Venerdì sera ho scoperto un posticino proprio carino :)
In città alta a Bergamo c'è questo locale, si chiama OSTERIA DELLA BIRRA e propone le birre del Birrificio Indipendente di Comun Nuovo.
ll tagliere di salumi era buonissimo... Le birre manco sto a dirvelo.
Prima di andare a casa ci siamo fermati al BUGANVILLEA così ho salutato un pò di amici...
Sabato invece la mattinata l'ho passata, come da abitudine, a letto per poi svegliarmi con musica tamarrissima e ballare in casa come una di Non è la Rai :D
Nel pomeriggio cabala pre partita, la sera un buon 3-0 casalingo con mio esordio e, dopo una birra velocissima con Fulvio, sono andata con Vale e Sere al TURNE' a Monza. Abbiamo mangiucchiato e chiacchierato... Anche loro avevano vinto, ma al tie break.
Domenica ci siamo fatti un pranzetto di pesce noi tre e, dopo un mezzo pisolo sul divano, siamo andati a vedere la partita OSPITALETTO-BREMBO.
Dopo la partita abbiamo mangiato una pizza con Giorgia e Riky e... sorpresaaaaa!!! Ho incontrato la Seri al Braciere! Che bello! Non la vedevo dal matrimonio della Zambe.
MORALE DEL WEEK END: grazie alla pallavolo ho conosciuto e conoscerò un sacco di bella gente :D
lunedì 3 dicembre 2012
sabato 1 dicembre 2012
Sempre tesa nonostante l'esperienza
Si, si... Mi rendo conto che sia molto strano, ma io sono tesa. Tutti mi dicono "ma giochi da un sacco di anni", ma io sono ugualmente agitata al pensiero di scendere in campo. A parte il fatto che non mi sento pronta dopo 8 allenamenti in palestra e 5 di pesi, ma sono proprio tesa di mio.
Dovrei stare tranquilla perchè gioco con una squadra forte e la classifica ci vede decisamente in vantaggio rispetto all'avversaria, ma... Mi sento come se tutti si aspettassero molto da me. In effetti non è solo una sensazione, mi è proprio stato detto :)
Stasera vedremo se riuscirò a fare qualcosa...Oltretutto giocherò da C2, che non è decisamente il mio ruolo preferito, ma credo che da C1 stramazzerei a terra dopo due giri :D
Incrociamo le dita...
Dovrei stare tranquilla perchè gioco con una squadra forte e la classifica ci vede decisamente in vantaggio rispetto all'avversaria, ma... Mi sento come se tutti si aspettassero molto da me. In effetti non è solo una sensazione, mi è proprio stato detto :)
Stasera vedremo se riuscirò a fare qualcosa...Oltretutto giocherò da C2, che non è decisamente il mio ruolo preferito, ma credo che da C1 stramazzerei a terra dopo due giri :D
Incrociamo le dita...
martedì 20 novembre 2012
PRIMA PRESENZA IN ROSA = PASTE
Oggi mi sono messa a fare i muffin da portare in palestra... Eggià. la prima domanda della mia compagna brasiliana è stata "quando porti da mangiare?" prima ancora di sapere il mio nome :D
Questi sono muffin allo yogurt, alcuni decorati con glassa al cioccolato e zuccherini, altri con l'uvetta.
Sono facilissimi da fare... volete la ricetta?
Per 6 muffin:
In un altro recipiente mescolare uovo, olio e yogurt.
Unire i due composti mescolando velocemente e riempire i pirottini.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C.
Facile vero? Sono ottimi per la colazione o come merendina ...
Ora vi saluto, ho una visita medica.
bye bye
Questi sono muffin allo yogurt, alcuni decorati con glassa al cioccolato e zuccherini, altri con l'uvetta.
Sono facilissimi da fare... volete la ricetta?
Per 6 muffin:
- 125 g di Farina
- 50 g di Zucchero
- 50 ml di Olio di semi
- 125 g di yogurt (io ho usato quello alla vaiglia dello Zipiteno...buonissimo)
- 1/2 bustina di lievito
- un uovo
In un altro recipiente mescolare uovo, olio e yogurt.
Unire i due composti mescolando velocemente e riempire i pirottini.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C.
Facile vero? Sono ottimi per la colazione o come merendina ...
Ora vi saluto, ho una visita medica.
bye bye
lunedì 12 novembre 2012
Il primo amore non si scorda mai...
Fingevo di non pensarci, ma soffrivo. E' si, perché tra di noi è nato tutto da un colpo di fulmine.
