Non ne cavo fuori nulla ... mi pare solo di perdere tempo. E allora leggiamo qualche pagina di Carroll e vediamo se torna il buonumore dopo l'ennesima delusione serale.
Aspetto un bianconiglio da inseguire ...
Non ne cavo fuori nulla ... mi pare solo di perdere tempo. E allora leggiamo qualche pagina di Carroll e vediamo se torna il buonumore dopo l'ennesima delusione serale.
Aspetto un bianconiglio da inseguire ...
Sarà perché l'anno scorso ho preso una fregatura fotonica, ma quest'anno non riesco ad essere tranquilla al 100%.
Maledizione !!! Me la prendo parecchio, ma c'è poco da fare ... se non senti la fiducia non puoi brillare.
Purtroppo sono sempre stata leader ed il ruolo anonimato non mi sta bene.
Vorrei lavorarci un pò, ma tra infortuni e malattie non siamo mai in grado di concretizzare qualcosa di costruttivo.
Vedremo...
C'è una vera e propria epidemia ... in palestra stanno tutte male. Ed io combatto il tutto con una pozioncina vecchia che ora un pochetto va di moda ...
Di che si tratta? Semplice ...
Fatte bollire un pochino d'acqua, tagliate a rondelle lo zenzero fresco (per comodità infilatelo sullo stuzzicadenti) e mettete miele a volontà ...
Mal di gola, febbre, spossatezza, difficoltà a prendere sonno ... qualsiasi cosa abbiate vi farà bene.
Finalmente sabato abbiamo vinto!
Il Lemen Volley ha guadagnato i primi tre punti stagionali del campionato nazionale di serie B2 femminile battendo l'Union Volley 3 a 1 in quella che era la quarta gara del girone B.
Una partita non bella da vedere e nemmeno troppo divertente da giocare.
Sono stati ancora troppi gli errori e poche le possibilità di fare un gioco non scontato.
Dobbiamo ancora lavorare, lavorare, lavorare ...
Ora penso riposare perché ho qualche linea di febbre ...mancava !
Un sorriso non costa nulla,
ma vale molto.
Arricchisce chi lo riceve,
senza rendere più povero chi lo dà.
Non dura che un istante,
ma il suo ricordo può durare per sempre.
Perché se ti piace leggere, non sei mai sola... E se penso che da ragazzina mi dicevano che dovevo leggere ed io lo detestavo, mentre ora mi appassiono e mi faccio coinvolgere. Forse, semplicemente, non avevo trovato il libri giusto per me.
Riporto le parole della Bignardi che, oltretutto, apprezzo molto come scrittrice:
" Le donne che leggono sono pericolose perchè non si annoiano mai, qualunque cosa accada hanno sempre una via di fuga, se ne infischiano se le fai troppo soffrire perchè loro s’innamorano di un altro libro, di un’altra storia, e ti abbandonano.
Le donne che leggono sono pericolose perchè nutrono i loro sogni e non c’è nulla di più rivoluzionario di una donna che sogna di cambiare la propria vita, se lo fa, farà la rivoluzione, se non la fa seminerà il terrore.
Le donne che leggono sono pericolose soprattutto per se stesse. Ci sarà un motivo se la storia dell’umanità ha ritardato la lettura alle donne, la natura sapeva che avrebbe complicato loro la vita.
Comunque sia pazienza, leggere è meraviglioso."
Non è passato nemmeno un anno dall'hamburger post George Ezra... a quella sera dove aprirsi sembrava tanto semplice.
Lo dissi in quella circostanza e lo ripeto oggi : mi manca !
Mi manca Milano, nonostante tutto... nonostante la vita da pendolare faccia schifo, nonostante gli ultimi mesi non venissi retribuita, nonostante fossi circondata da stronze incompetenti ...
E così alzo il telefono. Si, l'ho fatto. E vedremo. Vedremo quanto valgo veramente.
Domenica scorsa è iniziato il campionato nazionale di serie B2 femminile... quello della mia squadra : LEMEN VOLLEY
Eravamo ospiti ad Ospitaletto, una piazza da me ben conosciuta e dove avrei di certo graditi uscire in maniera più dignitosa.
Abbiamo giocato un buon primo set e poi...puf! Si sono spente le luci, calato il sipario e non siamo state in grado di reagire con il giusto atteggiamento.
