TIENI DURO ... NON MOLLARE
Che poi si chiede solo di star bene ... poi fanculo i soldi , il lavoro, l'amore
... voglio solo star bene! E che cavolo
TIENI DURO ... NON MOLLARE
Che poi si chiede solo di star bene ... poi fanculo i soldi , il lavoro, l'amore
... voglio solo star bene! E che cavolo
Sto leggendo "Un Uomo di Oriana Fallaci", con molta calma perché sono sempre stanca la sera... ma mi piace anche così, gustando un pezzetto alla volta..
" Paradossalmente, non ero innamorata di te. Non lo ero mai stata, nemmeno durante i sette giorni di felicità o nel periodo della casa nel bosco, perlomeno nel senso che di solito si dà a questo termine. Parlo del desiderio fisico che annebbia la vista e interrompe il respiro al solo guardare la creatura amata, del brivido che ti intirizzisce e ti scioglie al solo sfiorarle una mano, una guancia, sicché tutto in lei diventa unico e insostituibile, perfino l'odore del suo fiato, il sudore della sua pelle, i suoi stessi difetti che anziché difetti ti sembrano qualità deliziose: hai bisogno di lei come dell'aria, dell'acqua, del cibo, e in tale schiavitù muori di mille morti ma sempre per resuscitare, esserle schiavo di nuovo. Questi sintomi io li conoscevo, ma in coscienza non potevo dirmi d'averli avvertiti in nessun momento per te"
Devo aggiungere altro?
CANZONE IN ASCOLTO "Vip in trip di Fabri Fibra"
Oggi c'è stata qualche modifica il ufficio e questo ha un pochino destabilizzato il colleghi.
Non me di certo.
In trenta mesi del mio precedente impiego sono stata spostata 18 volte. Ogni volta con una motivazione che contraddiceva la precedente.
Lo ricordo ancora il mio primo giorno: 15 febbraio 2010. Arrivo in Via Maroncelli e... non esiste una postazione per me.
Mi presento ai colleghi nuovi, mi guardo un po intorno e poi mi dicono "ci trasferiamo in Via Tazzoli" .
In pratica per due giorni sono rimasta seduta su una sedia precaria e, una volta spostato tutto nell'altra sede, altri due giorni per sistemare faldoni, collegare cavi, assicurarsi che la rete funzionasse e mille altre cose.
In quell'ufficio con le scrivanie a tavola rotonda ci rimanemmo pochi mesi. Una venne sbattuta in Via Deruta ed arrivò quella che poi divenne la mia amica, ma che inizialmente mi soppportava poco.
In primavera ci fu un altro trasloco e l'arrivo di una figura nuova. Ci misero in un appartamento dietro la redazione. Avevamo bagno, cucina e area Living trasformata in ufficio. C'era l'uscita diretta sul retro ed ero un continuo uscire a prendere focaccine.
Ma anche qui non andavamo bene. Io finii con quelle del palinsesto in un ufficio tutto di vetro, ma anche qui per poche settimane. Dovevo tornare con le ex colleghe.
Mi spostaromo al piano superiore. Zona mansardata molto carina. Ma no, mi disturbavano. E allora torna giù vicino alla segreteria del boss.
Ma nemmeno questo sembrava andar bene. Ed ecco che mi ritrovo in una sala con il caminetto dove prima facevano le riunioni i manager. Ma il responsabile finanziario venne cacciato (dopo circa 8 mesi) e mi ritrovai non so nemmeno come a sostituirlo. Quindi mi spostaromo di nuovo nel piano intermezzo, dove avevano però chiuso una porta.
Ma nulla. Dovevo lavorare autonomamente e far riferimento solo al superboss. E allora ecco che con il mio portatile passavo alcune ore sul tavolo del suo salotto di casa ed altre nel suo ufficio.
Manifestai un certo disagio nel non avere una vera e propria postazione e così mi fecero un ufficio grandissimo tutto per me. Era bello. Tre pareti verdi, una in vetro, due finestre grandissime che lo rendevano super luminoso e la pace. Pace che durò poco perché decisero di trasformare la stanza comunicante in sala riunioni per palinsesto ed altre mille discussioni dei producer. Il delirio più totale!!!
Tornai quindi in Via Maroncelli, dove ero partita, ma al primo piano anzhe al piano terra. Per qualche mese tutto funzionó, poi mi mise al secondo piano.
Le settimane scorrevano ed erano poi le ore che passavo al terzo piano (ufficio superboss) che alla mia postazione.
Credetemi ... è frustrante, stressante e molto molto caotico... però, con tutti i difetti del caso, con i colleghi giusti mandi giù tutto ... anche il mancato stipendio.
Ho da sempre la fissa dei numeri ... ogni sera alle sei e otto minuti mi ritrovo a guardare l'ora e mi sono convinta che non sia una coincidenza ... oggi scarabocchiando il foglio ho scritto tante volte il numero ventitre e mi sono messa a ricordare cose ... collegamenti strani ... avvenimenti importanti ... sportivi ... bah
Il 23/9/2013 entravo in osoedale con il mio libero per fare la risonanza magnetica. Bisognava capire se, oltre al collaterale lesionato, ci fosse anche l'interessamento del menisco. Invece la batosta del crociato anteriore.
Oggi invece ho fatto una visita ed é andata bene.
Michael Jordan è decisamente il numero di maglia che ricordiamo di più ... beh io anche quello di Marco Simone da brava milanista.
23 era il voto preso nello scritto di Reti che poi si trasformò in un 27 con il progetto.
Ci sono 23 lettetre nell alfabeto latino.
Da ragazzina dicevo sempre che a 23 anni avrei avuto il primo figlio ... ne sono passati dieci e direi che non è esattamente una priorità.
Il sassofono ha 23 chiavi.
A 23 anni stavo con un uomo che lavorava troppo.
In terza superiore eravamo in 23 e più della metà vennero bocciati.
Il 23 è un numero primo sicuro.
Ed infine... Giulio Cesare morì a seguito di 23 pugnalate.
Porcaaaammmerda ma perché ??? All'una e mezza di notte devo rompere la mia amata tazza di Winnie The Pooh ???
Io non sono maldestra . Io non rompo mai niente. Per quale motivo quindi ???
Ma quel che è fatto non si può cambiare ed il mio ex datore di lavoro che mi deve una sfacchinata di soldi non mi sembra che possa cambiare le cose a breve.
Ed ecco che si arriva al dunque: IL GIOCOCosa c'è di meglio di un'ottima e calda vellutata in una fredda sera autunnale? Quella che vi propongo oggi è molto semplice e gusto...