mercoledì 2 dicembre 2015

Leggendo Alice

Non ne cavo fuori nulla ... mi pare solo di perdere tempo. E allora leggiamo qualche pagina di Carroll e vediamo se torna il buonumore dopo l'ennesima delusione serale.

Aspetto un bianconiglio da inseguire ...

giovedì 26 novembre 2015

Non sempre é semplice

Sarà perché l'anno scorso ho preso una fregatura fotonica, ma quest'anno non riesco ad essere tranquilla al 100%.

Maledizione !!! Me la prendo parecchio, ma c'è poco da fare ... se non senti la fiducia non puoi brillare.

Purtroppo sono sempre stata leader ed il ruolo anonimato non mi sta bene.

Vorrei lavorarci un pò,  ma tra infortuni e malattie non siamo mai in grado di concretizzare qualcosa di costruttivo.

Vedremo...

giovedì 19 novembre 2015

Pozione Magica

C'è una vera e propria epidemia ... in palestra stanno tutte male. Ed io combatto il tutto con una pozioncina vecchia che ora un pochetto va di moda ...

Di che si tratta? Semplice ...

Fatte bollire un pochino d'acqua, tagliate a rondelle lo zenzero fresco (per comodità infilatelo sullo stuzzicadenti) e mettete miele a volontà ...

Mal di gola, febbre, spossatezza, difficoltà a prendere sonno ... qualsiasi cosa abbiate vi farà bene.

MUFFIN SUPER INVENTATI

Mi sono detta: "cosa mi piace?"
Così ho preso alcuni dei miei ingredienti preferiti:

*CANNELLA
*MIELE
*YOGURT GRECO

Ho inventato dei muffin per la colazione o per la merenda... adesso vi dico come li ho fatti... più tardi scopriremo il risultato.

Ho acceso il forno a 180° perché serve preriscaldato ed unito gli ingredienti in questo ordine:

  • 2 uova intere di anatra
  • 150 g di zucchero di canna (prima l'ho tritato fine fine nel frullatore)
  • 3/4 di vasetto di Yogurt Greco (il rimanente me lo sto mangiando ora con le noccioline... sono vasetti da 170g)
  • un cucchiaio abbondante di miele (io in casa ho quello di eucaliptus... e quello ho dovuto usare)
  • un cucchiaio d'olio EVO
  • 175 g di farina setacciata
  • 1/2 bustina di lievito
  • un cucchiaione di cannella in polvere
Ho riempito i pirottini e messi in forno per 20 minuti.

Stiamo a vedere che succede... 

martedì 10 novembre 2015

14 ANNI ... Solita modalità tristezza

musica in ascolto : " Trouble (Parachutes) dei Coldplay"
Ed anche per il 2015 abbiamo impegnato la mente a quel brutto ricordo del 2001.Oggi mi ha scritto, dovrebbe bastarmi per essere meno triste, invece no. Certo, sarebbe facile dire "sono tutti qui", ma non è così ... Quello che ogni anniversario accade nella mia testa è l'incubo di commettere con leggerezza un errore fatale. Ci penso sempre. Si era ragazzi, incoscienti, un pochino matti... ma chi non lo è a vent'anni ??? E le conseguenze si pagheranno per il resto della vita.Quante volte ho raccontato di quella sera, della mia tinta nera, delle telefonate perse e di quella ricevuta come fosse un pugnale in pieno petto. Le ore, giornate, settimane, mesi di angoscia... Ogni giorno a scrivergli lettere, a pregare, a fare promesse pur di ottenere qualcosa... E quante volte mi sono messa alla guida in condizioni non ottimali per affrontare un viaggio... La stanchezza, un cocktail, il cellulare sempre in mano, la musica a tutto volume che un pochino di distrae ... E poi all'improvviso mi blocco e mi viene in mente il 10 novembre 2001. E tutto quanto prende una forma diversa, una luce ed un peso differente.

lunedì 9 novembre 2015

I primi tre punti

Finalmente sabato abbiamo vinto!

Il Lemen Volley ha guadagnato i primi tre punti stagionali del campionato nazionale di serie B2 femminile battendo l'Union Volley 3 a 1 in quella che era la quarta gara del girone B.

Una partita non bella da vedere e nemmeno troppo divertente da giocare.

Sono stati ancora troppi gli errori e poche le possibilità di fare un gioco non scontato.

Dobbiamo ancora lavorare, lavorare, lavorare ...

Ora penso  riposare perché ho qualche linea di febbre ...mancava !

mercoledì 4 novembre 2015

Sorridere

Un sorriso non costa nulla,
ma vale molto.
Arricchisce chi lo riceve,
senza rendere più povero chi lo dà.
Non dura che un istante,
ma il suo ricordo può durare per sempre.

sabato 31 ottobre 2015

CARILLON

Li amo e li temo. Vorrei averne tantissimi, ma quelli che ho li nascondo in punti fuori dalla portata di tutti.
Il carillon mi fa piangere. Perché? Non lo so. Quello che più mi riesce difficile gestire è la campana di vetro con dentro una rosa che si schiude ed esce una farfalla. Musica riprodotta "il tema di Lara" ... regalato, ovviamente, da mia nonna. Ecco, con quello é un fiume in piena. Inizio e non mi fermo. Mi rendono malinconica per ore. Ma il motivo? Fosse il ricordo di lei potrei capire, ma mi ha sempre fatto piangere, anche quando ero piccola.
Non lo so, ma questo porta gioie devo metterlo in un cassetto segreto.
"... I give this music for good memory to you ... "

giovedì 29 ottobre 2015

Le donne che leggono

Perché se ti piace leggere, non sei mai sola... E se penso che da ragazzina mi dicevano che dovevo leggere ed io lo detestavo,  mentre ora mi appassiono e mi faccio coinvolgere. Forse, semplicemente, non avevo trovato il libri giusto per me.

Riporto le parole della Bignardi che, oltretutto, apprezzo molto come scrittrice:

" Le donne che leggono sono pericolose perchè non si annoiano mai, qualunque cosa accada hanno sempre una via di fuga, se ne infischiano se le fai troppo soffrire perchè loro s’innamorano di un altro libro, di un’altra storia, e ti abbandonano.

Le donne che leggono sono pericolose perchè nutrono i loro sogni e non c’è nulla di più rivoluzionario di una donna che sogna di cambiare la propria vita, se lo fa, farà la rivoluzione, se non la fa seminerà il terrore.

Le donne che leggono sono pericolose soprattutto per se stesse. Ci sarà un motivo se la storia dell’umanità ha ritardato la lettura alle donne, la natura sapeva che avrebbe complicato loro la vita.

Comunque sia pazienza, leggere è meraviglioso."

martedì 27 ottobre 2015

E chi lo comanda il cuore?

Non è passato nemmeno un anno dall'hamburger post George Ezra... a quella sera dove aprirsi sembrava tanto semplice.

Lo dissi in quella circostanza e lo ripeto oggi : mi manca !

Mi manca Milano, nonostante tutto... nonostante la vita da pendolare faccia schifo, nonostante gli ultimi mesi non venissi retribuita, nonostante fossi circondata da stronze incompetenti ...

E così alzo il telefono. Si, l'ho fatto. E vedremo.  Vedremo quanto valgo veramente.

giovedì 22 ottobre 2015

Nuova sfida ... non bene la prima

Domenica scorsa è iniziato il campionato nazionale di serie B2 femminile... quello della mia squadra : LEMEN VOLLEY

Eravamo ospiti ad Ospitaletto, una piazza da me ben conosciuta e dove avrei di certo graditi uscire in maniera più dignitosa.

