impegnativo del tardo pomeriggio.

Cosa frulla in testa? Tante tante cose... Da settembre inizierò con una nova squadra. Sarà IMPEGNATIVO, ma ho voglia! Sono stramotivata. Sicuramente sarà dura la preparazione, faticoso investire ogni giorno 2 ore per andare ad allenarmi, ma voglio credere che sarà fantastico.

E quindi facciamo festa.. Perché se a trentatre anni ho ancora tutta questa energia e passione, dopo tutto quello che ho dovuto passare, c'è solo un motivo: HO LE PALLE!

Buona notte gente... Buona notte a chi le palle non le ha e buona notte a chi crede di averle invece le rompe e basta! ;)

lunedì 17 agosto 2015

CHI NON HA PANE, MA COMPERA FIORI, E' UN POETA

Un proverbio turco che spesso mi ritrovo a pensare e che, non so nemmeno io per quale preciso motivo, mi ricorda moltissimo la mia nonna.
In casa sua c'erano sempre i fiori. Amava le margherite. Ho nitido il ricordo del suo salone enorme, con il pavimento di marmo, un tavolo grande illuminato da un lampadario importante in ferro battuto ed al centro il vaso rosa antico con fiori coloratissimi.
Adoro i fiori e spesso li ho ricevuti in dono.
Ricordo perfettamente tutte le volte che ne ho ricevuto anche solo uno. Dono una forte importanza anche alle rose che mi regalano nei locali, anche se spesso capita siano gesti privi di sentimento, ma esclusivamente dettati dall'alcool. Non riesco ad abbandonare la rosa nemmeno alle 5 del mattino, non ce la faccio. La porto a casa, la metto nel vaso e la tengo in vita più che posso.
E domani sarà il mio compleanno, il primo senza ricevere fiori. Sarà dura non notarlo. Non ho mai chiesto fiori, ma sono sempre arrivati.
C'è stato un periodo quasi comico nella mia vita. I miei compagni di corso lo ricordano spesso per prendermi in giro. Ero una matricola iscritta all'università da quattro mesi, non conoscevo praticamente nessuno e me ne stavo in biblioteca a studiare quando al microfono dicono il mio nome e cognome più "si rechi all'ingresso".  Ero talmente concentrata ed immersa nel manuale di architettura che non badai al messaggio.  Ad un certo punto si aprirono le porte, il mitico "bidello" Sergio aveva in mano un mazzo con 15 rose e stava venendo verso di me. Io imbambolata e poi... APPLAUSO dell'intera biblioteca! Io viola dall'imbarazzo!  Ma non fu l'unica volta... poche settimane più tardi, io ed i miei compagni ce ne stavamo al centro commerciale per mangiarci un trancio di pizza prima di tornare a lezione. Ed ecco che mi avvicina una signora, mi chiede "tu sei Lara?" e mi piazza in mano un mazzo enorme di rose dicendomi pure "me le ha date un bel ragazzo per te" ... Di nuovo viola, rossa, blu tutti i colori per la vergogna.
E poi le volte peggiori... Arrivare in ufficio e trovarne 100, ma per nulla desiderate. Oppure ancora un mazzo con 29 rose dal gambo lungo bellissime, ma che avresti voluto bruciare.
Ma, a parte qualche piccolo episodio, ho apprezzato sempre i fiori....
Gli immancabili mazzi per Capodanno, San Valentino, Anniversario, Compleanno ed avvenimenti importanti da parte del mio ex... I girasoli bellissimi da un mio amico... Il bouquet con i fiori di campo dalla coppia di amici di ritorno dalle vacanze... Le violette per la festa della donna da un cliente diventato poi mio amico... Adoro i fiori e... ho deciso: DOMANI MI REGALERO' UN MAZZO DI FIORI! :D

domenica 16 agosto 2015

GLI ASSURDI PERSONAGGI DEI TRENI E LE VACANZE ITALIANE

Non è stato semplice organizzarsi. Di solito mi mettevo a pianificare le vacanze già in inverno. Sceglievo il periodo migliore per poter partire senza sconvolgere i mille impegni, guardavo i posti consigliabili per non beccarmi pioggia ed intemperie varie e poi davo il via al tutto.
Cosa vedere, dove mangiare, cosa non perdermi e dove dormire.

Ma questa volta no.Mi hanno chiesto di aggiungermi ad un gruppo di amici in cerca di meta ed ho accettato. Inizialmente si stava guardando la Spagna, poi il Salento e, alla fine, ci siamo ritrovati nel Gargano.
Un gruppetto di cinque persone in questo grazioso appartamentino a Peschici con un auto a disposizione per spostarsi ogni giorno in una spiaggia diversa.

