sabato 26 settembre 2015

Sfoghi di una pallavolista a riposo

TIENI DURO ... NON MOLLARE

Che poi si chiede solo di star bene ... poi fanculo i soldi , il lavoro, l'amore
... voglio solo star bene! E che cavolo

giovedì 24 settembre 2015

FORSE NON È FOLLIA

Sto leggendo "Un Uomo di Oriana Fallaci", con molta calma perché sono sempre stanca la sera... ma mi piace anche così, gustando un pezzetto alla volta.. 

" Paradossalmente, non ero innamorata di te. Non lo ero mai stata, nemmeno durante i sette giorni di felicità o nel periodo della casa nel bosco, perlomeno nel senso che di solito si dà a questo termine. Parlo del desiderio fisico che annebbia la vista e interrompe il respiro al solo guardare la creatura amata, del brivido che ti intirizzisce e ti scioglie al solo sfiorarle una mano, una guancia, sicché tutto in lei diventa unico e insostituibile, perfino l'odore del suo fiato, il sudore della sua pelle, i suoi stessi difetti che anziché difetti ti sembrano qualità deliziose: hai bisogno di lei come dell'aria, dell'acqua, del cibo, e in tale schiavitù muori di mille morti ma sempre per resuscitare, esserle schiavo di nuovo. Questi sintomi io li conoscevo, ma in coscienza non potevo dirmi d'averli avvertiti in nessun momento per te"

Devo aggiungere altro?

TROVATI UN LAVORO CAZZO TROVATI UNA RAGAZZA CAZZO

CANZONE IN ASCOLTO "Vip in trip di Fabri Fibra"

Oggi c'è stata qualche modifica il ufficio e questo ha un pochino destabilizzato il colleghi.

Non me di certo.

In trenta mesi del mio precedente impiego sono stata spostata 18 volte. Ogni volta con una motivazione che contraddiceva la precedente.

Lo ricordo ancora il mio primo giorno: 15 febbraio 2010. Arrivo in Via Maroncelli e... non esiste una postazione per me.
Mi presento ai colleghi nuovi, mi guardo un po intorno e poi mi dicono "ci trasferiamo in Via Tazzoli" .
In pratica per due giorni sono rimasta seduta su una sedia precaria e, una volta spostato tutto nell'altra sede, altri due giorni per sistemare faldoni, collegare cavi, assicurarsi che la rete funzionasse e mille altre cose.

In quell'ufficio con le scrivanie a tavola rotonda ci rimanemmo pochi mesi. Una venne sbattuta in Via Deruta ed arrivò quella che poi divenne la mia amica, ma che inizialmente mi soppportava poco.

In primavera ci fu un altro trasloco e l'arrivo di una figura nuova. Ci misero in un appartamento dietro la redazione. Avevamo bagno, cucina e area Living trasformata in ufficio. C'era l'uscita diretta sul retro ed ero un continuo uscire a prendere focaccine.

Ma anche qui non andavamo bene. Io finii  con quelle del palinsesto in un ufficio tutto di vetro, ma anche qui per poche settimane. Dovevo tornare con le ex colleghe.

Mi spostaromo al piano superiore. Zona mansardata molto carina. Ma no, mi disturbavano. E allora torna giù vicino alla segreteria del boss.

Ma nemmeno questo sembrava andar bene. Ed ecco che mi ritrovo in una sala con il caminetto dove prima facevano le riunioni i manager. Ma il responsabile finanziario venne cacciato (dopo circa 8 mesi) e mi ritrovai non so nemmeno come a sostituirlo. Quindi mi spostaromo di nuovo nel piano intermezzo, dove avevano però chiuso una porta.

Ma nulla. Dovevo lavorare autonomamente e far riferimento solo al superboss. E allora ecco che con il mio portatile passavo alcune ore sul tavolo del suo salotto di casa ed altre nel suo ufficio.

Manifestai un certo disagio nel non avere una vera e propria postazione e così mi fecero un ufficio grandissimo tutto per me. Era bello. Tre pareti verdi, una in vetro, due finestre grandissime che lo rendevano super luminoso e la pace. Pace che durò poco perché decisero di trasformare la stanza comunicante in sala riunioni per palinsesto ed altre mille discussioni dei producer. Il delirio più totale!!!