Era il novembre del 1994 quando il Talent Scout si avvicinò ad una bambina di 12 anni che stava penzolando a testa in giù di fronte alla Biblioteca del paese. Lei vide quest uomo con barba e pochi capelli avvicinarsi e non era tranquilla, però non si spaventò perchè al suo paesino non capitava mai nulla e poi, era con la sua compagna di classe. L'uomo le chiese "hai mai giocato a pallavolo?" e la bambina spalancò gli occhi... Aveva giocato una sola volta ad un torneo organizzato dalla squadra dove giocava la sorella maggiore e le era tanto piaciuto e giocava sempre da sola a casa contro la claire del garage, ma non era troppo divertente. Quindi rispose "no" ed il signore le chiese se le sarebbe piaciuto giocare. La bambina raccontò il tutto ai genitori ed il pomeriggio seguente andarono insieme da questo signore. L'uomo lavorava in banca e quando finiva la portava in palestra. La bambina era contentissima! C'erano un sacco di ragazzine, quasi tutte più grandi di lei e tutte molto molto brave. Lei era incapace! Le altre schiacciavano, saltavano e si rotolavano senza difficoltà... Lo facevano da un sacco di anni ed erano movimenti naturali. Era talmente magra che le scivolavano le ginocchiere e non aveva tutte quelle belle magliette con i numeri che avevano le altre. Ogni giorno aspettava il momento di andare in palestra, ma non era facile. Le compagne non volevano stare in coppia con lei perchè era imbranata ed il sabato loro giocavano le partite, mentre la bimba stava a casa. Ma non importava. A lei piaceva. Quella palla bianca ogni giorno sembrava meno difficile da gestire, il rumore che faceva quando rimbalzava era ... amore a prima vista! C'era una ragazzina di 14 anni che schiacciava la palla fortissima, giocava con la matita agli occhi e la fascia nei capelli. Era decisamente la sua preferita :)
Verso marzo la bimba venne mandata un sabato alla partita. Le vennero dati dei mutandoni di spugna fuxia con il bordo viola ed una maglia decisamente più larga della sua taglia con il numero 3. Non fece molto, entrà sul 12-5 e rimase fino alla fine del set. Tutte le compagne urlavano il suo nome e lei in campo non capiva niente! Era felice!!! Tanto felice! Le batteva forte il cuore, ma di certo non poteva immaginare che quella sarebbe stata la prima di taaaaaaaaaante partite.
A settembre del 1995 era ancora lì, con una nuova allenatrice, una maglia fuxia e viola con il numero 3 bianco ed avrebbe fatto il campionato Under 14 e la I Divisione. Si allenava 3 sere e disputava 2 campionati... ogni tanto la domenica mattina andava con le grandi dell'Under 16. Quell'anno la sua squadra divenne campionessa provinciale e lei venne selezionata a rappresentare Cremona al Trofeo delle Province. E così via quella bimba in un paio d'anni si ritrovò dal fare la spazza campo alla prima squadra all'esordio in B il 13 dicembre 1997. Fu tutto veloce e solo l'inizio di questo grande amore che pensavo dovesse finire, ma stasera ho accettato. Ho accettato di non fermarmi, ho accettato una nuova sfida e voglio dimostrare di poter di nuovo vincere!
Era il novembre del 1994 quando il Talent Scout si avvicinò ad una bambina di 12 anni che stava penzolando a testa in giù di fronte alla Biblioteca del paese. Lei vide quest uomo con barba e pochi capelli avvicinarsi e non era tranquilla, però non si spaventò perchè al suo paesino non capitava mai nulla e poi, era con la sua compagna di classe. L'uomo le chiese "hai mai giocato a pallavolo?" e la bambina spalancò gli occhi... Aveva giocato una sola volta ad un torneo organizzato dalla squadra dove giocava la sorella maggiore e le era tanto piaciuto e giocava sempre da sola a casa contro la claire del garage, ma non era troppo divertente. Quindi rispose "no" ed il signore le chiese se le sarebbe piaciuto giocare. La bambina raccontò il tutto ai genitori ed il pomeriggio seguente andarono insieme da questo signore. L'uomo lavorava in banca e quando finiva la portava in palestra. La bambina era contentissima! C'erano un sacco di ragazzine, quasi tutte più grandi di lei e tutte molto molto brave. Lei era incapace! Le altre schiacciavano, saltavano e si rotolavano senza difficoltà... Lo facevano da un sacco di anni ed erano movimenti naturali. Era talmente magra che le scivolavano le ginocchiere e non aveva tutte quelle belle magliette con i numeri che avevano le altre. Ogni giorno aspettava il momento di andare in palestra, ma non era facile. Le compagne non volevano stare in coppia con lei perchè era imbranata ed il sabato loro giocavano le partite, mentre la bimba stava a casa. Ma non importava. A lei piaceva. Quella palla bianca ogni giorno sembrava meno difficile da gestire, il rumore che faceva quando rimbalzava era ... amore a prima vista! C'era una ragazzina di 14 anni che schiacciava la palla fortissima, giocava con la matita agli occhi e la fascia nei capelli. Era decisamente la sua preferita :)
Verso marzo la bimba venne mandata un sabato alla partita. Le vennero dati dei mutandoni di spugna fuxia con il bordo viola ed una maglia decisamente più larga della sua taglia con il numero 3. Non fece molto, entrà sul 12-5 e rimase fino alla fine del set. Tutte le compagne urlavano il suo nome e lei in campo non capiva niente! Era felice!!! Tanto felice! Le batteva forte il cuore, ma di certo non poteva immaginare che quella sarebbe stata la prima di taaaaaaaaaante partite.