Abbiamo giocato un buon primo set e poi...puf!  Si sono spente le luci, calato il sipario e non siamo state in grado di reagire con il giusto atteggiamento.

Sabato ci sarà la prima gara casalinga ed arriverà il Pisogne, un'altra realtà bresciana che conosco bene.

Mi auguro di divertirmi nel rettangolo di gioco e di mostrare al pubblico un bello spettacolo.

FORZA LEMEN ... FORZA RAGA

martedì 20 ottobre 2015

Guarda che luna

Non ci si stanca mai dai guardarla, è talmente bella. Le hanno dedicato canzoni, poesie, quadri e, addirittura, per qualche religione è un miracolo.

Stupenda, incantevole, da togliere il fiato.

Importante per il raccolto, per la fertilità, influenza le maree... è assolutamente unica.

Ed io mi ci perdo ... Vorrei poterla vedere meglio, saperne di più, capire perché ne sono così attratta.

E come dice Vinicio Capossela...



giovedì 8 ottobre 2015

Stanchezza ed ore di sonno da recuperare

Sempre di corsa, da almeno 10 anni faccio troppe cose.

Oggi non mi sono praticamente mai fermata.

Ed ora, di ritorno dall'allenamento, ho l'adrenalina nelle gambe che mi impedisce di prendere sonno.

Leggerò, mentre faccio il ghiaccio, un pò del libro che mi sono regalata martedì : "Il punto vincente di Novak Djokovic"

Riporto una frase dal libro:

"La sconfitta peggiore non è il fallimento in sè, ma decidere di non provarci nemmeno"

lunedì 5 ottobre 2015

Preoccupazioni

Non si può fare nulla se non distrarsi. E allora guardo le fotografie... mentre vedo i minuti scorrermi davanti agli occhi.

Cerco qualcosa che mi scaldi il cuore ... trovo un sorriso ingenuo ... una bella bimba figlia di amici. 

Mi carica. Speriamo bene.

giovedì 1 ottobre 2015

MAI PERDERE DI VISTA L'OBIETTIVO

Distrarsi non é possibile .
Rilassarsi è impensabile .

Focalizza l'obiettivo è continua a fare tutto per raggiungerlo.

A volte dovrai avere pazienza ed imparare ad ascoltare meglio il tuo corpo.

Solo con le idee chiare, la determinazione ed un corpo sano si possono ottenere grandi risultati ... grandi soddisfazioni.

Consapevolezza dei propri mezzi ed attitudine al sacrificio.

Vado ad allenarmi per migliorare.

sabato 26 settembre 2015

Sfoghi di una pallavolista a riposo

TIENI DURO ... NON MOLLARE

Che poi si chiede solo di star bene ... poi fanculo i soldi , il lavoro, l'amore
... voglio solo star bene! E che cavolo

giovedì 24 settembre 2015

FORSE NON È FOLLIA

Sto leggendo "Un Uomo di Oriana Fallaci", con molta calma perché sono sempre stanca la sera... ma mi piace anche così, gustando un pezzetto alla volta.. 

" Paradossalmente, non ero innamorata di te. Non lo ero mai stata, nemmeno durante i sette giorni di felicità o nel periodo della casa nel bosco, perlomeno nel senso che di solito si dà a questo termine. Parlo del desiderio fisico che annebbia la vista e interrompe il respiro al solo guardare la creatura amata, del brivido che ti intirizzisce e ti scioglie al solo sfiorarle una mano, una guancia, sicché tutto in lei diventa unico e insostituibile, perfino l'odore del suo fiato, il sudore della sua pelle, i suoi stessi difetti che anziché difetti ti sembrano qualità deliziose: hai bisogno di lei come dell'aria, dell'acqua, del cibo, e in tale schiavitù muori di mille morti ma sempre per resuscitare, esserle schiavo di nuovo. Questi sintomi io li conoscevo, ma in coscienza non potevo dirmi d'averli avvertiti in nessun momento per te"

Devo aggiungere altro?

TROVATI UN LAVORO CAZZO TROVATI UNA RAGAZZA CAZZO

CANZONE IN ASCOLTO "Vip in trip di Fabri Fibra"

Oggi c'è stata qualche modifica il ufficio e questo ha un pochino destabilizzato il colleghi.

Non me di certo.

In trenta mesi del mio precedente impiego sono stata spostata 18 volte. Ogni volta con una motivazione che contraddiceva la precedente.

Lo ricordo ancora il mio primo giorno: 15 febbraio 2010. Arrivo in Via Maroncelli e... non esiste una postazione per me.
Mi presento ai colleghi nuovi, mi guardo un po intorno e poi mi dicono "ci trasferiamo in Via Tazzoli" .
In pratica per due giorni sono rimasta seduta su una sedia precaria e, una volta spostato tutto nell'altra sede, altri due giorni per sistemare faldoni, collegare cavi, assicurarsi che la rete funzionasse e mille altre cose.

In quell'ufficio con le scrivanie a tavola rotonda ci rimanemmo pochi mesi. Una venne sbattuta in Via Deruta ed arrivò quella che poi divenne la mia amica, ma che inizialmente mi soppportava poco.

In primavera ci fu un altro trasloco e l'arrivo di una figura nuova. Ci misero in un appartamento dietro la redazione. Avevamo bagno, cucina e area Living trasformata in ufficio. C'era l'uscita diretta sul retro ed ero un continuo uscire a prendere focaccine.

Ma anche qui non andavamo bene. Io finii  con quelle del palinsesto in un ufficio tutto di vetro, ma anche qui per poche settimane. Dovevo tornare con le ex colleghe.

Mi spostaromo al piano superiore. Zona mansardata molto carina. Ma no, mi disturbavano. E allora torna giù vicino alla segreteria del boss.

Ma nemmeno questo sembrava andar bene. Ed ecco che mi ritrovo in una sala con il caminetto dove prima facevano le riunioni i manager. Ma il responsabile finanziario venne cacciato (dopo circa 8 mesi) e mi ritrovai non so nemmeno come a sostituirlo. Quindi mi spostaromo di nuovo nel piano intermezzo, dove avevano però chiuso una porta.

Ma nulla. Dovevo lavorare autonomamente e far riferimento solo al superboss. E allora ecco che con il mio portatile passavo alcune ore sul tavolo del suo salotto di casa ed altre nel suo ufficio.

Manifestai un certo disagio nel non avere una vera e propria postazione e così mi fecero un ufficio grandissimo tutto per me. Era bello. Tre pareti verdi, una in vetro, due finestre grandissime che lo rendevano super luminoso e la pace. Pace che durò poco perché decisero di trasformare la stanza comunicante in sala riunioni per palinsesto ed altre mille discussioni dei producer. Il delirio più totale!!!

Tornai quindi in Via Maroncelli, dove ero partita, ma al primo piano anzhe al piano terra. Per qualche mese tutto funzionó, poi mi mise al secondo piano.

Le settimane scorrevano ed erano poi le ore che passavo al terzo piano (ufficio superboss) che alla mia postazione.