Tornai quindi in Via Maroncelli, dove ero partita, ma al primo piano anzhe al piano terra. Per qualche mese tutto funzionó, poi mi mise al secondo piano.

Le settimane scorrevano ed erano poi le ore che passavo al terzo piano (ufficio superboss) che alla mia postazione.

Credetemi ... è frustrante, stressante e molto molto caotico... però, con tutti i difetti del caso, con i colleghi giusti mandi giù tutto ... anche il mancato stipendio.

mercoledì 23 settembre 2015

23

Ho da sempre la fissa dei numeri ... ogni sera alle sei e otto minuti mi ritrovo a guardare l'ora e mi sono convinta che non sia una coincidenza ... oggi scarabocchiando il foglio ho scritto tante volte il numero ventitre e mi sono messa a ricordare cose ... collegamenti strani ... avvenimenti importanti ... sportivi ... bah
Il 23/9/2013 entravo in osoedale con il mio libero per fare la risonanza magnetica. Bisognava capire se, oltre al collaterale lesionato,  ci fosse anche l'interessamento del menisco. Invece la batosta del crociato anteriore.
Oggi invece ho fatto una visita ed é andata bene.
Michael Jordan è decisamente il numero di maglia che ricordiamo di più ... beh io anche quello di Marco Simone da brava milanista.
23 era il voto preso nello scritto di Reti che poi si trasformò in un 27 con il progetto.
Ci sono 23 lettetre nell alfabeto latino.
Da ragazzina dicevo sempre che a 23 anni avrei avuto il primo figlio ... ne sono passati dieci e direi che non è esattamente una priorità.
Il sassofono ha 23 chiavi.
A 23 anni stavo con un uomo che lavorava troppo.
In terza superiore eravamo in 23 e più della metà vennero bocciati.
Il 23 è un numero primo sicuro.
Ed infine... Giulio Cesare morì a seguito di 23 pugnalate.

martedì 22 settembre 2015

Non è giornata

Porcaaaammmerda ma perché ??? All'una e mezza di notte devo rompere la mia amata tazza di Winnie The Pooh ???
Io non sono maldestra . Io non rompo mai niente. Per quale motivo quindi ???

RIMANI SEMPRE TRA LE MIE PREFERITE DELLO SCORSO AUTUNNO

Did you hear the thunder?
Or the rain?
Means I’m coming home again
Means I’m coming home my friend
Did you steal my name?


lunedì 21 settembre 2015

CERCANDO NUOVE ENERGIE

Sapevo che non sarebbe stata cosa facile, però di dover ancora far così tanta fatica dopo quasi due anni, beh... non lo immaginavo.
Ma non mollo. NESSUNO DOVREBBE MAI ARRENDERSI.
Ero molto triste vedendo il ginocchio gonfiarsi come un pallone costringendomi a stare seduta mentre le mie compagne giocavano l'amichevole, ma ho cercato di essere ottimista.
Ho pensato che il sorriso avrebbe aiutato anche il dolore fisico, non solo lo spirito.
E così sono uscita a cena con una mia cara amica. Lei è davvero speciale. Prima che diventasse mamma eravamo spesso io e lei a trascorrere serata insieme, dopo la maternità abbiamo dovuto cambiare abitudini.
La sua bimba è stupenda, ma non poteva essere diversamente con una mamma così. Lei è sempre stata strepitosamente sorridente, una di quelle amiche che sapeva stare ovunque e con chiunque. Con lei ho condiviso tantissimi momenti divertenti ed è stata tra le prime a catapultarsi da me, senza accettare un mio rifiuto, nel momento del bisogno.
Mi ha portato un sacchetto con pensierino strappalacrime e alcuni portafortuna per le mie partite. Un paio di calzettoni di spugna orrendi, un perizoma mimetico di Hello Kitty e due mollettine di sua figlia. Che dolce!
Abbiamo cenato in questa risotteria proposta da me.
Avevo finalmente qualcosa di bello da raccontarle e così abbiamo dato il via al tutto.
Ne abbiamo passate tante di serate con le lacrime agli occhi ed il singhiozzo dal ridere... Anche a dicembre, dopo un paio di episodi assurdi che le stavo raccontando, ci siamo ritrovate con il mascara colato.
Bene, sabato ero felice. Felice di essere con lei ed un fagiolino nel suo pancino (spero logicamente in un'altra femminuccia). Felice di poterle, come sempre, raccontare qualsiasi cosa senza nessuna paura. Lei, che mi ha vissuta al 100%, che ha conosciuto i miei amici, le mie storie, la mia famiglia. Lei che è sempre più bella, più dolce, più realistica, più generosa e più altruista. Splendida! Mi ha ricaricata. Avevo veramente noia al ginocchio, ma quasi non ci stavo pensando. Guardavo i suoi capelli lunghi e brillanti che le incorniciavano il viso splendente. La gravidanza le mette una luce nuova. Abbiamo ricordato, come spesso accade, il momento in cui mi disse di attendere la prima bimba.
E' incredibile... Abbiamo praticamente parlato di tutto, ma pochissimo di pallavolo, nonostante sia stato il motivo per cui siamo diventate amiche.
Ci siamo salutate dandoci 4 o 5 abbracci e poi... "dai ancora uno" ed è sempre davvero bello stare con lei. Ora abitiamo ancora più lontane, ma.. chissenefrega! Il tempo ed il modo per incontrarci l'abbiamo sempre trovato e sempre lo troveremo.
E poi... e poi ho trovato altre energie. Energie nuove.
E' buona cosa trovare nuove fonti di energia, per potere avere più risorse in caso di necessità.
Sono carica, un pochino da rimettermi in forma, ma con calma e determinazione passerà anche questa.