A settembre del 1995 era ancora lì, con una nuova allenatrice, una maglia fuxia e viola con il numero 3 bianco ed avrebbe fatto il campionato Under 14 e la I Divisione. Si allenava 3 sere e disputava 2 campionati... ogni tanto la domenica mattina andava con le grandi dell'Under 16. Quell'anno la sua squadra divenne campionessa provinciale e lei venne selezionata a rappresentare Cremona al Trofeo delle Province. E così via quella bimba in un paio d'anni si ritrovò dal fare la spazza campo alla prima squadra all'esordio in B il 13 dicembre 1997. Fu tutto veloce e solo l'inizio di questo grande amore che pensavo dovesse finire, ma stasera ho accettato. Ho accettato di non fermarmi, ho accettato una nuova sfida e voglio dimostrare di poter di nuovo vincere!
venerdì 9 novembre 2012
11 anni dopo
Dopo 11 anni ricade di venerdì.
Come lo voglio ricordare? Beh, con rabbia. Non saprei come altrimenti.
Già... facciamo un salto al 2001. A quest'ora stavo asciugando i capelli e per la prima volta nella mia vita erano scuri. Un nero violino che la mia parrucchiera si era rifiutata di farmi ed io, testarda com'ero, avevo deciso di applicare la tinta da sola. Mi guardavo allo specchio, i capelli biondi che da 19 anni corniciavano il mio viso erano scuri, un colore forte, intenso, deciso e ... sembravo decisamente più pallida.
Mia madre mi guardò sconvolta, mia sorella approvava il mio cambiamento e mio padre, che a tavola stava proprio di fronte a me, non se ne rese nemmeno conto... dovetti dare un paio di suggerimenti :)
Mia sorella mi accompagnò a casa di una mia amica. Rimasi ad aspettare che finisse di prepararsi con sua sorella e poco dopo una coppia di amici ci stava portando a Crema.
Tutto procedeva come sempre... Io e lei al Pub, poi arriva il suo fidanzato ed io che vado a sedermi con i compagni di università. Eh si, li conoscevo da poco, ma ci si trovava in giro. Eravamo io, Lucy, Pelli, Melo e Ricky. Stavamo bevendo una Tennent's sul soppalco del veliero quando vedo tre ragazzi del mio paesello entrare. Beh, tra di loro c'è lui, il mio "fidanzatino". Le cose non sono mai funzionate benissimo... Per anni avevamo vissuto un tiramolla per vari motivi, ma ultimamente, da quando finalmente aveva ripreso a giocare in quell'importante squadra, suo padre gli permetteva di usare l'auto e ci si vedeva in settimana. Lui aveva iniziato a lavorare, io studiavo e, nonostante le nostre vite stessero cambiando, finalmente era meno stronzo del solito. Il ragazzo e la ragazza che erano con lui sapevano benissimo che ci si frequentavamo e, nel limite del possibile, ci lasciavano un pò da soli. Ed andò così anche quel fottuto venerdì sera.
Io, che solitamente non lo facevo, mi ero truccata per sembrare meno pallida. Con il mio nuovo look scendevo le scale e mi portavo da lui al bancone... Avevo il sorriso che univa le orecchie ed ero felicissima di vederlo. Lui era un pò ubriaco e mi accolse dicendo "togliti quel cazzo di trucco dalla faccia" e sui capelli non sembrava approvare. Mi girarono le palle. Fortissima voglia di spaccargli la faccia. Mi limitai a mandarlo a quel paese e tornai dai miei compagni di uni.
Dopo meno di un'ora, forse perchè la sua amica lo aveva "sgridato" per il comportamento, mi manda un SMS chiedendomi di uscire nel parcheggio.
Sono fuori, fa freddo, lo guardo negli occhi con disprezzo... sorride. Cerca di baciarmi, lo allontano. Mi chiede scusa in maniera goffa, non era di certo una delle sue qualità ammettere le colpe. Poi mi ripete che sono bella e che era solo rimasto sconvolto perché a lui piacevo così com'ero. Bah, ero un pò dubbiosa. Mi ripetevo ormai da mesi "per quale motivo insisto a voler frequentare una persona così fredda quando ho dall'altra parte un ragazzo che farebbe di tutto per me?" Boh, ero davvero confusa. Lui gioca una carta e mi chiede di andare con loro.. C'era un compleanno forse, nemmeno ricordo bene. Io rifiuto. Gli dico che non mi va, che ci penso e magari più tardi ci si becca. Qualche ora più tardi un suo ultimo SMS: "dai, torna con noi. Poi ti accompagno a casa io"
Nulla, quella sera tornai con la mia compagna di università ed andai a letto presto.