Credetemi ... è frustrante, stressante e molto molto caotico... però, con tutti i difetti del caso, con i colleghi giusti mandi giù tutto ... anche il mancato stipendio.

mercoledì 23 settembre 2015

23

Ho da sempre la fissa dei numeri ... ogni sera alle sei e otto minuti mi ritrovo a guardare l'ora e mi sono convinta che non sia una coincidenza ... oggi scarabocchiando il foglio ho scritto tante volte il numero ventitre e mi sono messa a ricordare cose ... collegamenti strani ... avvenimenti importanti ... sportivi ... bah
Il 23/9/2013 entravo in osoedale con il mio libero per fare la risonanza magnetica. Bisognava capire se, oltre al collaterale lesionato,  ci fosse anche l'interessamento del menisco. Invece la batosta del crociato anteriore.
Oggi invece ho fatto una visita ed é andata bene.
Michael Jordan è decisamente il numero di maglia che ricordiamo di più ... beh io anche quello di Marco Simone da brava milanista.
23 era il voto preso nello scritto di Reti che poi si trasformò in un 27 con il progetto.
Ci sono 23 lettetre nell alfabeto latino.
Da ragazzina dicevo sempre che a 23 anni avrei avuto il primo figlio ... ne sono passati dieci e direi che non è esattamente una priorità.
Il sassofono ha 23 chiavi.
A 23 anni stavo con un uomo che lavorava troppo.
In terza superiore eravamo in 23 e più della metà vennero bocciati.
Il 23 è un numero primo sicuro.
Ed infine... Giulio Cesare morì a seguito di 23 pugnalate.

martedì 22 settembre 2015

Non è giornata

Porcaaaammmerda ma perché ??? All'una e mezza di notte devo rompere la mia amata tazza di Winnie The Pooh ???
Io non sono maldestra . Io non rompo mai niente. Per quale motivo quindi ???

RIMANI SEMPRE TRA LE MIE PREFERITE DELLO SCORSO AUTUNNO

Did you hear the thunder?
Or the rain?
Means I’m coming home again
Means I’m coming home my friend
Did you steal my name?


lunedì 21 settembre 2015

CERCANDO NUOVE ENERGIE

Sapevo che non sarebbe stata cosa facile, però di dover ancora far così tanta fatica dopo quasi due anni, beh... non lo immaginavo.
Ma non mollo. NESSUNO DOVREBBE MAI ARRENDERSI.
Ero molto triste vedendo il ginocchio gonfiarsi come un pallone costringendomi a stare seduta mentre le mie compagne giocavano l'amichevole, ma ho cercato di essere ottimista.
Ho pensato che il sorriso avrebbe aiutato anche il dolore fisico, non solo lo spirito.
E così sono uscita a cena con una mia cara amica. Lei è davvero speciale. Prima che diventasse mamma eravamo spesso io e lei a trascorrere serata insieme, dopo la maternità abbiamo dovuto cambiare abitudini.
La sua bimba è stupenda, ma non poteva essere diversamente con una mamma così. Lei è sempre stata strepitosamente sorridente, una di quelle amiche che sapeva stare ovunque e con chiunque. Con lei ho condiviso tantissimi momenti divertenti ed è stata tra le prime a catapultarsi da me, senza accettare un mio rifiuto, nel momento del bisogno.
Mi ha portato un sacchetto con pensierino strappalacrime e alcuni portafortuna per le mie partite. Un paio di calzettoni di spugna orrendi, un perizoma mimetico di Hello Kitty e due mollettine di sua figlia. Che dolce!
Abbiamo cenato in questa risotteria proposta da me.
Avevo finalmente qualcosa di bello da raccontarle e così abbiamo dato il via al tutto.
Ne abbiamo passate tante di serate con le lacrime agli occhi ed il singhiozzo dal ridere... Anche a dicembre, dopo un paio di episodi assurdi che le stavo raccontando, ci siamo ritrovate con il mascara colato.
Bene, sabato ero felice. Felice di essere con lei ed un fagiolino nel suo pancino (spero logicamente in un'altra femminuccia). Felice di poterle, come sempre, raccontare qualsiasi cosa senza nessuna paura. Lei, che mi ha vissuta al 100%, che ha conosciuto i miei amici, le mie storie, la mia famiglia. Lei che è sempre più bella, più dolce, più realistica, più generosa e più altruista. Splendida! Mi ha ricaricata. Avevo veramente noia al ginocchio, ma quasi non ci stavo pensando. Guardavo i suoi capelli lunghi e brillanti che le incorniciavano il viso splendente. La gravidanza le mette una luce nuova. Abbiamo ricordato, come spesso accade, il momento in cui mi disse di attendere la prima bimba.
E' incredibile... Abbiamo praticamente parlato di tutto, ma pochissimo di pallavolo, nonostante sia stato il motivo per cui siamo diventate amiche.
Ci siamo salutate dandoci 4 o 5 abbracci e poi... "dai ancora uno" ed è sempre davvero bello stare con lei. Ora abitiamo ancora più lontane, ma.. chissenefrega! Il tempo ed il modo per incontrarci l'abbiamo sempre trovato e sempre lo troveremo.
E poi... e poi ho trovato altre energie. Energie nuove.
E' buona cosa trovare nuove fonti di energia, per potere avere più risorse in caso di necessità.
Sono carica, un pochino da rimettermi in forma, ma con calma e determinazione passerà anche questa.

giovedì 17 settembre 2015

SI PUO' ANCORA AMARE COME DA PICCOLI?

CANZONE IN RIPRODUZIONE: "Bonnie & Clyde - Beyonce feat Jay Z"
BEVANDA IN DEGUSTAZIONE: "Tisana finocchietto, liquirizia e melissa nella tazza di Winnie The Pooh"

Stanchissima da questa giornata, rientrata a casa da poco e piuttosto indolenzita, con la consapevolezza che non prenderò sonno facilmente, mi metto a riordinare un mucchio di cartacce che ho tolto da un mobile eliminato dalla mia camera.

Cosa ho trovato? Sorprese. In quanti mi hanno amata? Oddio.. tantissimi. Ma no, non è così. Semplicemente quando si è giovani si è più coraggiosi e non ci si preoccupa troppo di scrivere "ti sposerei subito" ... Che poi, evidentemente è sempre stato il mio spauracchio.

Venerdì scorso ero al pub con Big (azz... da quanto non lo nominavo???) e stavamo parlando della mia ex storia, della sua, della "nostra" platonica mai avuta, della sua attuale, dei miei pensieri e ... Siamo diventati cinici crescendo? Come cavolo è possibile che 10 anni fa giravo in bicicletta a 20 km da casa mia solo per passare davanti a casa sua con la speranza di incrociarlo, lui che veniva al locale dove lavoravo e mi fissava tutta sera... Ma si, quelle cose che si fanno a vent'anni con la testa che tutto il giorno non fa altro che pensare a lui. Solo a lui. Il cuore che esplode alla sua visione e le ore infinite a guardarsi negli occhi, a parlare, a dirsi tutte le cose pìù assurde. C'era la paura, ma non quella di buttarsi, in quel caso era diverso, complicato, altre storie. Poi ti ritrovi tutta presa in una roba talmente grande che non sai nemmeno esattamente come abbia avuto inizio. Da un olio johnson? Da un coca e rum? Da un CD con un pezzo di scotch? Ma chi lo sa... La chiacchierata con Big ha portato ad una triste conclusione "non ci si innamorerà mai più come le prime volte".

Beh, magari ci si innamorerà in modo diverso, magari più forte, magari mai più... ma cosa importa?
Quel che conta è stare bene da soli, con noi stessi. Non cerchiamo chi ci può completare, stiamo ad aspettare chi può essere nostro complice, chi può capirci, chi ci allunga una mano nei momenti di difficoltà e chi tende la sua quando ha bisogno perché si fida di noi.

E allora riprendo in mano tutti quei bigliettini, quelle lettere, quelle cartoline e quelle foto con dietro pensieri dolcissimi e ... Perché li ho conservati? Sono forse una romantica, finta cinica, un po' isterica e, soprattutto, incapace di separarsi da tutte quelle cose che l'hanno emozionata?

Non lo so, ma il primo giorno che mi parte lo sclero piglio tutto e faccio un falò.... Che le belle parole le hanno sapute scrivere tutte, ma le cazzate sono uscite ancora meglio :)


mercoledì 16 settembre 2015

QUANTO COSTA RESPIRARE?