giovedì 17 settembre 2015

SI PUO' ANCORA AMARE COME DA PICCOLI?

CANZONE IN RIPRODUZIONE: "Bonnie & Clyde - Beyonce feat Jay Z"
BEVANDA IN DEGUSTAZIONE: "Tisana finocchietto, liquirizia e melissa nella tazza di Winnie The Pooh"

Stanchissima da questa giornata, rientrata a casa da poco e piuttosto indolenzita, con la consapevolezza che non prenderò sonno facilmente, mi metto a riordinare un mucchio di cartacce che ho tolto da un mobile eliminato dalla mia camera.

Cosa ho trovato? Sorprese. In quanti mi hanno amata? Oddio.. tantissimi. Ma no, non è così. Semplicemente quando si è giovani si è più coraggiosi e non ci si preoccupa troppo di scrivere "ti sposerei subito" ... Che poi, evidentemente è sempre stato il mio spauracchio.

Venerdì scorso ero al pub con Big (azz... da quanto non lo nominavo???) e stavamo parlando della mia ex storia, della sua, della "nostra" platonica mai avuta, della sua attuale, dei miei pensieri e ... Siamo diventati cinici crescendo? Come cavolo è possibile che 10 anni fa giravo in bicicletta a 20 km da casa mia solo per passare davanti a casa sua con la speranza di incrociarlo, lui che veniva al locale dove lavoravo e mi fissava tutta sera... Ma si, quelle cose che si fanno a vent'anni con la testa che tutto il giorno non fa altro che pensare a lui. Solo a lui. Il cuore che esplode alla sua visione e le ore infinite a guardarsi negli occhi, a parlare, a dirsi tutte le cose pìù assurde. C'era la paura, ma non quella di buttarsi, in quel caso era diverso, complicato, altre storie. Poi ti ritrovi tutta presa in una roba talmente grande che non sai nemmeno esattamente come abbia avuto inizio. Da un olio johnson? Da un coca e rum? Da un CD con un pezzo di scotch? Ma chi lo sa... La chiacchierata con Big ha portato ad una triste conclusione "non ci si innamorerà mai più come le prime volte".

Beh, magari ci si innamorerà in modo diverso, magari più forte, magari mai più... ma cosa importa?
Quel che conta è stare bene da soli, con noi stessi. Non cerchiamo chi ci può completare, stiamo ad aspettare chi può essere nostro complice, chi può capirci, chi ci allunga una mano nei momenti di difficoltà e chi tende la sua quando ha bisogno perché si fida di noi.

E allora riprendo in mano tutti quei bigliettini, quelle lettere, quelle cartoline e quelle foto con dietro pensieri dolcissimi e ... Perché li ho conservati? Sono forse una romantica, finta cinica, un po' isterica e, soprattutto, incapace di separarsi da tutte quelle cose che l'hanno emozionata?