Il telefono vibra, un SMS di un mio amico "sei in giro?" gli rispondo dicendo che sono a letto ed ero convinta volesse andare al Buddha o da qualche altra parte come spesso si faceva il venerdì sera.
Poco dopo mi suona il telefono, mia sorella. "we, tutto bene?" io "si si perchè?" no niente.
Bah, mi metto a dormire. Il sabato mattina mi sveglio ed il telefono è pieno di chiamate della mia amica.
La richiamo pensando a chissà quale cazzata ha fatto che deve raccontarmela subito... Tutta allegra e scherzosa le chiedo cosa vuole e le sue parole me le ricordo come se le avessi sentite ora ma la cosa che mi rimbomba sono 3 parole: "è in coma".
In pigiama con il telefono in mano mi metto a camminare in cortile e nemmeno mi rendo conto di aver raggiunto il provinciale con le ciabatte da camera. Sono sconvolta, ho freddo perchè ho solo il pigiamino e fuori le temperature sono basse. Non capisco niente. Piango. Una fitta allo stomaco, vomito. Piango e vomito. Prendo a pugni la ghiaia, ho le nocche insanguinate e sporche di terra. Torno a casa. Mia sorella è lì, mi guarda e mi dice "ieri sera c'era tutto bloccato. Un ragazzo mi ha detto che c'eri anche tu in macchina con loro. Stavo male" No, non ero io la ragazza con loro due. Io ho litigato e rifiutato il passaggio. Fortuna? Boh, per mesi ho pensato che forse, se ci fossi stata anch'io, non sarebbero andati così veloci.
I mesi successivi non li voglio nemmeno raccontare, ma prima con lei, la ragazza che era seduta dietro quella cazzo si golf cabrio di merda, abbiamo ricordato quella sera. Quella sera che, come oggi, era un venerdì.
Tutto quelle che ho fatto dopo non è servito a molto. Ho pianto tanto, ogni giorno. Ho anche pregato, senza sapere come fare. Le ho tentate tutte. Sono passati mesi e lui sempre in quel cazzo di letto.
Una vita rovinata per una cazzata fatta un vemerdì sera.
Come lo voglio ricordare? Beh, con rabbia. Non saprei come altrimenti.
Già... facciamo un salto al 2001. A quest'ora stavo asciugando i capelli e per la prima volta nella mia vita erano scuri. Un nero violino che la mia parrucchiera si era rifiutata di farmi ed io, testarda com'ero, avevo deciso di applicare la tinta da sola. Mi guardavo allo specchio, i capelli biondi che da 19 anni corniciavano il mio viso erano scuri, un colore forte, intenso, deciso e ... sembravo decisamente più pallida.
Mia madre mi guardò sconvolta, mia sorella approvava il mio cambiamento e mio padre, che a tavola stava proprio di fronte a me, non se ne rese nemmeno conto... dovetti dare un paio di suggerimenti :)
Mia sorella mi accompagnò a casa di una mia amica. Rimasi ad aspettare che finisse di prepararsi con sua sorella e poco dopo una coppia di amici ci stava portando a Crema.
Tutto procedeva come sempre... Io e lei al Pub, poi arriva il suo fidanzato ed io che vado a sedermi con i compagni di università. Eh si, li conoscevo da poco, ma ci si trovava in giro. Eravamo io, Lucy, Pelli, Melo e Ricky. Stavamo bevendo una Tennent's sul soppalco del veliero quando vedo tre ragazzi del mio paesello entrare. Beh, tra di loro c'è lui, il mio "fidanzatino". Le cose non sono mai funzionate benissimo... Per anni avevamo vissuto un tiramolla per vari motivi, ma ultimamente, da quando finalmente aveva ripreso a giocare in quell'importante squadra, suo padre gli permetteva di usare l'auto e ci si vedeva in settimana. Lui aveva iniziato a lavorare, io studiavo e, nonostante le nostre vite stessero cambiando, finalmente era meno stronzo del solito. Il ragazzo e la ragazza che erano con lui sapevano benissimo che ci si frequentavamo e, nel limite del possibile, ci lasciavano un pò da soli. Ed andò così anche quel fottuto venerdì sera.
Io, che solitamente non lo facevo, mi ero truccata per sembrare meno pallida. Con il mio nuovo look scendevo le scale e mi portavo da lui al bancone... Avevo il sorriso che univa le orecchie ed ero felicissima di vederlo. Lui era un pò ubriaco e mi accolse dicendo "togliti quel cazzo di trucco dalla faccia" e sui capelli non sembrava approvare. Mi girarono le palle. Fortissima voglia di spaccargli la faccia. Mi limitai a mandarlo a quel paese e tornai dai miei compagni di uni.