Oggi va così... Oggi sono nervosa. Mi guardo indietro e vedo tutti gli errori che ho commesso. E non sto parlando dei viaggi, delle cene fuori o delle feste a casa. Sto parlando di tutte quelle mosse che, potessi tornare indietro, di certo non rifarei.
Ma quel che è fatto non si può cambiare ed il mio ex datore di lavoro che mi deve una sfacchinata di soldi non mi sembra che possa cambiare le cose a breve.
E allora partiamo da zero, dalle difficoltà che si presentano ogni giorno non appena apriamo gli occhi.

Bene... Suona la sveglia e noi siamo sereni e tranquilli. In effetti abbiamo un posto di lavoro che ci aspetta ed ogni 15 del mese lo stipendio è assicurato. Ottimo...

Ci laviamo = utilizzo bombolone GPL // Fattura Liquigas
Prepariamo la colazione = utilizzo corrente elettrica // Fattura Enel
Controlliamo la posta = utilizzo Internet // Fattura Telecom
Andiamo in ufficio = utilizzo auto // Rata Auto + GPL + Benzina + Olio + Pneumatici ...
Ci nutriamo in pausa pranzo = utilizzo cibo portato da casa // spesa vari alimentari
Andiamo in sala pesi = utilizzo abbonamento palestra
Torniamo a casa e ci rilassiamo al calduccio = utilizzo stufa // Fattura Pellet
Eccetera eccetera eccetera... 

A me sembra impossibile superare questo mese, ma ancor di più non aver ancora preso il TFR che mi spettava a luglio 2012.

E' difficile in due, lo è ancor di più da soli. Purtroppo la vita ha sempre qualche sorpresa... Il dentista, la fisioterapia, l'ottico, il cambio auto, il tagliando, il canone Rai, il pellet per affrontare l'inverno, pneumatici invernali per viaggiare più sicuri, l'aspirapolvere che si rompe, il controllo dei fumi della caldaia, la visita dallo specialista ... Ogni mese, se non più spesso, c'è qualcosa. Tutto aumenta, tranne lo stipendio. 

E lo so, non mi privo di molto, ho un armadio colmo di vestiti firmati mai messi, più di 90 borsette costosissime e non so nemmeno quante scarpe destinate a rimanere chiuse nella scatole per delle stagioni intere... Ma quando sono diventata così?

Quando è avvenuto esattamente il passaggio dall'agio alla situazione attuale?

Forse lavorare 5 mesi senza stipendio, licenziarsi e rimanere disoccupata per un anno? O forse coccolare troppo chi mi sta intorno non badando mai a spese con la consapevolezza (errata) che a parti inverse avrebbero fatto lo stesso? Forse quando sono stata "privata" di cose che utilizzavo ed ho dovuto ricomprarle? O forse quando mi sono curata a mie spese per evitare di andare sotto le mani di pippo, pluto o paperino? 

Chissenefrega! Vado in cucina, ho in fresca prosecco e birre che non tocco dall'inizio della preparazione e sicuramente avrò presto un buon motivo per stapparle. 

E' vero, possiamo sempre trovare un motivo per piangerci addosso e disperarci... Ma, fortunatamente, ho sempre anche alternative valide per far festa e ritrovarmi circondata da persone speciali.

Per tutti gli altri... Spero che, con i soldi che avete messo da parte, possiate fare un bel viaggio lontano ... E NON TORNARE MAI PIU'! Con affetto


lunedì 14 settembre 2015

Tra Feng Shui e cambiamenti

CANZONE IN ASCOLTO: "Love Should di Moby"

Le teorie sul come dormire sono infinite. Da uno studio semi approfondito ho capito che, essendo una persona che svolge si  un lavoro d'ufficio, ma a livello fisico non mi risparmio tra sala pesi ed allenamenti di pallavolo, il miglior modo è mettersi con la testa a nord.

Bisogna anche dire che l'orientamento del letto va preso in considerazione solo dopo aver analizzato la disposizione della camera rispettto alla porta ed al bagno.

Ora dovrei esserci. Posso mettermi il cuore in pace e fare sonni tranquilli.
La mia nuova camera da letto mi piace più di prima e, soprattutto, è diversa.

Togliere la mia fotografia gigante è stato davvero un toccasana. Non la sopportavo!

E' lunedì, sono stanca per via del Boot Camp e dell'allenamento, domani ho la seduta di pesi ed ho ancora l'adrenalina nelle gambe. Spero di prendere sonno velocemente... e spero arrivi rapidamente domenica.

mercoledì 9 settembre 2015

PRIMA AMICHEVOLE ... CENTRALE, UN RUOLO IMPORTANTE

Canzone in ascolto: "PEARL JAM - EVEN FLOW"

Ogni anno si ripresenta la stessa situazione e non ci si abitua mai. La preparazione è quella cosa che tutti i pallavolisti odiano. Dai, non fate finta di essere felici. Certo, pure io sono contenta di poterla fare, ma è davvero tosta.
Squadra nuova per me e tanti cambiamenti. Dopo tanti anni ho fatto di nuovo un ritiro.
Adoro i ritiri. Stacchi da tutto... Beh, con gli smartphone la vita è più semplice in effetti.
Comunque è andata molto bene. Faticosissimo, ma intensamente appagante.
Il gruppo nuovo e giovanissimo mi piace e mi stimola. Ho visto delle cose molto buone ed interessanti che spero si concretizzino in un ottimo gioco.

Ed ecco che si arriva al dunque: IL GIOCO
Questa sera prima amichevole stagionale per noi del Lemen Volley.
Siamo ancora un pochino di legno, affaticate e con qualche acciacco, ma la voglia di giocare è sempre tantissima.
Non vedo l'ora di fare un set vero. Battere, correre in campo per difendere, coprire l'attaccante, uscire per far entrare il libero e rientrare dopo tre rotazioni per attaccare e murare come una disperata.
Il mio ruolo è di sacrificio, sono pochi i centrali felici di ricoprirlo.
Beh, io sono una delle poche eccezioni. Ho fatto anche l'opposto, ma la carica che mi trasmette schiantare un primo tempo a terra o dominare la rete per tutti i suoi 9 metri... Faticoso, vero, ma assolutamente magnifico.
Guardare dove difende l'avversario, scrutare con attenzione l'impostazione dell'alzatore per poter interpretare quale schiacciatore servirà così da anticipare di qualche millisecondo lo spostamento, posizionarsi di fronte all'attaccante, guardare come prendere la rincorsa, prender il tempo e saltare in alto invadendo il più possibile con le mani al di là della rete... e se quel giocatore tira forte, fortissimo, contro di te... allora è fatta. La palla gli tornerà indietro più veloce della luce e si sentirà un annuncio al microfono:

"CADORNA, FERMATA CADORNA. PIU' FORTE TIRI PIU' FORTE TI RITORNA"

ahhahahhaha che ricordi ragazzi!!! Che meraviglia il mio sport. Che spettacolo il mio ruolo.
E se poi ho pure la fortuna di avere un buon palleggiatore... e credo proprio che sarà il caso di questa stagione.. beh, è fatta! Non ci ferma più nessuno. Uno, gancio, doppio gancio, sette, due, bi, fast... MERAVIGLIOSO!

Viene detto che il centrale sia il più incapace perché non riceve e non sa quasi mai difendere.
Io la vedo diversamente. E' un ruolo intelligente e di sacrificio.
Dobbiamo avere molta più concentrazione perché usciamo spesso dai giochi per dare spazio al libero e quando rientriamo in campo dobbiamo sempre essere super presenti perché la primalinea richiede uno sforzo fisico notevole ed un'elevata attenzione. Spesso non veniamo tenuti nemmeno in considerazione per l'attacco perché la ricezione non gira e facciamo giri a vuoto. A muro dobbiamo chiamare i tempi e, spesso, dare indicazioni ai nostri esterni sull'impostazione corretta per permettere alla difesa di essere coordinata ed efficace.

