Bello, è proprio il caso di dire: bello!
Quando fatichi a capire alcune persone e poi per magia scopri che cercano le stesse cose che vuoi tu… ma non quelle normali, quelle strane. Accidenti, spiegarmi non sarà semplice.
Il concetto è che io sono un po' strana per alcuni aspetti. Potrei fare degli esempi, ma forse aumenterei la confusione. Però è BELLO. Poter dire quello che penso, non aver paura di essere fraintesa, avere la sensazione di essere capita, anche quando faccio delle rettifiche.
Già. perché anche se sono molto impulsiva, a volte ho bisogno di fare delle rettifiche. Vivendo tutto in modo molto emotivo e reagendo sempre di pancia corro il rischio di volermi controllare, commettendo magari qualche errore… Mi capito di non essere "me stessa" per cercare di dare una versione migliore di me ed inevitabilmente ne esce una schifezza. Però, quando trovi chi ti capisce, ti basta essere schietta e sincera un istante dopo e tutto viene chiarito. Certo è che non sempre si ha la possibilità di "rimediare"… Ma, finché mi viene concesso, è bello.
Sto raccogliendo amore nei piccoli gesti per aggiustare il mio cuore…
Negli abbracci delle mie bambine del minivolley che con i loro occhi sorridenti mi fanno volare…
Nelle parole delle mie compagne di squadra che mi ritengono importante e fondamentale…
Nei gesti dei miei colleghi che hanno capito che non sono l'orco che mostro mentre lavoro…
Nelle attenzioni che quotidianamente mi madre riserva per me…
Nei messaggi dolci che mi manda quel burbero di mio padre…
Nell'interesse che quotidianamente mia sorella mi dedica…
Le ferite sono tante e, forse potrebbero anche aumentare, ma non voglio più sprecare tempo con chi non mi capisce. Vale molto di più un abbraccio di un bacio.
mercoledì 17 dicembre 2014
la mia amica più vicina: la borsa del ghiaccio...
Siamo qui di nuovo sole, a letto, io e te …. Sono sdraiata e ti tengo ferma con un foulard colorato. Ora sei sul ginocchio, ma tra poco ti sposterò sul tallone. Grazie amica borsa del ghiaccio, mi sei stata vicina da più di un anno e ancora non ti sei stancata.
Stasera ho visto la mia amica più datata. Ci vediamo talmente poco, ma non sembra mai di perdersi. In realtà quando ci incontriamo sembra che le cose da dirci siano tantissimi. Di solito iniziamo un discorso, che non finiremo, ma lo interrompiamo cento volte e poi.. "ah ricordami che dopo devo dirti di…" Ma è sempre così, non ci diciamo mai molto, perché in realtà, non ne abbiamo bisogno.
Ci basta guardarci e… Se le cose vanno bene lei finisce con il singhiozzo da risate… Se le cose vanno male, ci fermiamo, ci supportiamo e guardiamo in modo razionale la vita. E' sempre stato così con lei e lo sarà per sempre. Nei momenti bui ho potuto contare su di lei. E domenica sua figlia compirà un anno. Ed in quest'anno ci siamo viste 4 volte: in ospedale il giorno dopo il parto, una domenica pomeriggio di fine aprile, quando le cose a me iniziavano ad andare piuttosto male, a giugno per il battesimo e stasera.
Eppure, la sento così vicina. Ho la fortuna di avere una persona fantastica su cui contare. Certo, stare sedute al tavolo con un terremoto che corre per casa… eh si , perché sua figlia ha solo un anno, ma cammina già da più di tre mesi! Assurdo.
Stasera ho visto la mia amica più datata. Ci vediamo talmente poco, ma non sembra mai di perdersi. In realtà quando ci incontriamo sembra che le cose da dirci siano tantissimi. Di solito iniziamo un discorso, che non finiremo, ma lo interrompiamo cento volte e poi.. "ah ricordami che dopo devo dirti di…" Ma è sempre così, non ci diciamo mai molto, perché in realtà, non ne abbiamo bisogno.
Ci basta guardarci e… Se le cose vanno bene lei finisce con il singhiozzo da risate… Se le cose vanno male, ci fermiamo, ci supportiamo e guardiamo in modo razionale la vita. E' sempre stato così con lei e lo sarà per sempre. Nei momenti bui ho potuto contare su di lei. E domenica sua figlia compirà un anno. Ed in quest'anno ci siamo viste 4 volte: in ospedale il giorno dopo il parto, una domenica pomeriggio di fine aprile, quando le cose a me iniziavano ad andare piuttosto male, a giugno per il battesimo e stasera.
Eppure, la sento così vicina. Ho la fortuna di avere una persona fantastica su cui contare. Certo, stare sedute al tavolo con un terremoto che corre per casa… eh si , perché sua figlia ha solo un anno, ma cammina già da più di tre mesi! Assurdo.
lunedì 1 dicembre 2014
***asino
Non c'é personalità, per quanto schietta e rispettabile, che non possa essere schiacciata dal ridicolo, anche se insipido e a buon mercato. Prendete l'asino, per esempio: ha un carattere perfetto e fra tutti gli animali più umili ha l'animo più nobile; eppure guardate come l'ha ridotto il ridicolo. Invece di sentirci onorati quando ci danno dell'asino, restiamo perplessi.
Mark Twain, Wilson lo Svitato, 1894
è inutile che dici di no…
Poche righe perché è mezzanotte passata ed ho un sacco di ore di sonno in arretrato da recuperare.
Eh già… ieri trasfera a Cesena! Decisamente impegnativa come cosa. Sono stata felice di aver potuto abbracciare la mia amica Vale… Si è sparata qualche km per venire a vedermi in panchina. Sempre dolce e sorridente, vorrei tanto abitassimo più vicine.
Cosa non va? Un po' di cose.
Vorrei avere il tempo di ferrami, riordinare le idee, tracciare un percorso da seguire o, quantomeno, definire un paio di obiettivi.
Così come sto vivendo ora mi sembra di perdere tempo. NON LO SOPPORTO.
Voglio poter concretizzare qualche progetto. Voglio svegliarmi ogni mattina con le idee chiare.
Potrebbe essere un buon proposito per il 2015 che arriverà tra un mese.
Eh già… ieri trasfera a Cesena! Decisamente impegnativa come cosa. Sono stata felice di aver potuto abbracciare la mia amica Vale… Si è sparata qualche km per venire a vedermi in panchina. Sempre dolce e sorridente, vorrei tanto abitassimo più vicine.
Cosa non va? Un po' di cose.
Vorrei avere il tempo di ferrami, riordinare le idee, tracciare un percorso da seguire o, quantomeno, definire un paio di obiettivi.
Così come sto vivendo ora mi sembra di perdere tempo. NON LO SOPPORTO.
Voglio poter concretizzare qualche progetto. Voglio svegliarmi ogni mattina con le idee chiare.
Potrebbe essere un buon proposito per il 2015 che arriverà tra un mese.
LO PRETENDO!
mercoledì 19 novembre 2014
BLAME IT ON ME George Ezra
Venerdì andrò al suo concerto !!!
When I lose control and the veil's overused,
Blame it on me
What you waiting for?
Blame it on me
What you waiting for?
Ed è solo mercoledì…
Le giornate sono talmente fitte che volano senza che nemmeno me ne renda conto.
Ora mi fermo. Rewind.
Ore 7:45 sveglia con colazione colorata ed energica per iniziare al meglio la giornata
Ore 8:30 mi metto in auto con un vecchio CD Pregara a tutto volume e canto fino all'arrivo in ufficio
Ore 9:00 caffè con i colleghi e mi metto alla scrivania
Ore 10:30 arriva Monique con le brioches… pausa con chiacchiera veloce
Ore 15:00 spengo tutto e volo a fare laserterapia per il il tendine d'Achille
Ore 15:40 ho finito la terapia e trovo un messaggio/invito = accetto
Ore 15:55 attraverso i giardini pubblici calpestando le foglie gialle e arancio fino ad arrivare al Vienna e mi bevo un caffè americano con Alessandro
Ore 16:25 recupero la mia palleggiatrice in stazione e schizziamo in palestra dove ci aspettano i bimbi del minivolley
Ore 17:35 mi sto cambiando negli spogliatoi e ricevo un messaggio/invito = accetto
Ore 18:00 parcheggio in centro a Castelleone e bevo un aperitivo con Claudio che si è sparato 120 minuti di strada (pià altrettanti per tornarsene a Parma) solo per ascoltare le mie paturnie da pallavolista insoddisfatta e delusa
Ore 19:00 mi rimetto in auto e ricevo un messaggio/invito = accetto
Ore 19:15 sono al Mostaccino con le colleghe a fare aperitivo e chiacchiere chiacchiere
Ore 20:30 ci spostiamo al Be Happy per mangiare qualcosa e chiacchiere chiacchiere chiacchiere
Ore 22:15 mi avvio verso casa… Doccia, candele profumate, oli, tisana rilassante e… perché cavolo mi metto a guardare cose che poi so benissimo che mi sale la carogna???