Non ero mai stata in Puglia e non mi sono trovata male. Ho decisamente mangiato bene, visto posticini carini e rimasta colpita dall'escursione alle Isole Tremiti.

Lo sapevate che Lucio Dalla ha preso spunto proprio da questi luoghi per scrivere parecchie canzoni?

Mi verrebbe da citare "...dice che era un bell'uomo e veniva, veniva dal mare ...e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino..."

Ha, beh, aveva... una casa che si affaccia sul mare su Cala Matana a San Domino e una barca di 24 metri.

L'arcipelago mi ha colpita molto. Le acque bellissime, la terra aspra, non ancora troppo turistico: BELLO.
Tra i vari giretti abbiamo fatto due serate a Vieste. I faraglioni illuminati, le stradine della cittadella, le bancarelle ed il fiume di gente. Si respirava aria rilassata. Non ho visto nessuno correre, nessuno infuriato. Tutti sereni a godersi il panorama tranquillo del mare e della luna circondata dalle stelle.

Dopo una settimana mi hanno accompagnata in stazione dove mi attendeva un trenino delle Ferrovie del Gargano. Un viaggio strano, molto strano.

Con un leggero appetito mi sono avvicinata al bancone del bar della stazione per ordinare un panino. Alla mia destra un tizio sulla quarantina, forse più giovane, beveva un amaro e mi scrutava. Un incrocio tra Thom Yorke e Iggy Pop. Mi fa qualche domanda, forse pensando di mettermi in difficoltà, di sentirsi più forte, ma io gli rispondo tranquillamente, gli sorrido e rimango ad ascoltarlo.
La gente sola che trova il coraggio di instaurare un discorso con un'estranea mi ha sempre incuriosita.

Mi chiede: "cosa stai ascoltando?" io, un pochino titubante per il timore della reazione, gli rispondo "Drain You dei Nirvana" Il tizio si inginocchia ai miei piedi, alza il volto al cielo e dice "lo sapevo, lo sapevo che eri una grunge" Ok, inizio a guardarlo perplessa. Ma lui, apre il portafoglio e mi mostra la foto di Kurt Cobain messa stile santino.  Sorrido e me ne vado con il mio panino e la musica alta nelle orecchie.

Me lo ritrovo in carrozza, si siede davanti a me. Non era il viaggio che avrebbe dovuto fare, ma vuole conoscermi. Assurdo!!! Un pazzo che vuole conoscere proprio me... che strano! :) Mi racconta in pochi minuti la sua esperienza lavorativa bruscamente interrotta la sera precedente, l'odio che prova per sua madre e l'incapacità di staccarsi da lei, l'attrazione verso la cocaina che però non può permettersi ed il desiderio di mollare tutto ed iniziare a fare il musicista, pur non sapendo suonare nessuno strumento.

Vicino a noi un ragazzino di Caserta ed uno scenografo Napoletano. Dopo 190 minuti ero su un altro treno in direzione Civitanova Marche.

Su questo ho viaggiato con due adolescenti dai capelli decolorati, con tantissimi piercing, tatuaggi ovunque, occhiali da sole con lenti di plastica, scarpe gigante ed un mix tra pelle, pizzo e borchiette.
Erano dirette a Rimini, dove avrebbero trascorso una settimana.

Una di queste mi ha detto che vorrebbe diventare veterinaria perché ama gli animali, l'altra spera di diventare una dj. Direi entrambe con idee interessanti. Durante il viaggio mi hanno offerto delle strane patatine a forma di stelle ed ho contraccambiato con dell'uva bianca presa la mattina a Peschici.

Un paio d'ore di viaggio ed eccomi nelle Marche. Con il mio borsone ho attraversato il corso ed incontrato i due amici più o meno vicino al B&B dove avevamo prenotato.

Più che un B&B sembra un museo... assurdo! Stiamo in camera il tempo di farci una doccia, poi usciamo a cena. Beviamo una "Lacrima di Morro" che, con i suoi 15,5 gradi mi blocca dopo il primo bicchiere. Avevo caldissimo. Cena buona, seguita da passeggiatina sul lungomare e nanna presto perché il giorno seguente: BARCA A VELA!

Ma non voglio raccontarvi tutte le mie vacanze qui... con calma, con calma ...

VELLUTATA AUTUNNALE

Cosa c'è di meglio di un'ottima e calda vellutata in una fredda sera autunnale? Quella che vi propongo oggi è molto semplice e gusto...