Che vi devo dire... ADORO IL MIO RUOLO E NON LO CAMBIEREI PER NULLA AL MONDO.

#MIDDLEBLOCKER



venerdì 28 agosto 2015

COSA SUCCEDE IN CITTA'



Di certo non si può dire che ci si stia annoiando in questa estate dal sapore agrodolce.

Avrò avuto poco più di tre anni quando un noto artista italiano cantava “cosa succede, cosa succede in città, c’è qualche cosa … qualcosa che non va! Guarda lì, guarda là che confusione… guarda lì, guarda là che maleducazione”  e poi proseguiva in un ubriaco “egoista, certo..perchè no?!? Perché non dovrei esserlo?!? Quando ho il mal di stomaco con chi potrei condividerlo Oh!”

Eh eh … grande Vasco! Dovremmo essere un po’ più egoisti. Preoccuparci meno degli altri e più dei nostri interessi.  In un vortice di impegni, tra mille persone, amici che vanno e vengono, parole profonde e pensieri leggeri. Un mix di emozioni che inondano la testa.
Sarebbe bello poter comandare le reazioni. Poter dire “in questa occasione mi devo comportare così” e premere, per esempio, un tastino posizionato sulla nuca ;)

lunedì 24 agosto 2015

La nostra vita... uno Spettacolo

Canzone in ascolto: "Fake Plastic Trees - Radiohead"

Razionalità. Ecco quello che tutti vorremmo avere. Eppure, non sono così convinta che sia la scelta migliore. Quantomeno, non sempre.

Mi fermo, mi volto e mi riguardo.

SCELTE RAZIONALI VS SCELTE IMPULSIVE

Prendo un foglio bianco e tiro una riga in verticale. A sinistra i PRO ed a destra i CONTRO.

Forse non sono coerente? Starò barando? Come mai sembrerebbe che le scelte prese di pancia abbiamo dato miglior qualità alla mia vita?

Ma soprattutto, per quale motivo sono stata così tante volte razionale se continuo a blaterare di essere una dannata impulsiva???  Qualcosa non mi torna. Quello che però è stato motivo di riflessione è stata una frase che mi hanno detto e, ammetto, non è la prima volta. Ora la riporto, non sono certa che fossero testuali parole, ma il concetto sicuramente è corretto:

"...non tutti ci comportiamo nello stesso modo..."

Il mio enorme problema spiattellato così, senza nemmeno rifletterci troppo. Quanto è vero? Penso sempre che il mio modo di comportarmi sia quello che mi debba aspettare dagli altri.

Ed oggi ho chiamato la mia amica, le ho chiesto un consiglio prima di agire, prima di fare una telefonata, prima di rischiare di perdere il controllo. Sono stata razionale. Ma avrò fatto bene?  Guardando il "problema" alla fonte, sarebbe andato certamente meglio se avessi agito subito d'istinto.

Non lo so, ma non voglio privarmi, non voglio limitarmi e, soprattutto, non voglio fare la spettatrice.

Io non ci sto seduta in primafila, io salgo sul palcoscenico rischiando fischi, uova e pomodori, ma con la possibilità di ricevere anche fiori e applausi.

giovedì 20 agosto 2015

DOTTORE: "Dica trentatre"

musica in ascolto: " Crawling dei Linkin Park"

E così ho compiuto 33 anni... RIMORTACCI!!!

Cosa ho fatto? FESTEGGIATO ... Ho iniziato lunedì sera e non ho ancora finito.

Mi sono concessa una seratina a casa oggi dopo il beach volley impegnativo del tardo pomeriggio.

Cosa frulla in testa? Tante tante cose... Da settembre inizierò con una nova squadra. Sarà IMPEGNATIVO, ma ho voglia! Sono stramotivata. Sicuramente sarà dura la preparazione, faticoso investire ogni giorno 2 ore per andare ad allenarmi, ma voglio credere che sarà fantastico.

E quindi facciamo festa.. Perché se a trentatre anni ho ancora tutta questa energia e passione, dopo tutto quello che ho dovuto passare, c'è solo un motivo: HO LE PALLE!

Buona notte gente... Buona notte a chi le palle non le ha e buona notte a chi crede di averle invece le rompe e basta! ;)

lunedì 17 agosto 2015

CHI NON HA PANE, MA COMPERA FIORI, E' UN POETA

Un proverbio turco che spesso mi ritrovo a pensare e che, non so nemmeno io per quale preciso motivo, mi ricorda moltissimo la mia nonna.
In casa sua c'erano sempre i fiori. Amava le margherite. Ho nitido il ricordo del suo salone enorme, con il pavimento di marmo, un tavolo grande illuminato da un lampadario importante in ferro battuto ed al centro il vaso rosa antico con fiori coloratissimi.
Adoro i fiori e spesso li ho ricevuti in dono.
Ricordo perfettamente tutte le volte che ne ho ricevuto anche solo uno. Dono una forte importanza anche alle rose che mi regalano nei locali, anche se spesso capita siano gesti privi di sentimento, ma esclusivamente dettati dall'alcool. Non riesco ad abbandonare la rosa nemmeno alle 5 del mattino, non ce la faccio. La porto a casa, la metto nel vaso e la tengo in vita più che posso.
E domani sarà il mio compleanno, il primo senza ricevere fiori. Sarà dura non notarlo. Non ho mai chiesto fiori, ma sono sempre arrivati.
C'è stato un periodo quasi comico nella mia vita. I miei compagni di corso lo ricordano spesso per prendermi in giro. Ero una matricola iscritta all'università da quattro mesi, non conoscevo praticamente nessuno e me ne stavo in biblioteca a studiare quando al microfono dicono il mio nome e cognome più "si rechi all'ingresso".  Ero talmente concentrata ed immersa nel manuale di architettura che non badai al messaggio.  Ad un certo punto si aprirono le porte, il mitico "bidello" Sergio aveva in mano un mazzo con 15 rose e stava venendo verso di me. Io imbambolata e poi... APPLAUSO dell'intera biblioteca! Io viola dall'imbarazzo!  Ma non fu l'unica volta... poche settimane più tardi, io ed i miei compagni ce ne stavamo al centro commerciale per mangiarci un trancio di pizza prima di tornare a lezione. Ed ecco che mi avvicina una signora, mi chiede "tu sei Lara?" e mi piazza in mano un mazzo enorme di rose dicendomi pure "me le ha date un bel ragazzo per te" ... Di nuovo viola, rossa, blu tutti i colori per la vergogna.
E poi le volte peggiori... Arrivare in ufficio e trovarne 100, ma per nulla desiderate. Oppure ancora un mazzo con 29 rose dal gambo lungo bellissime, ma che avresti voluto bruciare.
Ma, a parte qualche piccolo episodio, ho apprezzato sempre i fiori....
Gli immancabili mazzi per Capodanno, San Valentino, Anniversario, Compleanno ed avvenimenti importanti da parte del mio ex... I girasoli bellissimi da un mio amico... Il bouquet con i fiori di campo dalla coppia di amici di ritorno dalle vacanze... Le violette per la festa della donna da un cliente diventato poi mio amico... Adoro i fiori e... ho deciso: DOMANI MI REGALERO' UN MAZZO DI FIORI! :D

domenica 16 agosto 2015

GLI ASSURDI PERSONAGGI DEI TRENI E LE VACANZE ITALIANE

Non è stato semplice organizzarsi. Di solito mi mettevo a pianificare le vacanze già in inverno. Sceglievo il periodo migliore per poter partire senza sconvolgere i mille impegni, guardavo i posti consigliabili per non beccarmi pioggia ed intemperie varie e poi davo il via al tutto.
Cosa vedere, dove mangiare, cosa non perdermi e dove dormire.