Poi un'amica mi manda un messaggio inaspettato. Dice che mi merito felicità.
E' proprio vero. Sto facendo tutto al meglio. Me la merito proprio un po' di serena felicità.
Chissà quando arriverà. Chissà quando mi sveglierò al mattino carica per fare un lavoro appagante, la sera non vedrò l'ora di tornare a casa per rilassarmi e per stare con qualcuno che vorrà ascoltare le mie cazzate, che mi porterà fuori a cena quando sarò stanca per cucinare, che mi farà sentire bella anche quando mi vedrò come un boiler e che mi strapperà un sorriso nelle giornate cupe.
Ora mi fermo. Rewind.
Ore 7:45 sveglia con colazione colorata ed energica per iniziare al meglio la giornata
Ore 8:30 mi metto in auto con un vecchio CD Pregara a tutto volume e canto fino all'arrivo in ufficio
Ore 9:00 caffè con i colleghi e mi metto alla scrivania
Ore 10:30 arriva Monique con le brioches… pausa con chiacchiera veloce
Ore 15:00 spengo tutto e volo a fare laserterapia per il il tendine d'Achille
Ore 15:40 ho finito la terapia e trovo un messaggio/invito = accetto
Ore 15:55 attraverso i giardini pubblici calpestando le foglie gialle e arancio fino ad arrivare al Vienna e mi bevo un caffè americano con Alessandro
Ore 16:25 recupero la mia palleggiatrice in stazione e schizziamo in palestra dove ci aspettano i bimbi del minivolley
Ore 17:35 mi sto cambiando negli spogliatoi e ricevo un messaggio/invito = accetto
Ore 18:00 parcheggio in centro a Castelleone e bevo un aperitivo con Claudio che si è sparato 120 minuti di strada (pià altrettanti per tornarsene a Parma) solo per ascoltare le mie paturnie da pallavolista insoddisfatta e delusa
Ore 19:00 mi rimetto in auto e ricevo un messaggio/invito = accetto
Ore 19:15 sono al Mostaccino con le colleghe a fare aperitivo e chiacchiere chiacchiere
Ore 20:30 ci spostiamo al Be Happy per mangiare qualcosa e chiacchiere chiacchiere chiacchiere
Ore 22:15 mi avvio verso casa… Doccia, candele profumate, oli, tisana rilassante e… perché cavolo mi metto a guardare cose che poi so benissimo che mi sale la carogna???
Poi un'amica mi manda un messaggio inaspettato. Dice che mi merito felicità.
E' proprio vero. Sto facendo tutto al meglio. Me la merito proprio un po' di serena felicità.
Chissà quando arriverà. Chissà quando mi sveglierò al mattino carica per fare un lavoro appagante, la sera non vedrò l'ora di tornare a casa per rilassarmi e per stare con qualcuno che vorrà ascoltare le mie cazzate, che mi porterà fuori a cena quando sarò stanca per cucinare, che mi farà sentire bella anche quando mi vedrò come un boiler e che mi strapperà un sorriso nelle giornate cupe.
lunedì 17 novembre 2014
Domenica sera = film = HER
Da tempo con i miei amici parlavamo di questa giornata da dedicare alla bagna cauda e domenica ci siamo sbizzarriti. E' stato un pranzo molto gradevole, eravamo una quindicina ed abbiamo mangiato benissimo. Tutto squisito e "caldo". Già, una giornata che, nonostante vedesse partecipanti sconosciuti, mi ha scaldato il cuore. Si respirava aria buona. Bella gente. Proprio quel genere di persone che definiresti "brave" e "per bene". Sono stata molto molto contenta.
La sera, sazi dal pranzo e dai digestivi, abbiamo optato per un tisana sul divano guardando un film.
A parte la scomodità di stare in 6 su due micro divani ;) direi che ce la siamo cavata.
Il film che abbiamo visto l'ho proprio apprezzato.
Il titolo? HER una "commedia" di Spike Jonze uscito negli Stati Uniti nel 2013.
Mi ha tenuta due ore con lo sguardo fisso e le orecchie attentissime ad ogni parola.
La sceneggiatura è davvero molto originale e, anche se raccontandolo trae in inganno, non è un film sulla tecnologia.
Mi vengono in mente tre esami che ho preparato durante il mio percorso di studi:
- INTELLIGENZA ARTIFICALE
- INTERAZIONE UOMO MACCHINA
- SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
Oltretutto tutti e tre dei 30, manco fossi una secchiona.
Mentre guardavo il film ero molto coinvolta. Lo stile retrò in un ambiente futuro. Non sono ben riuscita a capire a quale futuro appartenessero, ma, indicativamente, direi un 2030.
Anche il luogo ha destato interesse. A dire il vero non riuscivo a coglierlo, poi chi stava guardando con me ha riconosciuto i cestini ed ha buttato un "è Shangai"… Stando attenta ai dialoghi tra il protagonista e l'ex moglie sembrava volessero far capire di essere a Los Angeles.. bah, rimane un po' un mistero.
Una delle prime frasi dette da Samantha (il sistema operativo) fa riferimento ad un'evoluzione basata sulle esperienze. Sembra un concetto così banale, ma mi ha fatto riflettere molto.
Poi arriva la scena dove Samantha vorrebbe evolvere avendo un corpo ed io ho ripensato a quel progetto che avevo fatto per i disabili cognitivi lievi. Una chat virtuale dove potevi scegliere il corpo che volevi ed andare nelle stanze ad incontrare altre persone… Ancora non era nato Second Life.
Samantha è un gradino dopo.. Cerca un'umana, ma non va a buon fine.
Insomma… tantissimi passaggi che mi hanno incuriosita parecchio. Credo cheto rivedrò. Sono certa che scoverò altri passaggi interessanti. E poi.. il gioco delle luci, la musica composta al momento… tutte cose molto belle. Un film che vi consiglio senza ombra di dubbio.
Vi riporto la lettera finale:
Cara Catherine, sono stato qui a pensare a tutte le cose per cui ti vorrei chiedere scusa. A tutto il dolore che ci siamo inflitti a vicenda. A tutte le cose di cui ti ho incolpato. A tutto ciò che volevo tu fossi e dicessi. Mi dispiace per tutto ciò. Ti amerò sempre perchè insieme siamo cresciuti. E mi hai aiutato a farmi diventare così. Voglio solo che tu sappia...che dei frammenti di te resteranno per sempre in me. E di questo te ne sono grato. Qualsiasi cosa tu sia diventata e ovunque tu ti trovi nel mondo, ti mando il mio amore. Sarai mia amica per sempre. Con affetto, Theodore
La sera, sazi dal pranzo e dai digestivi, abbiamo optato per un tisana sul divano guardando un film.
A parte la scomodità di stare in 6 su due micro divani ;) direi che ce la siamo cavata.
Il film che abbiamo visto l'ho proprio apprezzato.
Il titolo? HER una "commedia" di Spike Jonze uscito negli Stati Uniti nel 2013.
Mi ha tenuta due ore con lo sguardo fisso e le orecchie attentissime ad ogni parola.
La sceneggiatura è davvero molto originale e, anche se raccontandolo trae in inganno, non è un film sulla tecnologia.
Mi vengono in mente tre esami che ho preparato durante il mio percorso di studi:
- INTELLIGENZA ARTIFICALE
- INTERAZIONE UOMO MACCHINA
- SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
Oltretutto tutti e tre dei 30, manco fossi una secchiona.
Mentre guardavo il film ero molto coinvolta. Lo stile retrò in un ambiente futuro. Non sono ben riuscita a capire a quale futuro appartenessero, ma, indicativamente, direi un 2030.
Anche il luogo ha destato interesse. A dire il vero non riuscivo a coglierlo, poi chi stava guardando con me ha riconosciuto i cestini ed ha buttato un "è Shangai"… Stando attenta ai dialoghi tra il protagonista e l'ex moglie sembrava volessero far capire di essere a Los Angeles.. bah, rimane un po' un mistero.
Una delle prime frasi dette da Samantha (il sistema operativo) fa riferimento ad un'evoluzione basata sulle esperienze. Sembra un concetto così banale, ma mi ha fatto riflettere molto.
Poi arriva la scena dove Samantha vorrebbe evolvere avendo un corpo ed io ho ripensato a quel progetto che avevo fatto per i disabili cognitivi lievi. Una chat virtuale dove potevi scegliere il corpo che volevi ed andare nelle stanze ad incontrare altre persone… Ancora non era nato Second Life.
Samantha è un gradino dopo.. Cerca un'umana, ma non va a buon fine.
Insomma… tantissimi passaggi che mi hanno incuriosita parecchio. Credo cheto rivedrò. Sono certa che scoverò altri passaggi interessanti. E poi.. il gioco delle luci, la musica composta al momento… tutte cose molto belle. Un film che vi consiglio senza ombra di dubbio.