Non lo so, ma il primo giorno che mi parte lo sclero piglio tutto e faccio un falò.... Che le belle parole le hanno sapute scrivere tutte, ma le cazzate sono uscite ancora meglio :)


mercoledì 16 settembre 2015

QUANTO COSTA RESPIRARE?

Oggi va così... Oggi sono nervosa. Mi guardo indietro e vedo tutti gli errori che ho commesso. E non sto parlando dei viaggi, delle cene fuori o delle feste a casa. Sto parlando di tutte quelle mosse che, potessi tornare indietro, di certo non rifarei.
Ma quel che è fatto non si può cambiare ed il mio ex datore di lavoro che mi deve una sfacchinata di soldi non mi sembra che possa cambiare le cose a breve.
E allora partiamo da zero, dalle difficoltà che si presentano ogni giorno non appena apriamo gli occhi.

Bene... Suona la sveglia e noi siamo sereni e tranquilli. In effetti abbiamo un posto di lavoro che ci aspetta ed ogni 15 del mese lo stipendio è assicurato. Ottimo...

Ci laviamo = utilizzo bombolone GPL // Fattura Liquigas
Prepariamo la colazione = utilizzo corrente elettrica // Fattura Enel
Controlliamo la posta = utilizzo Internet // Fattura Telecom
Andiamo in ufficio = utilizzo auto // Rata Auto + GPL + Benzina + Olio + Pneumatici ...
Ci nutriamo in pausa pranzo = utilizzo cibo portato da casa // spesa vari alimentari
Andiamo in sala pesi = utilizzo abbonamento palestra
Torniamo a casa e ci rilassiamo al calduccio = utilizzo stufa // Fattura Pellet
Eccetera eccetera eccetera... 

A me sembra impossibile superare questo mese, ma ancor di più non aver ancora preso il TFR che mi spettava a luglio 2012.

E' difficile in due, lo è ancor di più da soli. Purtroppo la vita ha sempre qualche sorpresa... Il dentista, la fisioterapia, l'ottico, il cambio auto, il tagliando, il canone Rai, il pellet per affrontare l'inverno, pneumatici invernali per viaggiare più sicuri, l'aspirapolvere che si rompe, il controllo dei fumi della caldaia, la visita dallo specialista ... Ogni mese, se non più spesso, c'è qualcosa. Tutto aumenta, tranne lo stipendio. 

E lo so, non mi privo di molto, ho un armadio colmo di vestiti firmati mai messi, più di 90 borsette costosissime e non so nemmeno quante scarpe destinate a rimanere chiuse nella scatole per delle stagioni intere... Ma quando sono diventata così?

Quando è avvenuto esattamente il passaggio dall'agio alla situazione attuale?

Forse lavorare 5 mesi senza stipendio, licenziarsi e rimanere disoccupata per un anno? O forse coccolare troppo chi mi sta intorno non badando mai a spese con la consapevolezza (errata) che a parti inverse avrebbero fatto lo stesso? Forse quando sono stata "privata" di cose che utilizzavo ed ho dovuto ricomprarle? O forse quando mi sono curata a mie spese per evitare di andare sotto le mani di pippo, pluto o paperino? 

Chissenefrega! Vado in cucina, ho in fresca prosecco e birre che non tocco dall'inizio della preparazione e sicuramente avrò presto un buon motivo per stapparle. 

E' vero, possiamo sempre trovare un motivo per piangerci addosso e disperarci... Ma, fortunatamente, ho sempre anche alternative valide per far festa e ritrovarmi circondata da persone speciali.

Per tutti gli altri... Spero che, con i soldi che avete messo da parte, possiate fare un bel viaggio lontano ... E NON TORNARE MAI PIU'! Con affetto


lunedì 14 settembre 2015

Tra Feng Shui e cambiamenti

CANZONE IN ASCOLTO: "Love Should di Moby"

Le teorie sul come dormire sono infinite. Da uno studio semi approfondito ho capito che, essendo una persona che svolge si  un lavoro d'ufficio, ma a livello fisico non mi risparmio tra sala pesi ed allenamenti di pallavolo, il miglior modo è mettersi con la testa a nord.

Bisogna anche dire che l'orientamento del letto va preso in considerazione solo dopo aver analizzato la disposizione della camera rispettto alla porta ed al bagno.