Dopo meno di un'ora, forse perchè la sua amica lo aveva "sgridato" per il comportamento, mi manda un SMS chiedendomi di uscire nel parcheggio.
Sono fuori, fa freddo, lo guardo negli occhi con disprezzo... sorride. Cerca di baciarmi, lo allontano. Mi chiede scusa in maniera goffa, non era di certo una delle sue qualità ammettere le colpe. Poi mi ripete che sono bella e che era solo rimasto sconvolto perché a lui piacevo così com'ero. Bah, ero un pò dubbiosa. Mi ripetevo ormai da mesi "per quale motivo insisto a voler frequentare una persona così fredda quando ho dall'altra parte un ragazzo che farebbe di tutto per me?" Boh, ero davvero confusa. Lui gioca una carta e mi chiede di andare con loro.. C'era un compleanno forse, nemmeno ricordo bene. Io rifiuto. Gli dico che non mi va, che ci penso e magari più tardi ci si becca. Qualche ora più tardi un suo ultimo SMS: "dai, torna con noi. Poi ti accompagno a casa io"
Nulla, quella sera tornai con la mia compagna di università ed andai a letto presto.
Il telefono vibra, un SMS di un mio amico "sei in giro?" gli rispondo dicendo che sono a letto ed ero convinta volesse andare al Buddha o da qualche altra parte come spesso si faceva il venerdì sera.
Poco dopo mi suona il telefono, mia sorella. "we, tutto bene?" io "si si perchè?" no niente.
Bah, mi metto a dormire. Il sabato mattina mi sveglio ed il telefono è pieno di chiamate della mia amica.
La richiamo pensando a chissà quale cazzata ha fatto che deve raccontarmela subito... Tutta allegra e scherzosa le chiedo cosa vuole e le sue parole me le ricordo come se le avessi sentite ora ma la cosa che mi rimbomba sono 3 parole: "è in coma".
In pigiama con il telefono in mano mi metto a camminare in cortile e nemmeno mi rendo conto di aver raggiunto il provinciale con le ciabatte da camera. Sono sconvolta, ho freddo perchè ho solo il pigiamino e fuori le temperature sono basse. Non capisco niente. Piango. Una fitta allo stomaco, vomito. Piango e vomito. Prendo a pugni la ghiaia, ho le nocche insanguinate e sporche di terra. Torno a casa. Mia sorella è lì, mi guarda e mi dice "ieri sera c'era tutto bloccato. Un ragazzo mi ha detto che c'eri anche tu in macchina con loro. Stavo male" No, non ero io la ragazza con loro due. Io ho litigato e rifiutato il passaggio. Fortuna? Boh, per mesi ho pensato che forse, se ci fossi stata anch'io, non sarebbero andati così veloci.
I mesi successivi non li voglio nemmeno raccontare, ma prima con lei, la ragazza che era seduta dietro quella cazzo si golf cabrio di merda, abbiamo ricordato quella sera. Quella sera che, come oggi, era un venerdì.
Tutto quelle che ho fatto dopo non è servito a molto. Ho pianto tanto, ogni giorno. Ho anche pregato, senza sapere come fare. Le ho tentate tutte. Sono passati mesi e lui sempre in quel cazzo di letto.
Una vita rovinata per una cazzata fatta un vemerdì sera.
Di nuovo in sogno
Se l'altro giorno mi lamentavo dell'impossibilità di archiviare file.mind, oggi sono proprio sul piede di guerra con i miei sogni... MAPORCA MISERIA! Fammi sognare mia nonna, fammi sognare la spiaggia bianca dei Caraibi, fammi sognare di giocare una finale play off... No, invece no... Sogno di andare velocissima in moto, veloce veloce ed ho paura, paura, moltissima paura. Allora mi stringo forte al guidatore e intravedo la freccia che arriva sul 220 km/h e penso "basta poco ed è finita"! Poi all'improvviso sono seduta davanti alle macchinette del caffè in ufficio e c'è buio, ho paura, parlo ma il volto del mio interlocutore non si vede...e poi mi sento trascinare per il braccio ed io faccio resistenza, ma non riesco. E' troppo forte ed inizio a sentire dolore. Provo ad urlare, ma la voce non esce. Ma perchè faccio questi maledetti sogni???
distratto
Un'ora, un giorno o poco più... per quanto ancora ci sarai tu a volermi male DI UN MALE CHE FA SOLO MALE, ma non ho perso l'onesta e non posso dirti che passerà...
E NON VEDI CHE STO PIANGENDO, CHI SE NE ACCORGE NON SEI TU, TU SEI TROPPO DISTRATTO...