Vi riporto la lettera finale:
Cara Catherine, sono stato qui a pensare a tutte le cose per cui ti vorrei chiedere scusa. A tutto il dolore che ci siamo inflitti a vicenda. A tutte le cose di cui ti ho incolpato. A tutto ciò che volevo tu fossi e dicessi. Mi dispiace per tutto ciò. Ti amerò sempre perchè insieme siamo cresciuti. E mi hai aiutato a farmi diventare così. Voglio solo che tu sappia...che dei frammenti di te resteranno per sempre in me. E di questo te ne sono grato. Qualsiasi cosa tu sia diventata e ovunque tu ti trovi nel mondo, ti mando il mio amore. Sarai mia amica per sempre. Con affetto, Theodore
giovedì 6 novembre 2014
un anno dopo
Ore 8:30 di mercoledì 6 novembre 2013
Ore 20:30 du mercoledì 6 novembre 2013
Forse sembrerò patetica, si tratta "solo" di un intervento al ginocchio.
In realtà ha segnato un forte cambiamento. Mi sono trovata un enorme muro da dover superare da sola.
Sono ancora qui che cerco di recuperare per tornare in campo al top, è dura, ma ce la metto tutta.
Determinazione e costanza non mi mancano.
E tu, che ti sei nascosto dietro alla mia fragilità e necessità di averti vicino, beh… tu mi hai deluso talmente tanto che ora non voglio più niente.
Ho la mia forza su cui posso contare. Il resto non conta.
lunedì 27 ottobre 2014
Al di là del bene e del male, 1886
Vergognarsi della propria immoralità: è un gradino della scala, al termine della quale ci si vergognerà anche della propria moralità.
Friedrich Nietzsche
The Next Three Days
Non lo so. Stavo guardando questo film. Eravamo in tre a casa di questo mio amico. Il film è finito ed io ho voluto esternare il mio pensiero, manco fosse il cineforum. Come mai? Non lo so.
Ero davvero pensierosa dopo la visione di questo Russel Crowe.
Cosa ho pensato? Bene, mettiamola così…
…ho pensato che a quanto possa essere sbagliato riporre tutta la fiducia in una persona.
Il mio ragionamento si è fondato sulla trama del film. Questa moglie che viene sbattuta in carcere perché condannata di omicidio ed il marito che la crede sempre innocente e farà follie per farla evadere e ricominciare da zero con lei ed il loro piccolo bambino.
A parte l'aspetto cinematografico, ho trovato spunto di interesse proprio in questo fattore fiducia.
Mi sono sentita di pensare al caso di Annamaria Franzoni, condannata ma con un marito che le ha sempre creduto, o comunque perdonata.
Poi ho pensato a me, alla mia storia. Io ho riposto tutta la mia fiducia in tante persone che poi mi hanno tradita. Sarei stata in grado di capire fin dove potermi fidare?
Ho voluto immedesimarmi nel ruolo di Russel Crowe ed è stato un macigno sullo stomaco.
Un famoso detto è "fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio", ma quando possiamo fidarci? Quando invece non possiamo? Dove si trovano le indicazioni? Ci sono regole che vanno rispettate verso chiunque o dobbiamo munirci delle istruzioni per l'uso???
A volte vivo con il timore di non potermi più fidare di nessuno. Altre volte con la paura di fidarmi troppo delle persone. E' un mix di sensazioni forti che creano un po' di caos interiore.
Sarebbe bello potersi confrontare più liberamente senza essere fraintesi.
Anche ieri mi sono zittita, la mia uscita è risultata inappropriata, eppure… Avrei voluto davvero aprire un dibattito. Mi piace parlare ed ascoltare pareri altrui. Mi fa crescere. Mi fa capire che i dettagli fanno davvero la differenze.
Ero davvero pensierosa dopo la visione di questo Russel Crowe.
Cosa ho pensato? Bene, mettiamola così…
…ho pensato che a quanto possa essere sbagliato riporre tutta la fiducia in una persona.
Il mio ragionamento si è fondato sulla trama del film. Questa moglie che viene sbattuta in carcere perché condannata di omicidio ed il marito che la crede sempre innocente e farà follie per farla evadere e ricominciare da zero con lei ed il loro piccolo bambino.
A parte l'aspetto cinematografico, ho trovato spunto di interesse proprio in questo fattore fiducia.
Mi sono sentita di pensare al caso di Annamaria Franzoni, condannata ma con un marito che le ha sempre creduto, o comunque perdonata.
Poi ho pensato a me, alla mia storia. Io ho riposto tutta la mia fiducia in tante persone che poi mi hanno tradita. Sarei stata in grado di capire fin dove potermi fidare?
Ho voluto immedesimarmi nel ruolo di Russel Crowe ed è stato un macigno sullo stomaco.
Un famoso detto è "fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio", ma quando possiamo fidarci? Quando invece non possiamo? Dove si trovano le indicazioni? Ci sono regole che vanno rispettate verso chiunque o dobbiamo munirci delle istruzioni per l'uso???
A volte vivo con il timore di non potermi più fidare di nessuno. Altre volte con la paura di fidarmi troppo delle persone. E' un mix di sensazioni forti che creano un po' di caos interiore.
Sarebbe bello potersi confrontare più liberamente senza essere fraintesi.
Anche ieri mi sono zittita, la mia uscita è risultata inappropriata, eppure… Avrei voluto davvero aprire un dibattito. Mi piace parlare ed ascoltare pareri altrui. Mi fa crescere. Mi fa capire che i dettagli fanno davvero la differenze.
lunedì 20 ottobre 2014
Citazione di Bette Davis
“Prima o poi arriverà nella vita di ogni donna, un momento in cui l'unica cosa che può essere d'aiuto è una coppa di champagne.”
LEGGERA 2.0
Leggero, nel vestito migliore, senza andata né ritorno, senza destinazione…
Leggero, nel vestito migliore, sulla testa un po' di sole ed in bocca una canzone…
Ci voleva un pochino di "leggerezza". Arrivo da anni di pesi sul petto, di problemi sempre troppo grandi da risolvere. Ho trovato la forza per affrontare tutto, ma non posso continuare senza rigenerarmi.
Ho bisogno di energia nuova, di ricaricare le pile. I problemi ci sono e ci saranno sempre, ma dobbiamo avere la capacità di guardarli in faccia, di risolverli e di proseguire a testa alta.
Per farlo ho capito che bisogna seguire qualche regola:
- stare bene da soli / volersi bene
- aver ben presente chi sono i veri amici
- crearsi una rete di svaghi vari ed eventuali per scappatelle da paturnie
- impegnarsi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati
- liberare il cuore
Non è facile rispettare queste regole, ma dobbiamo essere determinati.
La felicità è un obbligo, ma non è sempre semplice ottenerla.
Quando poi si è insicure, vulnerabili ed impazienti… è un'impresa ardua.
VIETATO ARRENDERSI. VIETATO NON RIALZARSI. VIETATO ESSERE PESSIMISTI.
Sprechiamo troppo tempo per ragionare su ciò che sia giusto e cosa sbagliato…
IMPARIAMO AD ASCOLTARE IL CUORE...
lunedì 13 ottobre 2014
Dopo più di un anno…
E' passato più di un anno dal mio infortunio.Sono a casa a riposo perché ho liquido nel ginocchio e la cartilagine messa non benissimo.
Sono un po' stanca di questi continui bastoni tra le ruote. Vorrei poter percorrere la mia strada, già colma di buche, senza ulteriori sgambetti.
Oggi ho allenato le bimbe del minivolley… Sono dolcissimi. Mettono il buon umore. Credo di aver fatto davvero bene a prendermi questo impegno.
Sto ascoltando l'album dei Coldplay.
La casa non è poi così male… un po' in disordine per il poco tempo che riesco a dedicargli, ma inizio a starci bene anche da sola.
In queste sere di "riposo" sto andando in piscina e quando torno mi piace starmene sul divano, musica, libro e tisana guardano il fuoco dal vetro della stufa.
Purtroppo sto iniziando a vedere le cose in modo diverso. Il mio cuore tumefatto non merita di essere trascurato. Ci vorrà del tempo, ma voglio tornare ad essere gioiosa e serena. Voglio innamorarmi di nuovo. Voglio credere che nel mondo ci sia un Uomo che mi capisca. Che non mi dica "ma perché non smetti di giocare?" oppure "ma perché non fai fulltime a lavoro?" ..voglio credere che ci siano persone in grado di capirmi. Che sappiano apprezzare la vita, che vogliano si un lavoro, ma anche un sacco di tempo per poter fare ciò che si ama. E poi avrei voglia di un appuntamento… Dell'agitazione del "cosa mi metto????" Del panico che solo io sapevo creare provando 400 vestiti, 2000 abbinamenti e 30 pettinature trovando il compromesso tra il comodo, il seducente e l'elegante ma non troppo. Quelle cose che nemmeno ricordo più di aver fatto.
Svegliarsi al mattino, controllare subito il telefono e non trovare nulla… per poi ricevere un messaggio quando meno te lo aspetti. Oppure fare i miei tremila errori. Il mio essere sempre "frettolosa", incapace di programmare una "tattica". L'agire sempre e volere tutto e subito. Spesso scambiata per aggressività facendo scappare i meno tenaci, altre volte in grado di stregare. Ho voglia di ritrovare la voglia di cucinare e apparecchiare la tavola nel modo migliore… Vorrei trascorrere una giornata in montagna, al mare, al lago e poi decidere di prendere una stanza d'albergo per poter vedere sorgere il sole da un panorama incantevole. Avrei voglia di mangiare thailandese seduta a piedi nudi, bevendo del vino e ridendo tanto…spensierata. Dopo l'intervento non ho più avuto spensieratezza… Ne ho bisogno.