Sabato ci sarà la prima gara casalinga ed arriverà il Pisogne, un'altra realtà bresciana che conosco bene.
Mi auguro di divertirmi nel rettangolo di gioco e di mostrare al pubblico un bello spettacolo.
FORZA LEMEN ... FORZA RAGA
Sempre di corsa, da almeno 10 anni faccio troppe cose.
Oggi non mi sono praticamente mai fermata.
Ed ora, di ritorno dall'allenamento, ho l'adrenalina nelle gambe che mi impedisce di prendere sonno.
Leggerò, mentre faccio il ghiaccio, un pò del libro che mi sono regalata martedì : "Il punto vincente di Novak Djokovic"
Riporto una frase dal libro:
"La sconfitta peggiore non è il fallimento in sè, ma decidere di non provarci nemmeno"
Non si può fare nulla se non distrarsi. E allora guardo le fotografie... mentre vedo i minuti scorrermi davanti agli occhi.
Cerco qualcosa che mi scaldi il cuore ... trovo un sorriso ingenuo ... una bella bimba figlia di amici.
Mi carica. Speriamo bene.
Distrarsi non é possibile .
Rilassarsi è impensabile .
Focalizza l'obiettivo è continua a fare tutto per raggiungerlo.
A volte dovrai avere pazienza ed imparare ad ascoltare meglio il tuo corpo.
Solo con le idee chiare, la determinazione ed un corpo sano si possono ottenere grandi risultati ... grandi soddisfazioni.
Consapevolezza dei propri mezzi ed attitudine al sacrificio.
Vado ad allenarmi per migliorare.
TIENI DURO ... NON MOLLARE
Che poi si chiede solo di star bene ... poi fanculo i soldi , il lavoro, l'amore
... voglio solo star bene! E che cavolo
Sto leggendo "Un Uomo di Oriana Fallaci", con molta calma perché sono sempre stanca la sera... ma mi piace anche così, gustando un pezzetto alla volta..
" Paradossalmente, non ero innamorata di te. Non lo ero mai stata, nemmeno durante i sette giorni di felicità o nel periodo della casa nel bosco, perlomeno nel senso che di solito si dà a questo termine. Parlo del desiderio fisico che annebbia la vista e interrompe il respiro al solo guardare la creatura amata, del brivido che ti intirizzisce e ti scioglie al solo sfiorarle una mano, una guancia, sicché tutto in lei diventa unico e insostituibile, perfino l'odore del suo fiato, il sudore della sua pelle, i suoi stessi difetti che anziché difetti ti sembrano qualità deliziose: hai bisogno di lei come dell'aria, dell'acqua, del cibo, e in tale schiavitù muori di mille morti ma sempre per resuscitare, esserle schiavo di nuovo. Questi sintomi io li conoscevo, ma in coscienza non potevo dirmi d'averli avvertiti in nessun momento per te"
Devo aggiungere altro?
CANZONE IN ASCOLTO "Vip in trip di Fabri Fibra"
Oggi c'è stata qualche modifica il ufficio e questo ha un pochino destabilizzato il colleghi.
Non me di certo.
In trenta mesi del mio precedente impiego sono stata spostata 18 volte. Ogni volta con una motivazione che contraddiceva la precedente.
Lo ricordo ancora il mio primo giorno: 15 febbraio 2010. Arrivo in Via Maroncelli e... non esiste una postazione per me.
Mi presento ai colleghi nuovi, mi guardo un po intorno e poi mi dicono "ci trasferiamo in Via Tazzoli" .
In pratica per due giorni sono rimasta seduta su una sedia precaria e, una volta spostato tutto nell'altra sede, altri due giorni per sistemare faldoni, collegare cavi, assicurarsi che la rete funzionasse e mille altre cose.
In quell'ufficio con le scrivanie a tavola rotonda ci rimanemmo pochi mesi. Una venne sbattuta in Via Deruta ed arrivò quella che poi divenne la mia amica, ma che inizialmente mi soppportava poco.
In primavera ci fu un altro trasloco e l'arrivo di una figura nuova. Ci misero in un appartamento dietro la redazione. Avevamo bagno, cucina e area Living trasformata in ufficio. C'era l'uscita diretta sul retro ed ero un continuo uscire a prendere focaccine.