Ma questa volta no.Mi hanno chiesto di aggiungermi ad un gruppo di amici in cerca di meta ed ho accettato. Inizialmente si stava guardando la Spagna, poi il Salento e, alla fine, ci siamo ritrovati nel Gargano.
Un gruppetto di cinque persone in questo grazioso appartamentino a Peschici con un auto a disposizione per spostarsi ogni giorno in una spiaggia diversa.

Non ero mai stata in Puglia e non mi sono trovata male. Ho decisamente mangiato bene, visto posticini carini e rimasta colpita dall'escursione alle Isole Tremiti.

Lo sapevate che Lucio Dalla ha preso spunto proprio da questi luoghi per scrivere parecchie canzoni?

Mi verrebbe da citare "...dice che era un bell'uomo e veniva, veniva dal mare ...e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino..."

Ha, beh, aveva... una casa che si affaccia sul mare su Cala Matana a San Domino e una barca di 24 metri.

L'arcipelago mi ha colpita molto. Le acque bellissime, la terra aspra, non ancora troppo turistico: BELLO.
Tra i vari giretti abbiamo fatto due serate a Vieste. I faraglioni illuminati, le stradine della cittadella, le bancarelle ed il fiume di gente. Si respirava aria rilassata. Non ho visto nessuno correre, nessuno infuriato. Tutti sereni a godersi il panorama tranquillo del mare e della luna circondata dalle stelle.

Dopo una settimana mi hanno accompagnata in stazione dove mi attendeva un trenino delle Ferrovie del Gargano. Un viaggio strano, molto strano.

Con un leggero appetito mi sono avvicinata al bancone del bar della stazione per ordinare un panino. Alla mia destra un tizio sulla quarantina, forse più giovane, beveva un amaro e mi scrutava. Un incrocio tra Thom Yorke e Iggy Pop. Mi fa qualche domanda, forse pensando di mettermi in difficoltà, di sentirsi più forte, ma io gli rispondo tranquillamente, gli sorrido e rimango ad ascoltarlo.
La gente sola che trova il coraggio di instaurare un discorso con un'estranea mi ha sempre incuriosita.

Mi chiede: "cosa stai ascoltando?" io, un pochino titubante per il timore della reazione, gli rispondo "Drain You dei Nirvana" Il tizio si inginocchia ai miei piedi, alza il volto al cielo e dice "lo sapevo, lo sapevo che eri una grunge" Ok, inizio a guardarlo perplessa. Ma lui, apre il portafoglio e mi mostra la foto di Kurt Cobain messa stile santino.  Sorrido e me ne vado con il mio panino e la musica alta nelle orecchie.

Me lo ritrovo in carrozza, si siede davanti a me. Non era il viaggio che avrebbe dovuto fare, ma vuole conoscermi. Assurdo!!! Un pazzo che vuole conoscere proprio me... che strano! :) Mi racconta in pochi minuti la sua esperienza lavorativa bruscamente interrotta la sera precedente, l'odio che prova per sua madre e l'incapacità di staccarsi da lei, l'attrazione verso la cocaina che però non può permettersi ed il desiderio di mollare tutto ed iniziare a fare il musicista, pur non sapendo suonare nessuno strumento.

Vicino a noi un ragazzino di Caserta ed uno scenografo Napoletano. Dopo 190 minuti ero su un altro treno in direzione Civitanova Marche.

Su questo ho viaggiato con due adolescenti dai capelli decolorati, con tantissimi piercing, tatuaggi ovunque, occhiali da sole con lenti di plastica, scarpe gigante ed un mix tra pelle, pizzo e borchiette.
Erano dirette a Rimini, dove avrebbero trascorso una settimana.

Una di queste mi ha detto che vorrebbe diventare veterinaria perché ama gli animali, l'altra spera di diventare una dj. Direi entrambe con idee interessanti. Durante il viaggio mi hanno offerto delle strane patatine a forma di stelle ed ho contraccambiato con dell'uva bianca presa la mattina a Peschici.

Un paio d'ore di viaggio ed eccomi nelle Marche. Con il mio borsone ho attraversato il corso ed incontrato i due amici più o meno vicino al B&B dove avevamo prenotato.

Più che un B&B sembra un museo... assurdo! Stiamo in camera il tempo di farci una doccia, poi usciamo a cena. Beviamo una "Lacrima di Morro" che, con i suoi 15,5 gradi mi blocca dopo il primo bicchiere. Avevo caldissimo. Cena buona, seguita da passeggiatina sul lungomare e nanna presto perché il giorno seguente: BARCA A VELA!

Ma non voglio raccontarvi tutte le mie vacanze qui... con calma, con calma ...

martedì 28 luglio 2015

Offese - Insulti - Presunzione ed altre forme inconcepibili di ignoranza

Pregio o difetto che sia, una mia peculiarità è il perdono.
Sono totalmente incapace di portare rancore.
Questa cosa l'avevo già detta.
La gente se ne approfitta spesso. Pensa di poter insultare, offendere ed agire con presunzione solo perché poi con due moine io dimentico tutto.
Capitano volte però che non riesca a farmi scivolare tutto, mi soffermi e rifletta.
Tra le cose più divertenti alle quali possiamo assistere ci sono ragazzini che ancora pisciano a letto, ma che credono di sapere tutto. Hanno tutte le risposte, sanno esattamente come gira la vita ed esprimono giudizi in sordina, fingendosi umili. Quando si accorgeranno di non saper risolvere un problema senza avere una crisi esistenziale, beh, forse sarà troppo tardi.
Gente confrontatevi, parlate, comunicate, leggete, informatevi e, soprattutto, scendete da quei cazzo di piedistalli che non siete nessuno. La società è già sufficientemente crudele per impegnarsi a renderla ancora più difficile.