‘Cause you’re a sky, ’cause you’re a sky full of stars
I’m gonna give you my heart
‘Cause you’re a sky, ’cause you’re a sky full of stars
‘Cause you light up the path
I don’t care, go on and tear me apart
I don’t care if you do, ooh
‘Cause in a sky, ’cause in a sky full of stars
I think I saw you
Ascoltando INK … By Coldplay
Got a tattoo said ‘together thru life’
Carved in your name with my pocket knife
And you wonder when you wake up will it be alright
Feels like there’s something broken inside
All I know
All I know
Is that I’m lost
Whenever you go
All I know
Is that I love you so
So much that it hurts
Got a tattoo and the pain’s alright
Just want a way of keeping you inside
All I know
All I know
Is that I’m lost
In your fire below
All I know
Is that I love you so
So much that it hurts
I see the road begin to climb
I see your stars begin to shine
I see your colours and I’m dying of thirst
All I know
Is that I love you so
So much that it hurts.
Carved in your name with my pocket knife
And you wonder when you wake up will it be alright
Feels like there’s something broken inside
All I know
All I know
Is that I’m lost
Whenever you go
All I know
Is that I love you so
So much that it hurts
Got a tattoo and the pain’s alright
Just want a way of keeping you inside
All I know
All I know
Is that I’m lost
In your fire below
All I know
Is that I love you so
So much that it hurts
I see the road begin to climb
I see your stars begin to shine
I see your colours and I’m dying of thirst
All I know
Is that I love you so
So much that it hurts.
lunedì 28 luglio 2014
solitudine
Soffro e soffrirò ancora molto. Ne sono certa.
Il vuoto che ha lasciato è incolmabile.
Mi giro e mi rigiro nel letto, ma nulla mi calma.
Non posso più mettere la mia guancia sul suo petto per calmare il mio animo sempre agitato.
Ora mi devo arrangiare.
Non posso più fare affidamento su nessuno se non su me stessa.
E' ora di crescere, crescere veramente, diventare indipendente.
Perché è proprio questione di dipendenza.
Io ho sempre voluto dipendere da lui ed ora sono smarrita.
Non so che fare.
Nonostante fossi io quella operativa, ora non riesco più a ragionare.
Vado a fare la spesa ed esco con il carrello mezzo vuoto.
Piango nei reparti.
Compro cose che faccio scadere.
Che senso ha tutta questa confusione?
Perché non riesco a ripartire da sola.
Cosa mi ha portato ad essere così legata a lui?
Mille domande e pochissime risposte.
La casa è vuota… La casa è vuota da mesi…
domenica 20 luglio 2014
regalo sorrisi
Dopo aver passato una bruttissima domenica mattina ed uno schifosissimo pomeriggio, ho ben pensato di uscire per rimediare con la serata.
Con gli occhi ancora gonfi ho raggiunto un mio amico al pub. Ci siamo fatti un aperitivo, poi l'idea era quella di andare al giapponese. Giunti al risto c'era una fila di almeno dieci persone che aspettava un tavolo, quindi cambio programma. Andiamo al messicano… Ma è chiuso! Quindi gira e rigira ho proposto un posticino per mangiare qualcosina ed è andata bene.
La cena gradevole, quattro chiacchiere se non il triste ricordo della Thailandia che mi mette un magone indescrivibile.
Torniamo al pub per il digestivo. Ci offrono due gin lemon. Li beviamo ed il barman, nostro amico, esce a fumarsi una sigaretta con noi.
Dice che quando sono entrata gli ho regalato un sorriso. Sostiene sia una cosa bellissima e che dovrei essere fiera. Bah… io mi sento così male in questo periodo.
Con gli occhi ancora gonfi ho raggiunto un mio amico al pub. Ci siamo fatti un aperitivo, poi l'idea era quella di andare al giapponese. Giunti al risto c'era una fila di almeno dieci persone che aspettava un tavolo, quindi cambio programma. Andiamo al messicano… Ma è chiuso! Quindi gira e rigira ho proposto un posticino per mangiare qualcosina ed è andata bene.
La cena gradevole, quattro chiacchiere se non il triste ricordo della Thailandia che mi mette un magone indescrivibile.
Torniamo al pub per il digestivo. Ci offrono due gin lemon. Li beviamo ed il barman, nostro amico, esce a fumarsi una sigaretta con noi.
Dice che quando sono entrata gli ho regalato un sorriso. Sostiene sia una cosa bellissima e che dovrei essere fiera. Bah… io mi sento così male in questo periodo.
mercoledì 16 luglio 2014
IN POCHE PAROLE
INZIO' E SI CONCLUDE LI'…
Quello che c'è stato di mezzo, partendo dal Greco di Tufo e finendo con le lacrime agli occhi… beh è stato meraviglioso. Si sarebbe certamente potuto fare di meglio, soprattutto verso la fine, ma … Impagabile la complicità che c'è stata.
Il sapersi prendere gli spazi giusti. Il credere sempre e comunque l'uno nell'altra.
Siamo stati d'esempio, ci hanno invidiati e poi… boh. Chi lo sa?
Ci si distrae. Si perde di vista l'obiettivo: essere felici. Ci si dimentica che la persona che abbiamo di fianco ci ama in modo incondizionato e si innescano dei meccanismi perfidi. Risposte acide, menefreghismo, orgoglio, supponenza.
E per cosa? Per farsi male. Per allontanarsi ed arrivare a detestarsi, senza però fermarsi mai.
Sempre frenetici, sempre presi da mille cose. Cento impegni sempre di corsa. Ed il tempo passa. E si commettono errori. E non si risolvono. Si lasciano scorrere senza preoccuparsi mai.
Poi, un bel giorno, si arriva al culmine. La tesa esplode in confusione, il cuore ormai è offuscato dal male. E si agisce. Si compiono azioni che no, non si possono rimediare.
Quando ci si spinge oltre o si cade o si trova una sbarra, un freno. Allora ci guardiamo allo specchio e ci guardiamo nell'anima. "ma cosa sto facendo???" Purtroppo però è troppo tardi. Troppo tardi per sistemare le cose. Si soffre e non esiste nessuna medicina e nessun cerotto che possa aggiustare il cuore…se non il tempo, ma tanto tempo.
mercoledì 18 giugno 2014
estate
Sono molto presa in questo periodo. Il lavoro, la palestra, l'organizzazione del torneo e tutta la quotidianità mi sta riempendo la testa.
Oggi ho fatto una buona seduta di pesi ed anche la parte dinamica con corda, andature e salti a muro sta migliorando.
Martedì farò il primo "allenamento" in palestra. Calcolando che l'ultimo attacco l'ho fatto il 10 settembre 2013, direi che sono decisamente emozionata anche solo al pensieri.
Tutte cose che mi danno forza, ma io vorrei…ANDARE IN FERIE! E qui non si sa ancora una beata fava!!! Porcaccia la miseria! Ma è mai possibile che siamo a fine giugno e non sappia ancora dove, come, quando e con chi trascorrerò le mie UNICHE vacanze?
Zio pera… Qui l'estate passa in fretta ed io non vorrei trovarmi fregata...
Oggi ho fatto una buona seduta di pesi ed anche la parte dinamica con corda, andature e salti a muro sta migliorando.
Martedì farò il primo "allenamento" in palestra. Calcolando che l'ultimo attacco l'ho fatto il 10 settembre 2013, direi che sono decisamente emozionata anche solo al pensieri.
Tutte cose che mi danno forza, ma io vorrei…ANDARE IN FERIE! E qui non si sa ancora una beata fava!!! Porcaccia la miseria! Ma è mai possibile che siamo a fine giugno e non sappia ancora dove, come, quando e con chi trascorrerò le mie UNICHE vacanze?
Zio pera… Qui l'estate passa in fretta ed io non vorrei trovarmi fregata...
lunedì 28 aprile 2014
aspettando il 10 maggio
Il mese di aprile si sta concludendo ed il bilancio beh… pensavo di poter già saltare e correre, invece sto ancora facendo potenziamento.
Sono nella quarta settimana della scheda che mi ha rifatto Diego. Oggi oltretutto sono pure stata a casa da lavoro perché sono stata male tutta notte, quindi mi sono presa questa giornata di riposo. Anche l'attività fisica verrà rimandata a domani.
Fuori diluvia ininterrottamente da ore. Il mio umore, come sempre, si lascia condizionare dal tempo.
Starmene in casa sul divano oggi non frutterà molto. Dovrei fare centomila cose, ma so che le rimanderò tutte. Forse, conoscendomi, farò qualcosa di inutile per perdere ulteriore tempo. Magari dei biscotti. Adesso vediamo. La mia cucina questa mattina mi ha regalato un'infiltrazione ed ho i secchi per raccogliere le gocce d'acqua piovana. Sembro una terremotata.