Ma anche qui non andavamo bene. Io finii con quelle del palinsesto in un ufficio tutto di vetro, ma anche qui per poche settimane. Dovevo tornare con le ex colleghe.
Mi spostaromo al piano superiore. Zona mansardata molto carina. Ma no, mi disturbavano. E allora torna giù vicino alla segreteria del boss.
Ma nemmeno questo sembrava andar bene. Ed ecco che mi ritrovo in una sala con il caminetto dove prima facevano le riunioni i manager. Ma il responsabile finanziario venne cacciato (dopo circa 8 mesi) e mi ritrovai non so nemmeno come a sostituirlo. Quindi mi spostaromo di nuovo nel piano intermezzo, dove avevano però chiuso una porta.
Ma nulla. Dovevo lavorare autonomamente e far riferimento solo al superboss. E allora ecco che con il mio portatile passavo alcune ore sul tavolo del suo salotto di casa ed altre nel suo ufficio.
Manifestai un certo disagio nel non avere una vera e propria postazione e così mi fecero un ufficio grandissimo tutto per me. Era bello. Tre pareti verdi, una in vetro, due finestre grandissime che lo rendevano super luminoso e la pace. Pace che durò poco perché decisero di trasformare la stanza comunicante in sala riunioni per palinsesto ed altre mille discussioni dei producer. Il delirio più totale!!!
Tornai quindi in Via Maroncelli, dove ero partita, ma al primo piano anzhe al piano terra. Per qualche mese tutto funzionó, poi mi mise al secondo piano.
Le settimane scorrevano ed erano poi le ore che passavo al terzo piano (ufficio superboss) che alla mia postazione.
Credetemi ... è frustrante, stressante e molto molto caotico... però, con tutti i difetti del caso, con i colleghi giusti mandi giù tutto ... anche il mancato stipendio.
Ho da sempre la fissa dei numeri ... ogni sera alle sei e otto minuti mi ritrovo a guardare l'ora e mi sono convinta che non sia una coincidenza ... oggi scarabocchiando il foglio ho scritto tante volte il numero ventitre e mi sono messa a ricordare cose ... collegamenti strani ... avvenimenti importanti ... sportivi ... bah
Il 23/9/2013 entravo in osoedale con il mio libero per fare la risonanza magnetica. Bisognava capire se, oltre al collaterale lesionato, ci fosse anche l'interessamento del menisco. Invece la batosta del crociato anteriore.
Oggi invece ho fatto una visita ed é andata bene.
Michael Jordan è decisamente il numero di maglia che ricordiamo di più ... beh io anche quello di Marco Simone da brava milanista.
23 era il voto preso nello scritto di Reti che poi si trasformò in un 27 con il progetto.
Ci sono 23 lettetre nell alfabeto latino.
Da ragazzina dicevo sempre che a 23 anni avrei avuto il primo figlio ... ne sono passati dieci e direi che non è esattamente una priorità.
Il sassofono ha 23 chiavi.
A 23 anni stavo con un uomo che lavorava troppo.
In terza superiore eravamo in 23 e più della metà vennero bocciati.
Il 23 è un numero primo sicuro.
Ed infine... Giulio Cesare morì a seguito di 23 pugnalate.
Porcaaaammmerda ma perché ??? All'una e mezza di notte devo rompere la mia amata tazza di Winnie The Pooh ???
Io non sono maldestra . Io non rompo mai niente. Per quale motivo quindi ???
Ma quel che è fatto non si può cambiare ed il mio ex datore di lavoro che mi deve una sfacchinata di soldi non mi sembra che possa cambiare le cose a breve.
Ed ecco che si arriva al dunque: IL GIOCO
Un proverbio turco che spesso mi ritrovo a pensare e che, non so nemmeno io per quale preciso motivo, mi ricorda moltissimo la mia nonna.
Un gruppetto di cinque persone in questo grazioso appartamentino a Peschici con un auto a disposizione per spostarsi ogni giorno in una spiaggia diversa.
Pregio o difetto che sia, una mia peculiarità è il perdono.Cosa c'è di meglio di un'ottima e calda vellutata in una fredda sera autunnale? Quella che vi propongo oggi è molto semplice e gusto...