lunedì 13 luglio 2015

REWIND E ARRIVEDERCI

Perché i pensieri corrono così velocemente?
Mi sono fermata un secondo ed ho davvero avuto la sensazione che la testa potesse esplodermi per tutto quello che ci stava frullando dentro.
Se avessi tappato il naso e soffiato forte, sono certa che sarebbero usciti ricordi, domande, emozioni e mille dubbi dalle orecchie.
Una meravigliosa terrazza, uno splendido panorama ed una carrellata di situazioni che mi sono passate davanti agli occhi come se stessi premendo il tasto rew. Alle mie spalle un gruppo di persone, alcune molto diverse tra loro, probabilmente la maggiorparte completamente diverse da me.
Ho temuto che i loro occhi potessero "ficcanasare"  e voler leggere attraverso i miei cosa mi stesse passando per la testa ed ho trovato un rifugio: un ingenuo bambino.
La piccola creaturina mi guardava incurisita, forse più attratta dai miei colori fluo che da altro. Mi sono lasciata distrarre dalle sue richieste di attenzioni, ma sono subito ricascata nel vortice dei pensieri.
Tantissimi, incredibilmente tanti e concatenati. Ed ho realizzato che ho vissuto un autunno, poi un inverno, la primavera ed ora l'estate...
Ed eccola la frase maledetta : "buona estate".  No, non ci sono storie, io non li so gestire gli addii ... nemmeno gli arrivederci.  Fin da piccola era una tragedia! Mia sorella partiva per il mare con la zia ed io dovevo separarmene? Perfetto... Lacrime, singhiozzi e muso lungo, nonostante mi concedessero di guardare il Festivalbar dalla mia vicina di casa mangiando un sacchetto enorme di caramelle gommose. Oppure quando si andava al mare in Liguria per due settimane e si conoscevano amichetti che avrei rivisto l'estate successiva, il giorno della partenza era davvero straziante. Iniziavo il pomeriggio prima ad agitarmi perché poi li avrei dovuti salutare e volevo assolutamente lasciare un bel ricordo, nonché l'indirizzo per le lettere e scambiarci un braccialetto o qualsiasi cosa.
E l'ultimo giorno di scuola? Sempre tanta tristezza perché ormai l'avevo capito che non sarebbe stato semplice vedere i compagni che abitavano lontano. Ed erano altri tempi. Non c'erano i cellulari, non avevo la patente e si facevano le vacanze in periodi diversi.  Insomma, mi sono spiegata, ma se è necessario posso ammetterlo in modo molto più esplicito: IO ODIO, DETESTO E SOFFRO TANTISSIMO NEL DIRE ADDIO O ARRIVEDERCI. Ecco, l'ho detto.
E poi, non sono così sicura che il motivo sia solo legato al distaccamento in se. Quando una persona parte ha sempre di fronte a se una nuova esperienza che potrebbe anche cambiargli la vita. Un già triste "arrivederci" potrebbe trasformarsi in un "addio"... Io questo lo so per esperienza.
La gente, quella che, a differenza mia, ha le palle per partire, a volte trova situazioni migliori ed indietro non torna più. Oppure trova persone nuove, interessanti, stimolanti e ... si dimentica di te.
Che mi resta? Mi resta sempre il tramonto in terrazza da guardare, il mio bicchiere di vino fresco in una mano, un rapanello nell'altra, "Let Her Go" di Passenger ed il cincischiare delle persone come sottofondo. Riuscire a contenere i ricordi in questa testa diventa sempre più complicato. La voglia di condividerli, di ragionarci e di confrontarmi per vedere se solo io ho questa visione della vita.
Autunno per scoprirsi, inverno per viversi, primavera per cambiare ed estate per capirsi e ritrovarsi.
Ora sono triste, perché avrei voluto avere la voglia di cercare il tuo sguardo, sorriderti e dirti sottovoce "abbiamo visto più albe che tramonti" e farti anche capire che, quando incontro una persona così bella, non mi va proprio di perderla.

martedì 7 luglio 2015

un altro 7 luglio

Chissà quanti ne ho scritti di post parlando del 7 luglio? Oggi però non ci sono stati avvenimenti importanti. Non ho conosciuto nessuno, non ho avuto appuntamenti, non ho trovato lavoro, non ho vinto tornei... niente. Piattume totale. Sei ore di lavoro in un forno di ufficio sprovvisto di climatizzatori con tanto di termometro che segnava più di 33 gradi; un paio d'ore in sala pesi per fare il mio circuito e poi me ne sono tornata a casa.
Continuo ad essere pensierosa, insoddisfatta e timorosa. Continuo a far passare i treni e non mi decido a salire. Anzi, manco mi avvicino per la paura di essere presa per un braccio da qualcuno e farmi trascinare. Sono un disastro!!!
Un ragazzo che conosco una sera mi ha detto "se ti servono calci in culo chiamami" ... chissà, forse dovrei fargli un colpo di telefono?

domenica 14 giugno 2015

Week end piovoso ? NON CI FAI PAURA

Che se mi fossi messa ad organizzarlo... Non sarebbe di certo uscito così bene!
Questa settimana è stata davvero pesante, ma SUPER! Perché? Beh, sono riuscita a trascorrere del tempo con  amici che fatico a vedere, ma davvero speciali.
Mercoledì sera mi sono fatta un aperitivo con una persona per me molto molto importante. Non lo vedo mai, lo sento pochissimo, ma abbiamo condiviso momenti indelebili insieme ed ora vederlo mi fa sempre sentire al settimo cielo, anche se a volte mi innervosisce perché non capisce il bene che provo per lui.
Mentre chiacchieravamo sono arrivate le mie ex compagne di squadra per la cena. Ogni tanto, con una periodicità di 3 o 4 volte all'anno, organizziamo qualcosa tutte insieme. Io sono l'unica che ancora gioca e l'unica single, quindi sono spesso quella che racconta più cacchiate e vengo presa in giro :)
Venerdì invece super super... Ho un caro amico da molto tempo. Eravamo ragazzini quando ci siamo conosciuti e, pur essendo distanti, siamo riusciti a creare un rapporto unico. Quando ho un problema, lo chiamo e glielo racconto. Lui sa ascoltarmi e consigliarmi. Si fida di me perché mi coinvolge per delle scelte importanti. Insomma, siamo davvero molto in sintonia. Da qualche mese è andato a vivere da solo e non avevo ancora avuto modo di vedere il suo appartamento. Quindi mi sono messa in auto e l'ho raggiunto. Fighissima la sistemazione e allucinante come sia stato estremamente naturale condividere gli stessi spazi con disinvoltura. Sembrava quasi che fossimo giù stati coinquilini da tempo. Molto bello e rasserenante. Siamo usciti a cena con un suo amico, abbiamo chiacchierato tanto ed il giorno dopo, siamo stati da sua madre. Anche con lei stessa cosa... Per anni ha sentito parlare di me, ma non mi aveva mai vista prima, eppure sintonia imminente. Che bello! E' raro trovare persone così.
Sabato sera invece ho raggiunto un'amica a Milano. Abbiamo bevuto del vino a casa sua facendo milleottocento discorsi... Dal lavoro, allo sport, all'amore, alle amicizie.. di tutto. Poi ci siamo preparate e con i mezzi abbiamo raggiunto la zona Ticinese per una cenetta giapponese.
Finita quella abbiamo passeggiato fino alle colonne di San Lorenzo e raggiunto un mio amico in un locale. Ci siamo fermate poco, perché poi avevamo intenzione di andare a far festa al Just Cavalli. La sfortuna ha voluto che vi fosse la Milan Fashion Week Party ... eh eh eh :D
Fatto sta che verso le quattro di notte è stato DIFFICILISSIMO recuperare un taxi che portasse a casa i nostri piedi stanchi dai tacchi vertiginosi, ma ce l'abbiamo fatta.
Domenica mattina colazione e "swap party" con l'amica che mi ha ospitata la notte, poi per pranzo ho sentito una mia ex collega e con lei ci siamo fatte un super pranzo di pesce, shopping in centro a Milano e poi via... me ne sono tornata a casa, Davvero soddisfatta. Unico rammarico: HO SPESO TROPPO, ma ... si vive una volta sola! VAMOS

martedì 9 giugno 2015

Come Big & Carrie ...