Mancano due partite alla fine di questo maledetto campionato. Non vedo l'ora che finisca!
Sono nella quarta settimana della scheda che mi ha rifatto Diego. Oggi oltretutto sono pure stata a casa da lavoro perché sono stata male tutta notte, quindi mi sono presa questa giornata di riposo. Anche l'attività fisica verrà rimandata a domani.
Fuori diluvia ininterrottamente da ore. Il mio umore, come sempre, si lascia condizionare dal tempo.
Starmene in casa sul divano oggi non frutterà molto. Dovrei fare centomila cose, ma so che le rimanderò tutte. Forse, conoscendomi, farò qualcosa di inutile per perdere ulteriore tempo. Magari dei biscotti. Adesso vediamo. La mia cucina questa mattina mi ha regalato un'infiltrazione ed ho i secchi per raccogliere le gocce d'acqua piovana. Sembro una terremotata.
Mancano due partite alla fine di questo maledetto campionato. Non vedo l'ora che finisca!
Aprile dolce dormire di Mazzoni
April, dolce dormire.
E, caldi, caldi; voi
fingete non sentire
la mamma e i baci suoi.
Eppur son già quattr'ore
che gli uccellini a frotte
cantan sui rami in fiore
i sogni della notte.
Levatevi! C'è il sole
che splende allegramente
nel cielo azzurro e vuole
tutto scaldar la gente.
lunedì 31 marzo 2014
Serata Pulp Fiction
Non è di certo una novità il mio amore nell'organizzare cene a tema… Bene, questa è la volta della SERATA PULP FICTION.
Colta un po' impreparata perché è lunedì e non sono molto in forma, ma cercherò di fare del mio meglio.
Devo assolutamente dire una cosa, perché non tutti lo sanno… Io adoro tutti i film di Tarantino e ritengo Uma Thurman l'attrice più bella, tra quelle ancora in vita (logicamente tra tutte sceglierei Audrey).
Nel ruolo di Mia Wallace è fantastica e questa sera me la rivedrò mentre ci gusteremo la cena a tema… Avrei voluto preparare pancake e milkshake, ma l'ora tarda non si sposerebbe troppo con questo genere di piatti. Ho quindi deciso di preparare cheeseburger e patatine fritte. Saremo in quattro spaparanzati sul divano di casa … Vi farò sapere come andrà la serata.
Colta un po' impreparata perché è lunedì e non sono molto in forma, ma cercherò di fare del mio meglio.
Devo assolutamente dire una cosa, perché non tutti lo sanno… Io adoro tutti i film di Tarantino e ritengo Uma Thurman l'attrice più bella, tra quelle ancora in vita (logicamente tra tutte sceglierei Audrey).
Nel ruolo di Mia Wallace è fantastica e questa sera me la rivedrò mentre ci gusteremo la cena a tema… Avrei voluto preparare pancake e milkshake, ma l'ora tarda non si sposerebbe troppo con questo genere di piatti. Ho quindi deciso di preparare cheeseburger e patatine fritte. Saremo in quattro spaparanzati sul divano di casa … Vi farò sapere come andrà la serata.
martedì 11 marzo 2014
Kurt, Freddie …A Silvia
Sto ascoltando il mitico concerto trasmesso da MTV unplugged dei Nirvana. Ho sempre adorato la loro musica, molto malinconica e straziante quanto strepitosamente ricca di energia. Ero piccola quando per la prima volta, a casa della mia compagna di banco delle elementari, ci mettemmo sedute davanti allo stereo in sala e tra le varie raccolte di suo padre trovammo questi "Nirvana".
Somethin in the way aleggiava in quella stanza con poltrone e divano in vimini. Ricordo che provai una sensazione strana. Ci capitava spesso di ascoltare i Guns n'Roses, i Queen ed i Doors… ma la voce di Kurt Cobain era nuova. Mi colpì e mi fece innamorare. La sua voce ed il suo sguardo mi lasciarono senza fiato. Quei capelli biondi e gli occhi chiari, profondi e tristi… non riuscivo a togliermeli dalla testa. A casa mi misi a cercare qua e la tra le cassette di mia sorella, ma niente. All'epoca ascoltava Bon Jovi, Skid Row, Aerosmith, Metallica, Guns, Faith No More… niente di loro. Chiesi ad Eleonora di copiarmi la cassetta. Passò del tempo e, nel frattempo, il fidanzatino di mia sorella mi fece avere Nevermind. La copertina azzurra, con un bimbo di 4 mesi in piscina ed una banconota me la ricordo benissimo. La fissavo e non sapevo che fare. Mi misi ad ascoltare la prima canzone e ci rimasi quasi male… Smells Like teen Spirits aveva un ritmo così "insolito" rispetto alle canzoni che avevo ascoltato prima. Dovetti ascoltarla più volte per capire quanto fosse potente e stupenda.
E poi… arriva marzo ed il postino ti porta a casa Rolling Stone. In copertina ci trovi lui, Kurt Cobain, con lei, Courtney Love. La fotografia sembra ritragga due amanti felici. Lui con i capelli rossi, una maglia a righe e lei bionda con il rossetto lo bacia sulla guancia.
Eppure quell'angelo biondo con gli occhi azzurri, un bel giorno, esattamente il 5 aprile 1994, prende il fucile nella sua casa a Seattle e si tira due colpi in testa. Proprio mentre io terminavo la prima media. Ci rimasi male. Eravamo proprio all'inizio. Ci conoscevamo da così poco. Perché mi hai lasciata??? Io come farò a continuare il mio percorso grunge senza di te?
Ero arrabbiata! Sconvolta dalla notizia chiamai subito Eleonora "ma hai sentito la notizia al telegiornale???" Anche lei sconcertata. Ci trovammo nel primo pomeriggio e con una candela accesa ascoltammo di nuovo le sue canzoni, fondamentalmente senza capirne mezza parola.
Alle elementari fu Freddie Mercury a sconvolgermi. Per la prima volta, a 9 anni, sentivo parlare di AIDS, omosessualità ed altre parole davvero difficili. Per circa una settimana, nel lettino della mia cameretta, intravedevo il volto di Freddie nel buio della notte e me lo immaginavo cantare Innuendo ai fantasmi. Tre anni dopo la mia fantasia si placò e Kurt Cobain rimase solo elemento di disturbo dei miei pensieri. Il suicidio era una cosa sconosciuta…ed invece poco dopo fui costretta a venirle a conoscenza fin troppo da vicino. Sono passati 16 anni da quando Silvia ha deciso di togliersi la vita ed ancora non riesco a capire come si possa essere tanto disperati. Un altro angelo con capelli biondi e occhi chiari che ha deciso di andarsene.
Somethin in the way aleggiava in quella stanza con poltrone e divano in vimini. Ricordo che provai una sensazione strana. Ci capitava spesso di ascoltare i Guns n'Roses, i Queen ed i Doors… ma la voce di Kurt Cobain era nuova. Mi colpì e mi fece innamorare. La sua voce ed il suo sguardo mi lasciarono senza fiato. Quei capelli biondi e gli occhi chiari, profondi e tristi… non riuscivo a togliermeli dalla testa. A casa mi misi a cercare qua e la tra le cassette di mia sorella, ma niente. All'epoca ascoltava Bon Jovi, Skid Row, Aerosmith, Metallica, Guns, Faith No More… niente di loro. Chiesi ad Eleonora di copiarmi la cassetta. Passò del tempo e, nel frattempo, il fidanzatino di mia sorella mi fece avere Nevermind. La copertina azzurra, con un bimbo di 4 mesi in piscina ed una banconota me la ricordo benissimo. La fissavo e non sapevo che fare. Mi misi ad ascoltare la prima canzone e ci rimasi quasi male… Smells Like teen Spirits aveva un ritmo così "insolito" rispetto alle canzoni che avevo ascoltato prima. Dovetti ascoltarla più volte per capire quanto fosse potente e stupenda.
E poi… arriva marzo ed il postino ti porta a casa Rolling Stone. In copertina ci trovi lui, Kurt Cobain, con lei, Courtney Love. La fotografia sembra ritragga due amanti felici. Lui con i capelli rossi, una maglia a righe e lei bionda con il rossetto lo bacia sulla guancia.
Eppure quell'angelo biondo con gli occhi azzurri, un bel giorno, esattamente il 5 aprile 1994, prende il fucile nella sua casa a Seattle e si tira due colpi in testa. Proprio mentre io terminavo la prima media. Ci rimasi male. Eravamo proprio all'inizio. Ci conoscevamo da così poco. Perché mi hai lasciata??? Io come farò a continuare il mio percorso grunge senza di te?
Ero arrabbiata! Sconvolta dalla notizia chiamai subito Eleonora "ma hai sentito la notizia al telegiornale???" Anche lei sconcertata. Ci trovammo nel primo pomeriggio e con una candela accesa ascoltammo di nuovo le sue canzoni, fondamentalmente senza capirne mezza parola.
