lunedì 27 aprile 2015

BLOCCO PSICOLOGICO

L'impatto psicologico di un infortunio coinvolge almeno quattro aree: 
1. benessere fisico: dolore, restrizioni temporanee dei movimenti, possibilità di cambiamenti permanenti, fatica durante la riabilitazione;
2. benessere emozionale: trauma psicologico al momento dell'infortunio, sensazioni di perdita e di angoscia, minaccia al proprio livello di performance futuro, disponibilità al trattamento riabilitativo;
3. benessere sociale: perdita del ruolo, separazione dall'ambiente sportivo, nuove relazioni con lo staff tecnico, dipendenza;
4. influenza sul "Sé": alterazione dell'immagine del Sé, minaccia agli obiettivi della propria vita, necessità di decidere in circostanze spiacevoli, diminuzione dell'auto-efficacia. 

Quanto riportato l'ho preso dal sito www.psicologiasportiva.it  .
Sono arrabbiata, sono FU RI BON DA ! Ho faticato così tanto per questo ginocchio, prima non lo usavo. Muovevo la gamba escludendolo. Ci lavoravo ogni giorno, tutta estate. 

Andavo in sala pesi, poi in palestra da sola, poi in piscina, a casa, addirittura la settimana di mare mi ero portata il mio programma. Niente... miglioravo, ma ancora non lo usavo correttamente.

Poi il gioco. La voglia di mettere a terra il pallone. E, probabilmente, la risonanza di controllo dove mi è stato detto che tutto era ok. Il salto riprendeva bene... O almeno così sembrava. 

Ma ecco la borsite al tallone della gamba opposta. Evidentemente stavo caricando tutto il peso su quello.ù
Quindi non stavo lavorando bene. Ma quel dolore ha fatto in modo di bilanciare le cose.

Ed ecco che i salti in attacco ed a muro hanno iniziato ad andare...

Ma le fast ad un piede? Beh, quello non le facevo. E le difese a sinistra? Beh, anche quelle non le facevo.

E adesso? Adesso sono qui, a distanza di un sacco di tempo, a rendermi conto di non aver fatto un programma di preparazione mentale. 

Questo avrebbe potuto apportare importanti benefici:
· aumento dell'autostima e dell'elasticità mentale;
· potenziamento dell'autoregolazione e delle attitudini sport-specifiche;
· migliorare la capacità del controllo del dolore;
· ridurre la paura del re-infortunio.

Ma da sola, tute queste cose non le potevo di certo fare... Ed ora che me ne sono resa conto, mi sforzo e mi vengono i cali di pressione da quanta energia investo nel tentativo di compiere un gesto per me impossibile.

VOGIA DI URLARE! Urlare le peggiori cose!

Ma non mollo. Non mollo un secondo. Piuttosto riparto con il lavoro intensificato specifico in palestra pesi.

Io devo tornare ad essere come prima! Non ci sono storie!

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