Verità tra le righe di una canzone. La gente è distratta, non si rende nemmeno conto di come stanno le persone vicine. Chissà perchè? Si è troppo presi, troppo veloci, frenetici a pensare al dopo.
Non siamo più in grado di goderci i momenti in "tempo reale" e poi ci si stanca... Si vorrebbero più attenzioni e quando si ricevono ci si stanca per un senso di soffocamento.
Siamo una generazione di strani individui incontentabili ed insaziabili?
E NON VOLERMI MALE ADESSO SE NON TI RICONOSCO.
E NON VEDI CHE STO PIANGENDO, CHI SE NE ACCORGE NON SEI TU, TU SEI TROPPO DISTRATTO...
Verità tra le righe di una canzone. La gente è distratta, non si rende nemmeno conto di come stanno le persone vicine. Chissà perchè? Si è troppo presi, troppo veloci, frenetici a pensare al dopo.
Non siamo più in grado di goderci i momenti in "tempo reale" e poi ci si stanca... Si vorrebbero più attenzioni e quando si ricevono ci si stanca per un senso di soffocamento.
Siamo una generazione di strani individui incontentabili ed insaziabili?
E NON VOLERMI MALE ADESSO SE NON TI RICONOSCO.
giovedì 8 novembre 2012
Non tutti i giorni splende il sole
No, forse sono io che parto con il piede sbagliato. Forse la mia aggressività è davvero troppa.
Che buffa che sono. Mi comporto in maniera mooooolto aggressiva con le persone a cui tengo di più. Sarò stata montata male.
Oggi però non ho voglia di incavolarmi per chi non mi ascolta, oggi rifletto su di me.
Son triste. Non è stata una giornata iniziata bene. Ieri le mie amiche hanno lasciato casa verso le 3:30 e alle 9 questa mattina mi sono svegliata scoprendo che il mio gattino era appena morto. Diciamo che non è il modo migliore per iniziare una giornata! Sono un pò giù di corda... vuoi per la serie di esami che devo fare ed un pò perché mi sono rotta di dover far finta di niente su comportamenti inaccettabili.
Ieri l'argomento predominante è stato "saper stare soli". Faceva ridere perché eravamo due contro una, ma la cosa più spassosa era sentire me. Già... Io che da sola ho sempre fatto fatica a starci. Beh, è comunque una caratteristica che non nascondo. Io odio la solitudine. Non sono mai stata brava nel coccolarmi. Preferisco avere la casa gonfia di gente o uscire, ma da sola... no, non mi piace. Comunque è diverso. Amare la compagnia non equivale a non saper stare da soli. Io ho fatto tagli, più o meno evidenti, tra le persone che conosco e ci sono stati momenti in cui ero praticamente sola.
E forse ho iniziato questo post per dire una cosa e, come mi hanno fatto notare, continuo senza un filo logico. Mentre scrivevo ho pensato a due persone. Una è un'amica di vecchia data con la quale ci si vedeva spesso e che ora non vedo più di 10 volte in un anno e l'altra è una figura comparsa da poco nella mia vita, ma che mi ha dato moltissimo.
Forse si, la mia "vecchia amica" è stata distante in molti periodi, ma il motivo era chiaro: non c'era ragione di averla presente. Detta così suona male, ma è vero... Perchè avrei dovuto raccontarle di quel tizio che vedevo il venerdì sera o del caffè preso in università o chissà quale altra robuccia leggera. Non serviva. La sua è un'amicizia preziosa. E' quella persona che mi sono sentita di chiamare quando ero nella merda. Lei, nessun altro. Lei! Io ho la fortuna di avere una sorella ed è una cosa fantastica, ma poi ci sono cose che, chissà per quale motivo, non riesci a dire con così naturalezza come all'amica. Lei sa tutto. Sa tutto quello che c'è da sapere. Forse non sa che mi piacciono i film di Tarantino, magari non sa che sono stata al concerto dei Coldplay e molte delle persone che frequento manco le conosce...ma lei c'è sempre. A tutte le ore io sono che posso contare su di lei per le cose importanti. Stasera finalmente la vedrò, guarderemo X Factor insieme. L'altra persona che mi è venuta in mente scrivendo è complicata da descrivere. Io la conoscevo di vista da anni, ma non ci si era mai parlate se non un saluto per educazione. Lei mi ha messo nella condizione di dire cose mai dette a nessuno. Mi ha dato la forza di buttare fuori parole che non riuscivo ad ammettere nemmeno a me stessa e, così facendo, mi ha fatto sentire meno stupida!
Ed ecco che ritorno alla mia riflessione iniziale.. Dov'erano tutti quando io ne avevo bisogno? Quando stavo male? Quando soffrivo? Non mi stancherò mai di ripeterlo, le amicizie vanno coltivate! E' una lezione che ho imparato da piccina leggendo il Piccolo Principe, ma è verità.