Alle elementari fu Freddie Mercury a sconvolgermi. Per la prima volta, a 9 anni, sentivo parlare di AIDS, omosessualità ed altre parole davvero difficili. Per circa una settimana, nel lettino della mia cameretta, intravedevo il volto di Freddie nel buio della notte e me lo immaginavo cantare Innuendo ai fantasmi. Tre anni dopo la mia fantasia si placò e Kurt Cobain rimase solo elemento di disturbo dei miei pensieri. Il suicidio era una cosa sconosciuta…ed invece poco dopo fui costretta a venirle a conoscenza fin troppo da vicino. Sono passati 16 anni da quando Silvia ha deciso di togliersi la vita ed ancora non riesco a capire come si possa essere tanto disperati. Un altro angelo con capelli biondi e occhi chiari che ha deciso di andarsene.
martedì 25 febbraio 2014
IL PROBLEMA DELLA CARTA IGIENICA
E così mi sono fermata ad ascoltare questi occhioni verdi che mi dicevano: "ho comprato una confezione di quella e una di questa. Ho preso un rotolo per tipo e li ho pesati, poi li ho srotolati per pesarne il rotolino di cartone ed ho stabilito che questa è più conveniente" Ebbene si, parlava della carta igienica! Io non dico di non essere strana, ma a volte incontro persone… bizzarre!
Perché questa mezzora spesa per analizzare quale carta igienica sia effettivamente più conveniente… me pare na cazzatta!
Rifletto sull'importanza di questo tipo di analisi e mi chiedo se sia veramente così fondamentale.
Va bene essere pignoli, ma così…. bah
Perché questa mezzora spesa per analizzare quale carta igienica sia effettivamente più conveniente… me pare na cazzatta!
Rifletto sull'importanza di questo tipo di analisi e mi chiedo se sia veramente così fondamentale.
Va bene essere pignoli, ma così…. bah
martedì 11 febbraio 2014
emozioni emozionanti di sentimenti senza sentimento
Il post del nulla. Ecco cosa sarà. Parole scritte senza un filo logico, prive di senso. Oppure no. Magari ne trarrò una conclusione illuminante. Stavo guardando un telefilm, beh.. Grey's Anatomy credo che tutti l'abbiano visto almeno 5 minuti. Io non sono troppo sul pezzo perché lo trovo un po' troppo mieloso e troppo poco Dr House per i miei gusti… comunque dicevo…c'era una scena in ascensore. Una ragazza specializzanda in lacrime dava le spalle al chirurgo ormai suo ex fidanzato, da lei lasciato a seguito di un tradimento che non la lasciava tranquilla con la propria coscienza. La guardavo e per un attimo ho provato a ricordare qualche emozione. Emozioni che, in realtà, dopo tanti anni di fidanzamento, tendi a dimenticare. Quando si ha una relazione fissa da molto tempo le situazioni sono completamente diverse a quegli amori che si sono vissuti in età più giovane e meno matura.
Ed ecco il mio pensiero. Ogni tanto fisso una fotografia, ascolto una canzone o semplicemente ricordo un episodio che mi butta a capofitto nel passato. Mi chiedo "ma come stavo?" e non è sarcasmo, ma pure verità. Io ho dimenticato le pene d'amore che ho vissuto a sedici anni. Quello potrebbe essere anche comprensibile, ma che proprio non riesca a ricordare una sensazione vissuta dieci anni fa??? Eppure mi sentivo già grande. C'era una casa, beh, non mia.. ma l'avevamo arredata insieme. Mi fermavo spesso a dormire, colazioni insieme, cucinavo per lui, facevamo i mestieri il sabato, la lista e poi la spesa… eppure: NON RICORDO UNA SENSAZIONE! Ma com'è possibile? Mi sembrava l'uomo della mia vita, l'amore indimenticabile e…non mi ha lasciato nulla se non dei ricordi supportati da diapositive. Forse è un mio problema, ma, contrariamente, di quei due anni insieme, ricordo quasi ogni partita giocata. E tutto nasce da questo… Da due anni sentimentalmente sterili che ho riposto in un cassetto. Non ho mai parlato di quella storia, però adesso vorrei farlo. Ora che mi rendo conto di quanto sia stata insulsa, vorrei dargli un po' di spazio. Vorrei renderla più importante di quella che è stata. Un po' come fanno i giornalisti quando parlano di atleti mediocri e, dandogli spazio nelle pagine dei giornali, riescono a farli apparire più bravi di quello che realmente sono. Voglio farlo anche io. Potrebbe servirmi per non ripetermi "ho buttato via due anni della mia vita" e, magari, ricorderò qualcosa di emozionante.
Vi racconterò di me e…lo chiameremo "Coso". Lo farò come non l'ho fatto mai. Sarò più critica nei suoi confronti e più buona nei miei.
Avevo ancora 20 anni ed era estate. Ero in ottima forma, avevo fatto la promozione in serie B e non avevo una relazione stabile da un sacco di tempo. L'inverno precedente mi ero presa una cotta per qualcuno che nutriva interessi per me, ma anche per molte, troppe altre… l'idea di stare con uno sportivo era quindi stata accantonata faticosamente dopo qualche mese. Girovagavo tra i locali bresciani, cremonesi e milanesi conoscendo tanta gente, ma senza troppo entusiasmo. I miei amici mi presentavano persone, ma nulla. Io li trovavo tutti noiosi e poco interessanti. Un venerdì sera però la mia amica mi chiama e mi dice: "stasera vieni con noi! Non voglio sentire no! I compagni di squadra del mio ragazzo festeggiano la promozione e ci hanno invitato al loro tavolo. Saremo invidiate da tutte ah ah ah a" Accetto, tanto saremmo andate in quel locale comunque. Una noia assurda. Non voglio generalizzare, ma molti calciatori sono davvero una compagnia pessima. Tutti con i loro macchinoni parcheggiati all'ingresso, firmati da capo a piedi e noiosi. Mi stacco da loro e vado da sola nell'altra sala. Al bancone c'è un mio ex compagno di scuola e mi avvicino per salutarlo. Coso è lì, sta lavorando al suo fianco con in mano un boston. Rimango folgorata dai suoi occhi. Mi sembra un angelo. Non so che fare. Approcciare un barman è davvero squallido e non era decisamente l'idea che mi ero fatta dopo aver rinunciato ad uno sportivo tanto amato dalle tifose, ma non potevo far a meno di guardarlo. Chiedo subito al mio ex compagno e mi rifila subito un "si è appena lasciato dopo tanti anni che stava con" ed io non so che fare. Lui insiste e mi dice di segnarmi il suo numero di telefono. Non avevo nulla da perdere, me lo segno e con il mio Nokia 3310 gli mando un SMS quando ormai sono a casa. Mi risponde immediatamente chiedendomi se sono ancora in giro. Purtroppo no ed era ormai l'alba. Ci diamo un appuntamento per il lunedì sera successivo perché lui lavorava tutto il week end.
Il lunedì ero agitata. Al mattino avevo un esame, andato bene per fortuna. Cosa mi metto? Come mi comporto? Cosa dire e cosa non dire? Ricordo benissimo tutto nel dettaglio… infradito di plastica, connellina di jeans bianca, maglietta nera con un cuore i paillettes colorate, coda e niente trucco…probabilmente ora non andrei vestita così nemmeno in piscina :)
Ero agitata e spaventata. A poche ore dal suo arrivo iniziavo a realizzare che stavo per andare in macchina con un perfetto sconosciuto. Lo stavo aspettando al bar del mio paeselli con due amici curiosi. Macchina nera identica a quella del mio ex e lui bellissimo in jeans, infradito e maglietta bianca. Non sapevo niente di lui, solo il nome. Iniziò a raccontarmi.. "faccio il grafico a Milano, nel week end lavoro nei locali ed il mercoledì e la domenica ne gestisco uno in società con dei miei amici…adoro viaggiare e sono appena tornato da…" SPIAZZATA! Ciao sono Lara, ho da poco la patente, gioco a pallavolo, studio ed il viaggio più lontano credo di averlo fatto con i miei genitori o in gita, trasferte escluse…Non ero molto a mio agio. Per la prima volta mi sentivo piccina, eppure aveva solo sei anni più di me, ma una vita completamente diversa. Ma lui sapeva tutto di me. Nome, cognome, compagnia, locali che frequentavo, università, sport e pure i miei ex fidanzati. Non ero tranquilla…per nulla. Non ricordo molto di quella serata se non che andammo a Soncino a bere qualcosa e poi fino alle due di notte in macchina e lui mi piaceva tanto. Da quel momento in poi … ho davvero pochi, pochissimi ricordi emozionanti. Tutto il resto è semplice cronaca. Due anni privi di sentimenti importanti. Ma come avrò fatto???