Ora dovrei esserci. Posso mettermi il cuore in pace e fare sonni tranquilli.
La mia nuova camera da letto mi piace più di prima e, soprattutto, è diversa.

Togliere la mia fotografia gigante è stato davvero un toccasana. Non la sopportavo!

E' lunedì, sono stanca per via del Boot Camp e dell'allenamento, domani ho la seduta di pesi ed ho ancora l'adrenalina nelle gambe. Spero di prendere sonno velocemente... e spero arrivi rapidamente domenica.

mercoledì 9 settembre 2015

PRIMA AMICHEVOLE ... CENTRALE, UN RUOLO IMPORTANTE

Canzone in ascolto: "PEARL JAM - EVEN FLOW"

Ogni anno si ripresenta la stessa situazione e non ci si abitua mai. La preparazione è quella cosa che tutti i pallavolisti odiano. Dai, non fate finta di essere felici. Certo, pure io sono contenta di poterla fare, ma è davvero tosta.
Squadra nuova per me e tanti cambiamenti. Dopo tanti anni ho fatto di nuovo un ritiro.
Adoro i ritiri. Stacchi da tutto... Beh, con gli smartphone la vita è più semplice in effetti.
Comunque è andata molto bene. Faticosissimo, ma intensamente appagante.
Il gruppo nuovo e giovanissimo mi piace e mi stimola. Ho visto delle cose molto buone ed interessanti che spero si concretizzino in un ottimo gioco.

Ed ecco che si arriva al dunque: IL GIOCO
Questa sera prima amichevole stagionale per noi del Lemen Volley.
Siamo ancora un pochino di legno, affaticate e con qualche acciacco, ma la voglia di giocare è sempre tantissima.
Non vedo l'ora di fare un set vero. Battere, correre in campo per difendere, coprire l'attaccante, uscire per far entrare il libero e rientrare dopo tre rotazioni per attaccare e murare come una disperata.
Il mio ruolo è di sacrificio, sono pochi i centrali felici di ricoprirlo.
Beh, io sono una delle poche eccezioni. Ho fatto anche l'opposto, ma la carica che mi trasmette schiantare un primo tempo a terra o dominare la rete per tutti i suoi 9 metri... Faticoso, vero, ma assolutamente magnifico.
Guardare dove difende l'avversario, scrutare con attenzione l'impostazione dell'alzatore per poter interpretare quale schiacciatore servirà così da anticipare di qualche millisecondo lo spostamento, posizionarsi di fronte all'attaccante, guardare come prendere la rincorsa, prender il tempo e saltare in alto invadendo il più possibile con le mani al di là della rete... e se quel giocatore tira forte, fortissimo, contro di te... allora è fatta. La palla gli tornerà indietro più veloce della luce e si sentirà un annuncio al microfono:

"CADORNA, FERMATA CADORNA. PIU' FORTE TIRI PIU' FORTE TI RITORNA"

ahhahahhaha che ricordi ragazzi!!! Che meraviglia il mio sport. Che spettacolo il mio ruolo.
E se poi ho pure la fortuna di avere un buon palleggiatore... e credo proprio che sarà il caso di questa stagione.. beh, è fatta! Non ci ferma più nessuno. Uno, gancio, doppio gancio, sette, due, bi, fast... MERAVIGLIOSO!

Viene detto che il centrale sia il più incapace perché non riceve e non sa quasi mai difendere.
Io la vedo diversamente. E' un ruolo intelligente e di sacrificio.
Dobbiamo avere molta più concentrazione perché usciamo spesso dai giochi per dare spazio al libero e quando rientriamo in campo dobbiamo sempre essere super presenti perché la primalinea richiede uno sforzo fisico notevole ed un'elevata attenzione. Spesso non veniamo tenuti nemmeno in considerazione per l'attacco perché la ricezione non gira e facciamo giri a vuoto. A muro dobbiamo chiamare i tempi e, spesso, dare indicazioni ai nostri esterni sull'impostazione corretta per permettere alla difesa di essere coordinata ed efficace.

Che vi devo dire... ADORO IL MIO RUOLO E NON LO CAMBIEREI PER NULLA AL MONDO.

#MIDDLEBLOCKER



VELLUTATA AUTUNNALE

Cosa c'è di meglio di un'ottima e calda vellutata in una fredda sera autunnale? Quella che vi propongo oggi è molto semplice e gusto...