giovedì 24 settembre 2015

TROVATI UN LAVORO CAZZO TROVATI UNA RAGAZZA CAZZO

CANZONE IN ASCOLTO "Vip in trip di Fabri Fibra"

Oggi c'è stata qualche modifica il ufficio e questo ha un pochino destabilizzato il colleghi.

Non me di certo.

In trenta mesi del mio precedente impiego sono stata spostata 18 volte. Ogni volta con una motivazione che contraddiceva la precedente.

Lo ricordo ancora il mio primo giorno: 15 febbraio 2010. Arrivo in Via Maroncelli e... non esiste una postazione per me.
Mi presento ai colleghi nuovi, mi guardo un po intorno e poi mi dicono "ci trasferiamo in Via Tazzoli" .
In pratica per due giorni sono rimasta seduta su una sedia precaria e, una volta spostato tutto nell'altra sede, altri due giorni per sistemare faldoni, collegare cavi, assicurarsi che la rete funzionasse e mille altre cose.

In quell'ufficio con le scrivanie a tavola rotonda ci rimanemmo pochi mesi. Una venne sbattuta in Via Deruta ed arrivò quella che poi divenne la mia amica, ma che inizialmente mi soppportava poco.

In primavera ci fu un altro trasloco e l'arrivo di una figura nuova. Ci misero in un appartamento dietro la redazione. Avevamo bagno, cucina e area Living trasformata in ufficio. C'era l'uscita diretta sul retro ed ero un continuo uscire a prendere focaccine.

Ma anche qui non andavamo bene. Io finii  con quelle del palinsesto in un ufficio tutto di vetro, ma anche qui per poche settimane. Dovevo tornare con le ex colleghe.

Mi spostaromo al piano superiore. Zona mansardata molto carina. Ma no, mi disturbavano. E allora torna giù vicino alla segreteria del boss.

Ma nemmeno questo sembrava andar bene. Ed ecco che mi ritrovo in una sala con il caminetto dove prima facevano le riunioni i manager. Ma il responsabile finanziario venne cacciato (dopo circa 8 mesi) e mi ritrovai non so nemmeno come a sostituirlo. Quindi mi spostaromo di nuovo nel piano intermezzo, dove avevano però chiuso una porta.

Ma nulla. Dovevo lavorare autonomamente e far riferimento solo al superboss. E allora ecco che con il mio portatile passavo alcune ore sul tavolo del suo salotto di casa ed altre nel suo ufficio.

Manifestai un certo disagio nel non avere una vera e propria postazione e così mi fecero un ufficio grandissimo tutto per me. Era bello. Tre pareti verdi, una in vetro, due finestre grandissime che lo rendevano super luminoso e la pace. Pace che durò poco perché decisero di trasformare la stanza comunicante in sala riunioni per palinsesto ed altre mille discussioni dei producer. Il delirio più totale!!!

Tornai quindi in Via Maroncelli, dove ero partita, ma al primo piano anzhe al piano terra. Per qualche mese tutto funzionó, poi mi mise al secondo piano.

Le settimane scorrevano ed erano poi le ore che passavo al terzo piano (ufficio superboss) che alla mia postazione.

Credetemi ... è frustrante, stressante e molto molto caotico... però, con tutti i difetti del caso, con i colleghi giusti mandi giù tutto ... anche il mancato stipendio.

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