Ed ecco il mio pensiero. Ogni tanto fisso una fotografia, ascolto una canzone o semplicemente ricordo un episodio che mi butta a capofitto nel passato. Mi chiedo "ma come stavo?" e non è sarcasmo, ma pure verità. Io ho dimenticato le pene d'amore che ho vissuto a sedici anni. Quello potrebbe essere anche comprensibile, ma che proprio non riesca a ricordare una sensazione vissuta dieci anni fa??? Eppure mi sentivo già grande. C'era una casa, beh, non mia.. ma l'avevamo arredata insieme. Mi fermavo spesso a dormire, colazioni insieme, cucinavo per lui, facevamo i mestieri il sabato, la lista e poi la spesa… eppure: NON RICORDO UNA SENSAZIONE! Ma com'è possibile? Mi sembrava l'uomo della mia vita, l'amore indimenticabile e…non mi ha lasciato nulla se non dei ricordi supportati da diapositive. Forse è un mio problema, ma, contrariamente, di quei due anni insieme, ricordo quasi ogni partita giocata. E tutto nasce da questo… Da due anni sentimentalmente sterili che ho riposto in un cassetto. Non ho mai parlato di quella storia, però adesso vorrei farlo. Ora che mi rendo conto di quanto sia stata insulsa, vorrei dargli un po' di spazio. Vorrei renderla più importante di quella che è stata. Un po' come fanno i giornalisti quando parlano di atleti mediocri e, dandogli spazio nelle pagine dei giornali, riescono a farli apparire più bravi di quello che realmente sono. Voglio farlo anche io. Potrebbe servirmi per non ripetermi "ho buttato via due anni della mia vita" e, magari, ricorderò qualcosa di emozionante.Vi racconterò di me e…lo chiameremo "Coso". Lo farò come non l'ho fatto mai. Sarò più critica nei suoi confronti e più buona nei miei.
Avevo ancora 20 anni ed era estate. Ero in ottima forma, avevo fatto la promozione in serie B e non avevo una relazione stabile da un sacco di tempo. L'inverno precedente mi ero presa una cotta per qualcuno che nutriva interessi per me, ma anche per molte, troppe altre… l'idea di stare con uno sportivo era quindi stata accantonata faticosamente dopo qualche mese. Girovagavo tra i locali bresciani, cremonesi e milanesi conoscendo tanta gente, ma senza troppo entusiasmo. I miei amici mi presentavano persone, ma nulla. Io li trovavo tutti noiosi e poco interessanti. Un venerdì sera però la mia amica mi chiama e mi dice: "stasera vieni con noi! Non voglio sentire no! I compagni di squadra del mio ragazzo festeggiano la promozione e ci hanno invitato al loro tavolo. Saremo invidiate da tutte ah ah ah a" Accetto, tanto saremmo andate in quel locale comunque. Una noia assurda. Non voglio generalizzare, ma molti calciatori sono davvero una compagnia pessima. Tutti con i loro macchinoni parcheggiati all'ingresso, firmati da capo a piedi e noiosi. Mi stacco da loro e vado da sola nell'altra sala. Al bancone c'è un mio ex compagno di scuola e mi avvicino per salutarlo. Coso è lì, sta lavorando al suo fianco con in mano un boston. Rimango folgorata dai suoi occhi. Mi sembra un angelo. Non so che fare. Approcciare un barman è davvero squallido e non era decisamente l'idea che mi ero fatta dopo aver rinunciato ad uno sportivo tanto amato dalle tifose, ma non potevo far a meno di guardarlo. Chiedo subito al mio ex compagno e mi rifila subito un "si è appena lasciato dopo tanti anni che stava con" ed io non so che fare. Lui insiste e mi dice di segnarmi il suo numero di telefono. Non avevo nulla da perdere, me lo segno e con il mio Nokia 3310 gli mando un SMS quando ormai sono a casa. Mi risponde immediatamente chiedendomi se sono ancora in giro. Purtroppo no ed era ormai l'alba. Ci diamo un appuntamento per il lunedì sera successivo perché lui lavorava tutto il week end.
Il lunedì ero agitata. Al mattino avevo un esame, andato bene per fortuna. Cosa mi metto? Come mi comporto? Cosa dire e cosa non dire? Ricordo benissimo tutto nel dettaglio… infradito di plastica, connellina di jeans bianca, maglietta nera con un cuore i paillettes colorate, coda e niente trucco…probabilmente ora non andrei vestita così nemmeno in piscina :)
Ero agitata e spaventata. A poche ore dal suo arrivo iniziavo a realizzare che stavo per andare in macchina con un perfetto sconosciuto. Lo stavo aspettando al bar del mio paeselli con due amici curiosi. Macchina nera identica a quella del mio ex e lui bellissimo in jeans, infradito e maglietta bianca. Non sapevo niente di lui, solo il nome. Iniziò a raccontarmi.. "faccio il grafico a Milano, nel week end lavoro nei locali ed il mercoledì e la domenica ne gestisco uno in società con dei miei amici…adoro viaggiare e sono appena tornato da…" SPIAZZATA! Ciao sono Lara, ho da poco la patente, gioco a pallavolo, studio ed il viaggio più lontano credo di averlo fatto con i miei genitori o in gita, trasferte escluse…Non ero molto a mio agio. Per la prima volta mi sentivo piccina, eppure aveva solo sei anni più di me, ma una vita completamente diversa. Ma lui sapeva tutto di me. Nome, cognome, compagnia, locali che frequentavo, università, sport e pure i miei ex fidanzati. Non ero tranquilla…per nulla. Non ricordo molto di quella serata se non che andammo a Soncino a bere qualcosa e poi fino alle due di notte in macchina e lui mi piaceva tanto. Da quel momento in poi … ho davvero pochi, pochissimi ricordi emozionanti. Tutto il resto è semplice cronaca. Due anni privi di sentimenti importanti. Ma come avrò fatto???
mercoledì 15 gennaio 2014
ALTI E BASSI
Quando mi chiedono come sto, ultimamente rispondo sempre con un "alti e bassi". Motivo? Beh, semplice. Oggi per esempio andava tutto bene. Sono andata in azienda ed abbiamo pattuito che da domani riprenderò a lavorare, ho bevuto un cordino con il mio amico Giulio ed ho pranzato con dell'ottima tagliata di Angus al Belfiore. Bella pimpante sono andata in banca per versare un assegno e, già che c'ero, ho fatto un po' di shopping. Qualche completino in intimo in saldo, un paio di stivali neri, un libro, dei regali per il comple di Giulio… Sempre di buon umore sono passata dal mio ottico. Vado da lui da sempre, dalla mia prima lente a contatto e continuo ad essergli fedele. Lui e sua moglie sono due persone molto cordiali e ci scambio sempre qualche battuta. Con il sorriso sulle labbra mi metto in auto e torno a casa. Oggi è mercoledì e, per due settimane, è il giorno di riposo dalla riabilitazione.
Mi sono così messa a fare un po' di ordine. Domani in palestra devo presentare tutta la documentazione relativa al mio infortunio. Ed eccoci qua! Pessimismo, nodo in gola, lacrime agli occhi e tanto tanto nervoso. Vorrei spaccare tutto! Leggere "si esclude coinvolgimento del LCA e LCP" e poi sapere il resto della storia…beh, mi fa davvero incazzare.
Aggiungi che mi chiedono di scrivere di pallavolo e così guardo il calendario e mi rendo conto che le prossime due gare saranno proprio contro le due squadre che negli anni mi hanno chiesto di andare a giocare. Ma va a quel paese. Sono già passati 4 mesi dal mio infortunio ed io ho una voglia matta di correre e saltare… di giocare. Non capisco perché non mi passi, non mi passa nemmeno un briciolo. Ogni giorno ho sempre più voglia! Cresce in ogni istante la mia voglia di competizione, di adrenalina, di combattere… e questa energia devo usarla per recuperare. Devo recuperare e tornare in forma. E me ne frego se tutti dicono "il ginocchio operato non sarà mai come prima"… io voglio che sia meglio! Voglio saltare di più, voglio essere veloce. Non so cosa potrò fare in più di quello che già sto facendo, ma io voglio tornare in campo!
Mi sono così messa a fare un po' di ordine. Domani in palestra devo presentare tutta la documentazione relativa al mio infortunio. Ed eccoci qua! Pessimismo, nodo in gola, lacrime agli occhi e tanto tanto nervoso. Vorrei spaccare tutto! Leggere "si esclude coinvolgimento del LCA e LCP" e poi sapere il resto della storia…beh, mi fa davvero incazzare.
Aggiungi che mi chiedono di scrivere di pallavolo e così guardo il calendario e mi rendo conto che le prossime due gare saranno proprio contro le due squadre che negli anni mi hanno chiesto di andare a giocare. Ma va a quel paese. Sono già passati 4 mesi dal mio infortunio ed io ho una voglia matta di correre e saltare… di giocare. Non capisco perché non mi passi, non mi passa nemmeno un briciolo. Ogni giorno ho sempre più voglia! Cresce in ogni istante la mia voglia di competizione, di adrenalina, di combattere… e questa energia devo usarla per recuperare. Devo recuperare e tornare in forma. E me ne frego se tutti dicono "il ginocchio operato non sarà mai come prima"… io voglio che sia meglio! Voglio saltare di più, voglio essere veloce. Non so cosa potrò fare in più di quello che già sto facendo, ma io voglio tornare in campo!
mercoledì 8 gennaio 2014
VOGLIA DI PARTIRE
Ho voglia di partire. Ho voglia di viaggiare.