Non puoi credere di avere amici solo perchè ci esci per fare aperitivi o ti scrivono su Facebook e Whatsapp. L'Amica non è quella figura sempre presente. L'Amica non manca nel momento del bisogno e, soprattutto, capisce da sola quando è un periodo difficile.
Che buffa che sono. Mi comporto in maniera mooooolto aggressiva con le persone a cui tengo di più. Sarò stata montata male.
Oggi però non ho voglia di incavolarmi per chi non mi ascolta, oggi rifletto su di me.
Son triste. Non è stata una giornata iniziata bene. Ieri le mie amiche hanno lasciato casa verso le 3:30 e alle 9 questa mattina mi sono svegliata scoprendo che il mio gattino era appena morto. Diciamo che non è il modo migliore per iniziare una giornata! Sono un pò giù di corda... vuoi per la serie di esami che devo fare ed un pò perché mi sono rotta di dover far finta di niente su comportamenti inaccettabili.
Ieri l'argomento predominante è stato "saper stare soli". Faceva ridere perché eravamo due contro una, ma la cosa più spassosa era sentire me. Già... Io che da sola ho sempre fatto fatica a starci. Beh, è comunque una caratteristica che non nascondo. Io odio la solitudine. Non sono mai stata brava nel coccolarmi. Preferisco avere la casa gonfia di gente o uscire, ma da sola... no, non mi piace. Comunque è diverso. Amare la compagnia non equivale a non saper stare da soli. Io ho fatto tagli, più o meno evidenti, tra le persone che conosco e ci sono stati momenti in cui ero praticamente sola.
E forse ho iniziato questo post per dire una cosa e, come mi hanno fatto notare, continuo senza un filo logico. Mentre scrivevo ho pensato a due persone. Una è un'amica di vecchia data con la quale ci si vedeva spesso e che ora non vedo più di 10 volte in un anno e l'altra è una figura comparsa da poco nella mia vita, ma che mi ha dato moltissimo.
Forse si, la mia "vecchia amica" è stata distante in molti periodi, ma il motivo era chiaro: non c'era ragione di averla presente. Detta così suona male, ma è vero... Perchè avrei dovuto raccontarle di quel tizio che vedevo il venerdì sera o del caffè preso in università o chissà quale altra robuccia leggera. Non serviva. La sua è un'amicizia preziosa. E' quella persona che mi sono sentita di chiamare quando ero nella merda. Lei, nessun altro. Lei! Io ho la fortuna di avere una sorella ed è una cosa fantastica, ma poi ci sono cose che, chissà per quale motivo, non riesci a dire con così naturalezza come all'amica. Lei sa tutto. Sa tutto quello che c'è da sapere. Forse non sa che mi piacciono i film di Tarantino, magari non sa che sono stata al concerto dei Coldplay e molte delle persone che frequento manco le conosce...ma lei c'è sempre. A tutte le ore io sono che posso contare su di lei per le cose importanti. Stasera finalmente la vedrò, guarderemo X Factor insieme. L'altra persona che mi è venuta in mente scrivendo è complicata da descrivere. Io la conoscevo di vista da anni, ma non ci si era mai parlate se non un saluto per educazione. Lei mi ha messo nella condizione di dire cose mai dette a nessuno. Mi ha dato la forza di buttare fuori parole che non riuscivo ad ammettere nemmeno a me stessa e, così facendo, mi ha fatto sentire meno stupida!
Ed ecco che ritorno alla mia riflessione iniziale.. Dov'erano tutti quando io ne avevo bisogno? Quando stavo male? Quando soffrivo? Non mi stancherò mai di ripeterlo, le amicizie vanno coltivate! E' una lezione che ho imparato da piccina leggendo il Piccolo Principe, ma è verità.
Non puoi credere di avere amici solo perchè ci esci per fare aperitivi o ti scrivono su Facebook e Whatsapp. L'Amica non è quella figura sempre presente. L'Amica non manca nel momento del bisogno e, soprattutto, capisce da sola quando è un periodo difficile.
martedì 6 novembre 2012
ARCHIVIO FILE.mind
La nostra mente è incredibile.Incredibile nel senso che decide lei cosa ricordare e cosa no. Quando studiavo, soprattutto per gli esami dell'università, mi ritrovavo a fissare il foglio davanti a me, rileggevo la domanda cento volte, ma la risposta proprio non me la ricordavo! Ca22o! Ma ero sicura di averla studiata!!! Perché ora non mi viene in mente!