Quindici anni fà di certo non avrei immaginato che aprire un blog mi avrebbe appassionata per così tanto tempo. 
Beh, effettivamente quando io inizio una cosa, difficilmente la lascio perdere. Forse è proprio per questo che, a differenza di molte altre mie amiche, non ho mai fatto corsi o preso lezioni di qualcosa... Mi sono detta: "mi piace giocare a pallavolo" e da quando ho messo piede in palestra non ci sono più uscita. Ho voluto trasferire la mia abitudine di scrivere il diario aprendo un blog e sono ancora qui. 
Nel 2003 il Blog di Larasana aveva raggiunto un discreto successo. Ne ero assolutamente inconscia, ma iniziai a capirlo quando aumentarono i commenti ai post. Fui poi costretta a mettere un blocco perché ingestibile. 
I tempi sono cambiati con l'arrivo dei social network super popolari, ma la mia sana abitudine di scrivere due righe prima di andare a nanna... beh, mica l'ho persa.
In pochissimi sanno che ho ancora un blog e di certo non mi interessa farmi pubblicità, ma oggi voglio incominciare facendo riferimento ad una scena divertente di settembre 2006...
...ero sotto esame ed in piena preparazione atletica con la mia squadra di pallavolo. Giocavo il campionato di B2 a Palazzolo e dovevo dare l'esame di Fisica. Decido di prendermi una pausa mangiandomi un gelato in centro a Crema. Ricordo addirittura i gusti del cono : mela verde e fragola. Sorridevo perché avevo scelto i gusti facendomi condizionare dal colore della mia T-Shirt :)
Mi siedo su una panchina dei giardinetti ed una ragazzina molto bella, con dei capelli lunghi lucidissimi e scuri mi si avvicina, mi fissa e mi chiede se sono Larasana. Annuisco e la fisso incuriosita, lei di nuovo mi guarda e poi subito abbassa lo sguardo quasi intimorita, ma subito trova il coraggio per chiedermi: "come va con Mr Big?"
Accidenti... Mr Big! E chi se lo ricordava? All'epoca mi ero riempita la testa di segatura bagnata e non ci stavo capendo più niente. Parlavo di Mr Big nei miei post e le lettrici si erano appassionate ai racconti. Beh, non che fossero troppo interessanti... Il mio amato era davvero complicato. Tanto gli piacevo quanto era difficile poterlo avere. Ero davvero in crisi ed, evidentemente, trasferivo la mia agitazione attraverso il blog al punto di creare curiosità. 
Aaah mio amato Mr Big, quante lacrime ho versato, quanta tristezza ed incomprensione. Eppure, a distanza di tempo, siamo pure amici. Assurdo! No no ... se chiudo gli occhi un solo istante rivedo la mia cameretta, la cornice con la sua foto in primo piano appoggiata sulla scrivania, io seduta che scrivo scrivo scrivo con in sottofondo la musica che ascoltavamo in macchina insieme fino all'alba. Beh si, giusto quello si faceva. Ascoltavamo musica, ci si teneva la mano, si guardava la luna sparire ed il sole arrivare, si parlava dell'infanzia, della famiglia, dei desideri, del futuro, dell'amore e ... non ce ne venivamo a capo! Quante volte ci siamo inseguiti, cercati, avvicinati, abbracciati e sussurrati le parole più belle... Era un vero e proprio Mr Big. Forse stava per Signor Gran Cazzone?
Eeeeh chi lo sa?  L'unica certezza è che avevamo perso davvero la testa entrambi, in un modo talmente forte e corrisposto che non siamo stati in grado di gestirlo. 
Ora, ingrassata io ed ingrigito lui, ci beviamo ancora gli stessi cocktail al bancone e ricordiamo quei momenti magici con un po' di malinconia, ma tanta tanta gioia.

lunedì 8 giugno 2015

Dove vorrei essere...


Sono passati quattro anni dal meraviglioso viaggio in Venezuela.

Atterrata all'aeroporto di Canaima, subito sulla barca tra i "mucumucu" fino a raggiungere una struttura galleggiante dove mi sarei preparata per il tour nella giungla.

Ecco ... Vorrei essere in quel posto. Gente di tutto il mondo che condivide spazi più o meno grandi, libri, natura, qualche comodità messa a disposizione dai canadesi che gestiscono il tutto e basta.

Mi rimetterei seduta a fissare il fiume scuro e pescare pirana.

La formula per la felicità

Forse meno di un anno fà ricordo di aver letto un articolo su Panorama dove si parlava dell'equazione della felicità. 

Uno studio britannico aveva pubblicato questa formula che permette di capire come chi è affetto da disordini dell’umore può reagire di fronte alle varie situazioni che gli si parano davanti, ciascuno in un modo differente.

Quindi, ricapitolando, nel XXI secolo un gruppo di studiosi ha provato a trovare una soluzione matematica a quello che tutti cerchiamo, la felicità per l'appunto, eppure ancora ci sono persone che, presuntuosamente, sono certe di avere la risposta non solo per se stessi, ma anche in merito agli altri.

Possono giudicarci, dirci com'è il nostro carattere, come ragioniamo, focalizzare i nostri limiti mentali ed un sacco di altre cose... 

Che caparbietà! Tutto questo senza soffermarsi troppo sul percorso che ognuno ha attraversato. 

Chissà come fanno? Io, che non sono una persona troppo esperta, ma un pochino di vita l'ho vissuta, ancora non riesco a capirmi...eppure gli altri si.Fantastico! 

Ci sono individui con superpoteri, persone che dovrebbero limitarsi ad essere costanti che valutano l’influenza dei vari tipi di eventi... Le famose "w" dell'equazione. 

Andate a cercare su Wikipedia la parola "happiness" e vi verrà mostrata la formula con la sua bella spiegazione. 

Mentre vi documentate, mi stappo una bottiglia di dopamina e cerco di non farmi affliggere dagli inutili confronti poco costruttivi che cerco sempre di trasformare in chiavi importanti di svolta nella mia vita.


giovedì 28 maggio 2015

Buon viaggio...

Mio nonno che alza gli occhi al cielo mentre scivolo con i calzini sul cotto laccato della camera con la nonna che vuole mettermi il pannolino perché ha paura che faccia la pipi nel letto con i materassi nuovi ...
Mio nonno in bicicletta con la falce appoggiata sulla spalla che torna a casa al tramonto ...
Mio nonno che si lava le mani con la pasta Cyclon nel lavandino di pietra sotto il portico di casa ...
Mio nonno seduto sulla poltrona in sala ad ascoltare il giornale radio ...
Mio nonno che mi sgrida perché tiro la molla sotto al tavolo mentre lui sta cenando guardando il Tenente Colombo ...
Mio nonno che ha una grattugia con raccoglitore di grana per 1 kg ...
Mio nonno che mi carica sul sedile posteriore della Renault 5 bordeaux e mi porta il giovedì mattina al mercato di Romano per fare la solita tappa da Polinetti, bancarelle per il "bertagnì" e quello delle caramelle per le sue mentine da tenere in bocca tutto il giorno ed i bombi per me da mangiare di nascosto dalla mamma prima di pranzo ...
Mio nonno che muove il cappello con la fronte ...
Mio nonno che non ha filtri e prende in giro tutti ...
Mio nonno re assoluto di attribuzione soprannomi (scormagne) ...
Mio nonno con il bastone di legno mentre gira la polenta  nello stignat di rame incastrato al posto dei cerchi della stufa bergamasca ...
Mio nonno che guarda Totò ed anticipa le battute...
Mio nonno che a Natale faceva le imitazioni a richiesta ...
Mio nonno seduto sulla sedia fuori casa mentre si mangia un gelato biscotto ...
Mio nonno che pranza con l'aranciata ...
Mio nonno che non vuole le salse, la besciamella e scarta i canditi ...
Mio nonno sugli spalti a vedermi giocare a pallavolo ...
Mio nonno al mare preoccupato perché a mezzanotte non ero rientrata ...
Mio nonno con i baffi, poi con il pizzetto e la testa rasata, con gli occhi azzurri bellissimi ...
Mio nonno che insulta Berlusconi ogni volta che appare in televisione ...
Mio nonno sulla cyclette che pedala e controlla attentamente le mie amiche mentre gli passano davanti ...
Mio nonno ed i racconti piccanti da far morir dal ridere al punto da farlo diventare un idolo tra i miei amici ...
Mio nonno ... Mio nonno ha vissuto quasi 94 anni.
Buon viaggio

VELLUTATA AUTUNNALE

Cosa c'è di meglio di un'ottima e calda vellutata in una fredda sera autunnale? Quella che vi propongo oggi è molto semplice e gusto...