Io e te. Noi due.
Non mi stancherò mai.
domenica 5 gennaio 2014
PIATTO LEGGERO, GUSTOSO E VELOCE
Ieri mattina mi sono svegliata tardissimo, come spesso accade al sabato :)
In casa dopo le festività non è rimasta molta roba ed andare al centro commerciale il primo giorno di Saldi sarebbe una follia. Mi sono inventata qualcosa aprendo i frigorifero e dispensa.
Ho trovato dei filetti di merluzzo surgelati ed una scatola di ceci. Ora vi racconto la mia ricetta inventata :)
FILETTI DI MERLUZZO IN CROSTA CON SALSINA AI CECI
Ingredienti:
- Olio EVO
- Latte
- Scalogno (io avevo quello, ma anche la cipolla va benissimo)
- Aglio
- una scatola di ceci lessati
- Sale
- Pepe
- Peperoncino
- Pane grattugiato
- Semi di papavero
- Sesamo
- Filetti di merluzzo
Ho fatto scongelare i filetti di merluzzo sotto il getto dell'acqua (non sono certa sia la cosa migliore da fare, ma funziona) e acceso il fornetto per preriscaldarlo a 180 gradi.
In un piatto ho messo pane grattugiato, papavero, sesamo e sale. Ho tagliato i filetti in pezzetti più piccoli (circa 3 cm), li ho unti con un po' d'olio e li ho passati nel piatto per fargli attaccare la panatura.
In una teglia ho adagiato la carta forno, versato un filo d'olio, sminuzzato l'aglio, adagiato i pezzetti di merluzzo ed infornato per 20 minuti.
In una pentola antiaderente ho fatto soffriggere lo scalogno per poi versare i ceci che ho condito con sale, pepe e peperoncino e fatto cuocere con il coperchio per 6/7 minuti circa. Li ho assaggiati per aggiustarli di sale e versato il tutto nel bicchiere del minipimer.
Ho frullato il tutto allungandolo con un bicchiere di latte caldo per rendere la salsa più cremosa.
Tutto pronto per il pranzo! La salsina come base del piatto dove ho adagiato il merluzzo e messo un filo d'olio.
GNAM !!! :D
In casa dopo le festività non è rimasta molta roba ed andare al centro commerciale il primo giorno di Saldi sarebbe una follia. Mi sono inventata qualcosa aprendo i frigorifero e dispensa.
Ho trovato dei filetti di merluzzo surgelati ed una scatola di ceci. Ora vi racconto la mia ricetta inventata :)
FILETTI DI MERLUZZO IN CROSTA CON SALSINA AI CECI
Ingredienti:
- Olio EVO
- Latte
- Scalogno (io avevo quello, ma anche la cipolla va benissimo)
- Aglio
- una scatola di ceci lessati
- Sale
- Pepe
- Peperoncino
- Pane grattugiato
- Semi di papavero
- Sesamo
- Filetti di merluzzo
Ho fatto scongelare i filetti di merluzzo sotto il getto dell'acqua (non sono certa sia la cosa migliore da fare, ma funziona) e acceso il fornetto per preriscaldarlo a 180 gradi.
In un piatto ho messo pane grattugiato, papavero, sesamo e sale. Ho tagliato i filetti in pezzetti più piccoli (circa 3 cm), li ho unti con un po' d'olio e li ho passati nel piatto per fargli attaccare la panatura.
In una teglia ho adagiato la carta forno, versato un filo d'olio, sminuzzato l'aglio, adagiato i pezzetti di merluzzo ed infornato per 20 minuti.
In una pentola antiaderente ho fatto soffriggere lo scalogno per poi versare i ceci che ho condito con sale, pepe e peperoncino e fatto cuocere con il coperchio per 6/7 minuti circa. Li ho assaggiati per aggiustarli di sale e versato il tutto nel bicchiere del minipimer.
Ho frullato il tutto allungandolo con un bicchiere di latte caldo per rendere la salsa più cremosa.
Tutto pronto per il pranzo! La salsina come base del piatto dove ho adagiato il merluzzo e messo un filo d'olio.
GNAM !!! :D
scartando un Lindt gianduja
Televisore acceso su Fox Crime, batteria del mio Mac all'80%, l'iphone non vibra da almeno un'ora, la stufa butta fuori aria calda ed io… Io mi scarto un cioccolatino.
Me lo gusto, rifletto. Non mi soddisfa particolarmente. Non sono un'amante del cioccolato, ma i Lindt rotondi avvolti nella carta rossa sono il mio punto debole. Per questo motivo, sono i primi a terminare. Nel cestino dorato appoggiato sul tavolino rosso ai piedi del mio divano sono rimasti solo gusti cazzuti come gianduia, champagne e robe simili.
Sono trascorsi due mesi dal mio intervento al ginocchio ed è ancora molto doloroso. Forse avevo sottovalutato la cosa, forse ero convinta che in poco tempo mi sarei sentita di nuovo bene. Invece no. Non è così. La sera, quando mi stendo, la gamba fa male, molto male. Anche quando rimango un po' di tempo seduta e decido di alzarmi…beh, vedo gli angeli volare. Passerà. Dicono tutti : "passerà". Nel frattempo io mi sono fatta mille film con finali terribili. L'ottimismo non è ancora passato da queste parti. Deve esserselo portato via Babbo Natale. Di certo c'è che ogni notizia non mi aiuta, ma non voglio soffermarmi su questo.
Come posso prendermela se persone che mi conoscono superficialmente non si preoccupano della mia salute? Il menefreghismo è ormai diventato uno status.
Ieri ero in palestra a vedere le più giovani della mia squadra giocare. Ho incrociato più volte lo sguardo di persone che ho ritenuto amiche. Beh, forse per un breve, brevissimo tempo, ma di certo fa strano vedere il loro comportamento. Costa troppa fatica avvicinarsi, salutarti e chiederti "come stai?"… è molto più comodo curiosare il profilo facebook e mandarti ogni tanto un messaggio misero. Che roba vigliacca.
Ma davvero, non mi sorprendono più questi atteggiamenti. Sono persone povere, molto povere. Chissà perché spesse volte la gente si comporta così? Non sarebbe più semplice fare come spesso mi comporto io? Lo so che risulto molto antipatica, ma dire quello che penso credo sia ancora la cosa migliore e di certo rispettosa.
Me lo gusto, rifletto. Non mi soddisfa particolarmente. Non sono un'amante del cioccolato, ma i Lindt rotondi avvolti nella carta rossa sono il mio punto debole. Per questo motivo, sono i primi a terminare. Nel cestino dorato appoggiato sul tavolino rosso ai piedi del mio divano sono rimasti solo gusti cazzuti come gianduia, champagne e robe simili.
Sono trascorsi due mesi dal mio intervento al ginocchio ed è ancora molto doloroso. Forse avevo sottovalutato la cosa, forse ero convinta che in poco tempo mi sarei sentita di nuovo bene. Invece no. Non è così. La sera, quando mi stendo, la gamba fa male, molto male. Anche quando rimango un po' di tempo seduta e decido di alzarmi…beh, vedo gli angeli volare. Passerà. Dicono tutti : "passerà". Nel frattempo io mi sono fatta mille film con finali terribili. L'ottimismo non è ancora passato da queste parti. Deve esserselo portato via Babbo Natale. Di certo c'è che ogni notizia non mi aiuta, ma non voglio soffermarmi su questo.
Come posso prendermela se persone che mi conoscono superficialmente non si preoccupano della mia salute? Il menefreghismo è ormai diventato uno status.
Ieri ero in palestra a vedere le più giovani della mia squadra giocare. Ho incrociato più volte lo sguardo di persone che ho ritenuto amiche. Beh, forse per un breve, brevissimo tempo, ma di certo fa strano vedere il loro comportamento. Costa troppa fatica avvicinarsi, salutarti e chiederti "come stai?"… è molto più comodo curiosare il profilo facebook e mandarti ogni tanto un messaggio misero. Che roba vigliacca.
Ma davvero, non mi sorprendono più questi atteggiamenti. Sono persone povere, molto povere. Chissà perché spesse volte la gente si comporta così? Non sarebbe più semplice fare come spesso mi comporto io? Lo so che risulto molto antipatica, ma dire quello che penso credo sia ancora la cosa migliore e di certo rispettosa.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)
VELLUTATA AUTUNNALE
Cosa c'è di meglio di un'ottima e calda vellutata in una fredda sera autunnale? Quella che vi propongo oggi è molto semplice e gusto...
-
Volete rilassarvi, mangiare bene e passeggiare per le viette di una splendida cittá italiana? Bene, la scelta che fa per voi è Siena. Ogni...
-
Cosa c'è di meglio di un'ottima e calda vellutata in una fredda sera autunnale? Quella che vi propongo oggi è molto semplice e gusto...
-
Un proverbio turco che spesso mi ritrovo a pensare e che, non so nemmeno io per quale preciso motivo, mi ricorda moltissimo la mia nonna. I...