E poi un bel pomeriggio, stai tranquilla a guardare il tramonto goffo di questa stagione e, chiacchierando con un amico, ti torna tutto in testa. Quello che hai cercato di cancellare riemerge. Ritorna! Ed ecco che riutilizzo la parola INCREDIBILE. E' davvero inspiegabile! Perché certe emozioni, ricordi, sensazioni non si riescono a dimenticare. Perché non esiste un'applicazione che permetta a noi di, non dico eliminare, ma solo "archiviare" i turbamenti che servono solo a crearci ansie e malumori?
un sacco di tempo dopo
E poi ti prometti "non mi farò fregare di nuovo", con l'intento di riprendere quello che per anni è stato il passatempo preferito delle nottate senza sonno e delle giornate un pò pensierose.
Ed invece no! Passano anni e non hai scritto nulla sul tuo BLOG! MALEDZIONE!
Forse i social network hanno rubato spazio alla mia precedente indole blogger. Ok ok, a voi lo posso dire: SONO DIPENDENTE DA SOCIAL NETWORK! Se ripenso al mio docente dell'uni (quel grandissimo genio di GDA) che spesso diceva "il mondo cambierà grazie ai social network" ed io che pensavo che fossero tutte cazzate. Ve l'avevo già detto che fu proprio lui ad incuriosirmi ed a convincermi a pubblicare il mio primo -tanto amato- blog? Ogni volta non posso non ricordarlo... Eravamo molto legati. Ogni sera, prima di andare a letto, collegavo il doppino e me la viaggiavo a 56k! Ora potrei veramente esaurire!
La cosa assurda del mio primo blog non era tanto la mia necessità a scrivere, in fondo avevo semplicemente sostituito quello che per anni era nel mio comodino (il diario) con una scrittura senza penna. La cosa assurda, dicevo, erano le centinaia di persone che mi seguivano. Nemmeno l'avrei immaginato. E fu proprio lì che inizia a pensare "dovrei inventare qualcosa che permetta a tutti di farsi gli affari degli altri", ma Mark Zuckerberg mi ha anticipata alla grande :D
Ammettiamolo, la maggior parte delle persone che mi seguivano erano solo mooooooolto curiose. E' anche vero che non trattavo argomenti troppo interessanti, mai parlato dei massimi sistemi e... vi confiderò una cosa... non ho nessuna intenzione di farlo nemmeno sto giro ;)
Ora torniamo a noi. Che volete sapere? Ciò che è accaduto negli ultimi anni? Ciò che sono ora? Cosa farò da grande? Difficile decidere. Beh, l'ultimo mio post era un tristissimo resoconto dei risultati di volley dell'aprile 2009. Allora deciso... Quando vorrò scrivere parlerò di qualsiasi cosa, avvenimenti accaduti, speranze, pensieri e consigli. Per consigli intendo dire che ne vorrò ricevere, non mi sento così saggia :D
Allora che ci rimane da dire? A pra foco
Ed invece no! Passano anni e non hai scritto nulla sul tuo BLOG! MALEDZIONE!
Forse i social network hanno rubato spazio alla mia precedente indole blogger. Ok ok, a voi lo posso dire: SONO DIPENDENTE DA SOCIAL NETWORK! Se ripenso al mio docente dell'uni (quel grandissimo genio di GDA) che spesso diceva "il mondo cambierà grazie ai social network" ed io che pensavo che fossero tutte cazzate. Ve l'avevo già detto che fu proprio lui ad incuriosirmi ed a convincermi a pubblicare il mio primo -tanto amato- blog? Ogni volta non posso non ricordarlo... Eravamo molto legati. Ogni sera, prima di andare a letto, collegavo il doppino e me la viaggiavo a 56k! Ora potrei veramente esaurire!
La cosa assurda del mio primo blog non era tanto la mia necessità a scrivere, in fondo avevo semplicemente sostituito quello che per anni era nel mio comodino (il diario) con una scrittura senza penna. La cosa assurda, dicevo, erano le centinaia di persone che mi seguivano. Nemmeno l'avrei immaginato. E fu proprio lì che inizia a pensare "dovrei inventare qualcosa che permetta a tutti di farsi gli affari degli altri", ma Mark Zuckerberg mi ha anticipata alla grande :D
Ammettiamolo, la maggior parte delle persone che mi seguivano erano solo mooooooolto curiose. E' anche vero che non trattavo argomenti troppo interessanti, mai parlato dei massimi sistemi e... vi confiderò una cosa... non ho nessuna intenzione di farlo nemmeno sto giro ;)
Ora torniamo a noi. Che volete sapere? Ciò che è accaduto negli ultimi anni? Ciò che sono ora? Cosa farò da grande? Difficile decidere. Beh, l'ultimo mio post era un tristissimo resoconto dei risultati di volley dell'aprile 2009. Allora deciso... Quando vorrò scrivere parlerò di qualsiasi cosa, avvenimenti accaduti, speranze, pensieri e consigli. Per consigli intendo dire che ne vorrò ricevere, non mi sento così saggia :D
Allora che ci rimane da dire? A pra foco
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